Toporagno muschiato | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Ordine | Soricomorpha |
Famiglia | Soricidae |
Sottofamiglia | Crocidurinae |
Genere | Suncus |
Specie | S.murinus |
Nomenclatura binomiale | |
Suncus murinus Linnaeus, 1766 | |
Sinonimi | |
S.albicauda , S.albinus , S.andersoni , S.auriculata , S.beddomei , S.blanfordii , S.blythii , S.caerulaeus , S.caerulescens , S.caeruleus , S.celebensis , S.ceylanica , S.crassicaudus , S.duvernoyi , S.edwardsiana , S.fulvocinerea , S.fuscipes , S.geoffroyi , S.giganteus , S.grayii , S.griffithi , S.heterodon , S.indicus , S.kandianus , S.kelaarti , S.kroonii , S.kuekenthali , S.leucura , S.luzoniensis , S.malabaricus , S.mauritiana , S.media , S.microtis , S.muelleri , S.muschata , S.myosurus , S.nemorivagus , S.occultidens , S.palawanensis , S.pilorides , S.riukiuana , S.rubicunda , S.sacer , S.saturatior , S.semmelicki, S.semmeliki , S.semmelinki , S.seramensis , S.serpentarius , S.sindensis , S.soccatus , S.sonneratii , S.sumatranus , S.swinhoei , S.tytleri , S.unicolor , S.viridescens , S.waldemarii |
Il toporagno muschiato (Suncus murinus Linnaeus, 1766) è un toporagno della famiglia dei Soricidi diffuso nell'Ecozona paleartica ed orientale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Toporagno di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 105 e 155 mm, la lunghezza della coda tra 60 e 85 mm, la lunghezza del piede tra 16 e 22 mm, la lunghezza delle orecchie tra 9 e 15 mm e un peso fino a 85 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta, densa e vellutata. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre, mentre le parti ventrali sono più chiare, senza una netta distinzione lungo i fianchi. Le ghiandole odorose sono situate dietro le spalle e sono presenti in entrambi i sessi. Il muso è lungo, appuntito e ricoperto da numerosissime vibrisse, gli occhi sono piccolissimi. Le orecchie sono corte ed arrotondate. I palmi e le piante dei piedi sono privi di peli. La coda è poco più lunga della metà della testa e del corpo, è tozza e cosparsa di lunghi peli ruvidi. Le femmine hanno tre paia di mammelle addominali. Il cariotipo è 2n=40.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola, notturna e solitaria, intollerante ai suoi simili. Emette squitti acuti e produce un intenso odore di muschio.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti, ma anche di semi, frutta e di scarti alimentari. Attacca occasionalmente grandi rane e serpenti lunghi anche fino a 46 cm.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Sono presenti due periodi riproduttivi, il primo a ridosso della stagione delle piogge tra aprile e giugno mentre il secondo alla loro fine, tra agosto ed ottobre. Le femmine danno alla luce 1-5 piccoli alla volta dopo una gestazione di 30 giorni e vengono svezzati dopo 17-20 giorni. Le femmine diventano sessualmente mature a circa 28 g. Anche in questa specie è stato osservato il carovanamento. L'aspettativa di vita in cattività varia tra 1,5 e 2,5 anni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è originaria dell'Asia dall'Afghanistan, Pakistan, India, Bangladesh, Bhutan, Nepal, Sri Lanka, la Cina orientale e meridionale, Taiwan, Hainan, l'Indocina e l'Indonesia fino a Buru, Seram ed Halmahera, nelle Isole Molucche. È stato introdotto sull'isola di Guam, nelle Filippine e più recentemente in Africa orientale, dall'Egitto al Sudan, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Tanzania, Ruanda, sulle isole di Pemba e Zanzibar, Comore, Mauritius, Riunione, Madagascar, Iraq, Bahrein, Oman, Yemen e Arabia Saudita.
Vive in diversi tipi di habitat, dalle boscaglie alle foreste, prevalentemente umide. È commensale dell'uomo e occupa granai, campi coltivati ed insediamenti.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerata l'ampia diffusione, la popolazione presumibilmente numerosa, la presenza in diverse aree protette e la tolleranza alle modifiche ambientali derivata dalla convivenza con l'uomo, classifica S.murinus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Hutterer, R., Molur, S. & Heaney, L. 2008., Suncus murinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Suncus murinus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Aulagnier & Al., 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
- Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.
- Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.
- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Suncus murinus
- Wikispecies contiene informazioni su Suncus murinus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Suncus murinus, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00574974 |
---|