Tra il 1920 ed il 1939 un totale di 63 nazioni divennero stati membri della Società delle Nazioni.
Il patto costituente la Società delle Nazioni fu incluso nel Trattato di Versailles ed entrò in vigore il 10 gennaio 1920; la Società fu sciolta il 18 aprile 1946. Le sue proprietà e responsabilità vennero trasferite all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
La maggiore estensione della Società avvenne dal 18 settembre 1934, quando si unì l'Ecuador, fino al 23 febbraio 1935, quando si ritirò il Paraguay; in quel periodo contava 58 membri. In quel momento, solo la Costa Rica, il Brasile, il Giappone e la Germania nazista si erano ritirati, rispettivamente il 22 gennaio 1925, il 14 giugno 1926, il 27 marzo 1933 e il 19 ottobre 1933. Solo il Regno d'Egitto doveva ancora unirsi, il 26 maggio 1937.
I membri (elencati dalla prima data di adesione e in ordine alfabetico se furono ammessi nello stesso giorno) a quel tempo erano Argentina, Australia, Belgio, Bolivia, l'Impero britannico, Canada, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Cecoslovacchia, Danimarca, El Salvador, Francia, Grecia, Guatemala, Haiti, Honduras, India, Italia, Liberia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nicaragua, Norvegia, Panama, Paraguay, Persia/Iran, Perù, Polonia, Portogallo, Romania, Siam, Sudafrica, Spagna, Svezia, Svizzera, Uruguay, Venezuela, Jugoslavia, Austria, Bulgaria, Finlandia, Lussemburgo, Albania, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, lo Stato Libero d'Irlanda, Etiopia, Repubblica Dominicana, Messico, Turchia, Iraq, Unione sovietica, Afghanistan ed Ecuador.
Dei 42 membri fondatori, 23 (o 24, contando la Francia libera) erano ancora membri della Società delle Nazioni disciolta nel 1946. Altri 21 stati si unirono tra il 1920 e il 1937, ma sette si ritirarono, o furono espulsi prima del 1946.
Le nazioni sono elencate nell'anno in cui si unirono alla Società. La parola "ritiro" indica che una nazione ha lasciato di sua volontà. La parola "cessato" indica che una nazione ha cessato di esistere a seguito di annessione alla Germania, all'italia o all'Unione sovietica. L'Unione sovietica fu espulsa dalla Società nel 1939, a seguito dell'invasione della Finlandia, e fu l'unica nazione ad aver subito l'espulsione.
Nonostante la firma iniziale del patto, gli Stati Uniti non si unirono mai alla Società delle Nazioni. Arabia Saudita (allora Regno hascemita dell'Hegiaz) firmò anch'esso il Patto, ma non vi aderì, come fecero anche alcuni stati sovrani relativamente isolati dell'Europa e Asia non ha aderito nemmeno, tra cui l'Islanda, il Bhutan, la Filippine, il Mongolia, il Nepal, e lo Yemen.
In maniera analoga, nessuno dei microstati europei di Andorra, Liechtenstein, Principato di Monaco, San Marino, e Città del Vaticano cercò mai di entrare nell'organizzazione.
Cartina
[modifica | modifica wikitesto]10 gennaio 1920: membri fondatori
[modifica | modifica wikitesto]- Argentina (ritirata nel 1921 su rigetto di una risoluzione argentina sul fatto che tutti gli stati sovrani avrebbero dovuto essere ammessi alla Società.[1] Riassunse la piena partecipazione il 26 settembre 1933[2])
- Belgio
- Bolivia
- Brasile (ritirato il 14 giugno 1926)
- Impero britannico; ammissione separata per:[3]
- Cile (ritirato il 14 maggio 1938)
- Cina
- Colombia
- Cuba
- Cecoslovacchia (occupata dalla Germania nazista il 15 marzo 1939)[4]
- Danimarca[5]
- El Salvador (ritirato l'11 agosto 1937)
- Francia (la Repubblica di Vichy si ritirò il 18 aprile 1941; il ritiro non fu riconosciuto dalle forze di France libre)
- Grecia
- Guatemala (ritirato il 26 maggio 1936)
- Haiti (ritirato nell'aprile 1942)
- Honduras (ritirato il 10 luglio 1936)
- Italia (ritirata l'11 dicembre 1937)
- Giappone (ritirato il 27 marzo 1933)
- Liberia
- Paesi Bassi
- Nicaragua (ritirato il 27 giugno 1936)
- Norvegia
- Panama
- Paraguay (ritirato il 23 febbraio 1935)
- Persia (conosciuta come Iran dal 1934)
- Perù (ritirato l'8 aprile 1939)
- Polonia
- Portogallo
- Romania (ritirata l'11 luglio 1940)[6]
- Siam (conosciuto come Thailandia dal 1939)[7]
- Spagna (ritirata nel maggio 1939)
- Svezia
- Svizzera
- Uruguay
- Venezuela (ritirata il 12 luglio 1938)
- Jugoslavia (conosciuta come Regno dei Serbi, Croati e Sloveni fino al 1929)[8]
1920
[modifica | modifica wikitesto]- Austria (fu ammessa il 15 dicembre 1920; occupata e annessa dalla Germania il 13 marzo 1938)
- Bulgaria (ammessa il 16 dicembre 1920)
- Costa Rica (ammessa il 16 dicembre 1920; ritirata il 22 gennaio 1925)
- Finlandia (ammessa il 16 dicembre 1920)[9]
- Lussemburgo (ammesso il 16 dicembre 1920)[10]
- Albania (ammessa il 17 dicembre 1920)[11]
1921
[modifica | modifica wikitesto]- Estonia (ammessa il 22 settembre 1921; occupata ed annessa dall'Unione sovietica nel 1940)
- Lettonia (ammessa il 22 settembre 1921; occupata ed annessa dall'Unione Sovietica nel 1940)
- Lituania (ammessa il 22 settembre 1921; occupata ed annessa dall'Unione Sovietica nel 1940)
1922
[modifica | modifica wikitesto]- Ungheria (fu ammessa il 18 settembre 1922; si ritirò l'11 aprile 1939)
1923
[modifica | modifica wikitesto]- Stato Libero d'Irlanda (fu ammessa il 10 settembre 1923, conosciuta come Irlanda dal 1937)
- Impero d'Etiopia (fu ammessa il 28 settembre 1923)
1924
[modifica | modifica wikitesto]- Rep. Dominicana (fu ammessa il 28 settembre 1924)
1926
[modifica | modifica wikitesto]- Repubblica di Weimar (fu ammessa l'8 settembre 1926; si ritirò il 19 ottobre 1933)
1931
[modifica | modifica wikitesto]1932
[modifica | modifica wikitesto]1934
[modifica | modifica wikitesto]- Unione Sovietica (fu ammessa il 18 settembre 1934; espulsa il 14 dicembre 1939)
- Afghanistan (fu ammesso il 27 settembre 1934)
- Ecuador (fu ammesso il 28 settembre 1934)
1937
[modifica | modifica wikitesto]- Egitto (fu ammesso il 26 maggio 1937)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ South America Archiviato il 10 maggio 2008 in Internet Archive., Encyclopedia of World History
- ^ League of Nations chronology Archiviato il 4 aprile 2015 in Internet Archive., Nazioni Unite
- ^ Members of the 1st Assembly, League of Nations Archiviato il 6 aprile 2019 in Internet Archive., Geneva, November 15 to December 18, 1920.
- ^ La Cecoslovacchia non formalizzò mai la cessazione dalla Società ed era presente all'ultima riunione dell'Assemblea nel 1946
- ^ Cessò a seguito dell'invasione tedesca del 1943
- ^ Hannsjoachim Wolfgang Koch, Macmillan International Higher Education, 1985, Aspects Of The Third Reich, p. 297
- ^ Stephan Hell, A seat at the table, Bangkok Post, 8 gennaio 2020. URL consultato l'8 gennaio 2020.
- ^ Occupata dalle Potenze dell'Asse nel periodo 1941–1945
- ^ Ritiratasi dalla partecipazione attiva alla Società in seguito alla sua sconfitta da parte dell'URSS nel 1944.
- ^ Obbligato a ritirarsi a seguito dell'occupazione nazista del 1940 e dell'incorporazione del Reich.
- ^ Obbligata a ritirarsi a seguito dell'invasione italiana del 1939.
- ^ Toledo-García, Itzel; University of Essex, UK: ‘’"La cuestión de la dignidad nacional en el ingreso de México a la Sociedad de Naciones, 1919-1931"’’ [1] 4 september 2016. (Tradotto dallo spagnolo: "Il 7 settembre 1931, l'Impero britannico, la Germania, l'Irlanda del Nord, la Spagna, la Francia, l'Italia e il Giappone diedero avvio all'iniziativa; il giorno seguente la proposta fu adottata all'unanimità dall'assemblea, e fu inviato l'invito al governo del Messico. Il 10 settembre l'accettazione fu comunicata a Ginevra. Due giorni dopo il Messico fu dichiarato membro della Società delle Nazioni.")