Amoco Corporation | |
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Stazione di servizio della Amoco | |
Stato | Stati Uniti |
Fondazione | 1889 a Whiting |
Fondata da | John Davison Rockefeller |
Chiusura | 1998 (acquisizione da parte della BP) |
Sede principale | Chicago |
Settore | Energia |
Prodotti | Carburanti |
Sito web | www.amoco.com/ |
La Amoco Corporation (originariamente nota come Standard Oil Company of Indiana) è stata una compagnia petrolchimica statunitense, fondata nel 1889 a partire da una raffineria di Whiting, nell'Indiana.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La compagnia apparteneva originariamente alla Standard Oil e divenne autonoma dopo lo scorporo di quest'ultima nel 1911. In seguito, nel 1925, assorbì la Pan-American Petroleum, proprietaria di metà delle azioni della American Oil Company (da cui la sigla Am.O.Co.), fondata a Baltimora nel 1910[2].
A partire dal secondo dopoguerra, la società si è contraddistinta per il tipico logo rosso-bianco-blu con la torcia, sebbene il marchio variasse a seconda del Paese: la compagnia era infatti presente come Standard, American, Amoco, Utoco e Pan-Am[2], anche vista la differente situazione negli Stati americani circa i diritti di utilizzo del marchio Standard.
Negli anni '60 acquisì la britannica Vigzol[3][4]. Nel 1962 arrivò in Italia acquistando la rete Zenit[5] e negli stessi anni la compagnia si espanse anche in Gran Bretagna e Belgio[5]. Nel 1965 aprì un'importante filiale in Norvegia[6][7].
Nel 1985 la compagnia assunse ufficialmente il nome di Amoco Corporation.[2] La sede della società era situata nell'Amoco Building (l'attuale Aon Center) nel Chicago Loop.
La rete italiana fu ceduta alla Tamoil nel 1984[5], mentre quella britannica fu venduta a Elf nel 1990.[5]
Nel 1998 fu annunciata la fusione con la britannica BP, formando la BP Amoco; nel 2001 il marchio Amoco fu ritirato e la compagnia riprese il nome BP.[8][9]
Nel 2017, la BP ha annunciato la volontà di rispolverare il marchio Amoco, che è oggi tornato presente in alcune stazioni di servizio americane.[2][10][11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Amoco Corporation | American company | Britannica, su britannica.com. URL consultato il 28 aprile 2022.
- ^ a b c d AMOCO (Ma anche Standard, American, PAN-AM...). Tanti nomi, una storia, su Museo Fisogni, 17 ottobre 2018. URL consultato il 6 novembre 2020.
- ^ Vigzol Oil Refining Co - Graces Guide, su gracesguide.co.uk. URL consultato il 30 ottobre 2021.
- ^ Vigzol Oil Co - Graces Guide, su gracesguide.co.uk. URL consultato il 30 ottobre 2021.
- ^ a b c d AMOCO road maps from Europe, su petrolmaps.co.uk. URL consultato il 21 febbraio 2022.
- ^ La Amoco in Norvegia: tra feste stravaganti, spie e aragoste, su Museo Fisogni, 6 giugno 2022. URL consultato il 6 giugno 2022.
- ^ (EN) Filip Fremo Minge, Amoco comes to Norway, su Valhall, 12 luglio 2019. URL consultato il 6 giugno 2022.
- ^ (EN) Amoco | Who we are | Home, su bp global. URL consultato il 6 novembre 2020.
- ^ (EN) Reimagining energy | News and insights | Home, su bp global. URL consultato il 28 aprile 2022.
- ^ (EN) Amoco, in My BP Station, 13 dicembre 2017. URL consultato il 12 luglio 2018.
- ^ (EN) Matthew Rocco, Amoco gas stations are coming back, in Fox Business, 10 ottobre 2017. URL consultato il 12 luglio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amoco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su amoco.com.
- (EN) Amoco Corporation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 155936654 · LCCN (EN) n80069031 · GND (DE) 16267598-7 |
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