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Dopo l'uscita del [[Buzz Lightyear da Comando Stellare - Si parte!|film a episodio pilota in tre parti]] del 2000, è stata realizzata una serie televisiva d'animazione sul personaggio di Buzz Lightyear, intitolata ''[[Buzz Lightyear da Comando Stellare]]'' (2000-2001). |
Dopo l'uscita del [[Buzz Lightyear da Comando Stellare - Si parte!|film a episodio pilota in tre parti]] del 2000, è stata realizzata una serie televisiva d'animazione sul personaggio di Buzz Lightyear, intitolata ''[[Buzz Lightyear da Comando Stellare]]'' (2000-2001). |
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==Curiosità== |
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Nella scena poco prima della lotta tra Woody e Buzz alla stazione di rifornimento Dinoco, la madre di Andy dice a quest'ultimo che potrà guidare a 16 anni, come in tutti gli Stati americani, ma nella versione italiana gli dice che potrà guidare quando avrà 18 anni, come in Italia.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=John|cognome=Lasseter|data=2022-04-02|titolo='Can I help pump the gas? Suurrre, I'll even let you drive. Really? Yeah, when you're 16....' - Toy Story|lingua=en|accesso=2024-11-27|url=https://clip.cafe/toy-story-1995/can-i-help-pump-the-gas-sure-ill-let-drive/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.quotes.net/mquote/1212246|titolo=[Andy and his mom stop at the gas station] Andy: Can I help pump the gas? Andy's Mom: Sure, I'll even let you drive. Andy: Really? Andy's Mom: Yeah, when you're 16. Andy: Yup, yup, yup, very funny, Mom. Woody: [feeling miserable for what he'd done, lying on the seat of Andy's car] How am I gonna convince those guys it was an accident? [Woody spots Buzz up at the sunroof, staring down at him] Woody: Buzz! [Buzz leaps down onto the seat right next to Woody, furious, covered in leaves and twigs] Woody: Buzz! You're alive! This is great! I'm saved! Andy will find you here, he'll take us back to the room, and then you can tell everyone that this was all this all just a big mistake. Huh? [Buzz glares at him, speechless] Right? Buddy? Buzz: I just want you to know that even though you tried to terminate me, revenge is not an idea we promote on my planet. Woody: Oh, well, that's good. Buzz: But we're not on my planet. Are we? Woody: No. [they start fighting]|sito=www.quotes.net|accesso=2024-11-27}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://movie-sounds.org/disney-movie-sound-clips/quotes-with-sound-clips-from-toy-story-1995/can-i-help-pump-the-gas-sure-i-ll-even-let-you-drive-yeah-yeah-when-you-re-16|titolo=Can I help pump the gas? -Sure! I'll even let you drive. Yeah? -Yeah, when you're 16.|sito=Movie-Sounds.org|accesso=2024-11-27}}</ref> |
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== Note == |
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Versione delle 07:19, 22 dic 2024
Toy Story - Il mondo dei giocattoli (Toy Story) è un film d'animazione del 1995 diretto da John Lasseter; prodotto da Pixar Animation Studios e distribuito da Buena Vista International.
Basato su una idea originale di Lasseter, Pete Docter, Andrew Stanton e Joe Ranft, la sceneggiatura è stata scritta da Stanton stesso, Joss Whedon, Joel Cohen e Alec Sokolow. È il 1º lungometraggio d'animazione Pixar, nonché primo film d'animazione di sempre realizzato completamente in CGI, il che fece guadagnare a Lasseter un Oscar Speciale nel 1996. Il cast vocale è composto da Tom Hanks, Tim Allen, Annie Potts, Don Rickles, Wallace Shawn, John Ratzenberger e Jim Varney.
Toy Story è uscito nelle sale del Nord America il 22 novembre 1995 e ha incassato oltre 373 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando il secondo film con il maggior incasso del 1995, dietro Die Hard - Duri a morire. Ha anche ricevuto il plauso della critica e detiene un raro punteggio di approvazione del 100% su Rotten Tomatoes.[1] È stato elogiato per l'innovazione tecnica dell'animazione 3D, l'arguzia e la raffinatezza tematica della sceneggiatura, della colonna sonora e delle esibizioni vocali (in particolare Hanks e Allen); è considerato da molti uno dei migliori film d'animazione mai realizzati. La pellicola ha dato vita all'omonimo franchise, oltre che essere uno dei film di maggior successo mondiale.[2]
Oltre alla sovraccitata vittoria dell'Oscar Speciale, venne candidato ai 68° Premi Oscar per la miglior sceneggiatura originale, per la miglior colonna sonora e per la miglior canzone (You've Got A Friend In Me, composta da Randy Newman), venendo curiosamente battuto in quest'ultime due categorie dall'altro film Disney del 1995, Pocahontas.
Nel 2005 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti[3], il New York Times l'ha inserito nella sua lista dei 1000 migliori film di sempre[4] e l'American Film Institute l'ha inserito in due liste: al novantanovesimo posto della classifica aggiornata dei cento migliori film statunitensi di tutti i tempi[5] e al sesto posto nella lista dei film d'animazione nella AFI's 10 Top 10.[6]
Trama
Andy Davis è un bambino che ha come giocattolo preferito Woody, un pupazzo che rappresenta uno sceriffo cowboy in vecchio stile che riproduce delle frasi tirando la cordicella che riporta sul dorso. Un giorno, quando manca una settimana al trasloco della sua famiglia, il bambino viene chiamato dalla madre, con cui parla dei preparativi per la propria festa di compleanno, e poi va a rimettere Woody sul letto della cameretta.
Dopo che Andy se ne è andato, Woody prende vita e convoca tutti gli altri giocattoli, fra cui il pupazzo a forma di patata Mr. Potato, il salvadanaio Hamm, il cane a molla Slinky, la pastorella di ceramica Bo Peep con le sue pecore e il dinosauro di plastica Rex, per una riunione. I giocattoli, infatti, vivono con ansia il compleanno del bambino poiché hanno il terrore di essere rimpiazzati da altri nuovi giocattoli, quindi Woody, per tranquillizzare gli amici, manda in avanscoperta in salotto una pattuglia di soldatini, i quali si nascondono dentro una pianta per spiare la festa comunicando, tramite un walkie-talkie, ciò che viene regalato ad Andy. Tutto sembra andare liscio fino a quando la madre di Andy tira fuori da un armadio un regalo a sorpresa, di cui non si riesce a capire cosa sia. Poco dopo il capo dei soldatini annuncia che Andy sta salendo verso la camera con i propri amici: tutti i giocattoli ritornano ai loro posti immobilizzandosi, mentre Andy butta Woody giù dal letto, mettendo al suo posto il giocattolo misterioso.
Quando i ragazzini sono usciti dalla stanza, Woody sale sul letto per vedere chi sia il nuovo arrivato: è Buzz Lightyear, un giocattolo spaziale super-accessoriato. Appena inizia a parlare con Buzz, Woody si rende conto che esso è totalmente ignaro della sua vera natura ed è convinto di essere un vero Space Ranger, la cui astronave (in realtà la scatola che lo conteneva) sarebbe precipitata per sbaglio sulla Terra e necessiterebbe di essere riparata. Tutti i giocattoli rimangono colpiti dalle sue funzioni e accessori, ma Woody vuole far capire, sia a loro che allo stesso Buzz, che lui non è un vero Space Ranger ma solo un giocattolo e che quindi non può volare. Buzz accoglie la sfida: apre le ali, si lancia dal letto e comincia a rimbalzare su vari giocattoli nella stanza, dando l'impressione di poterlo fare.
Passano i giorni e Andy preferisce sempre di più Buzz a Woody, che si ingelosisce molto. Una sera, il cowboy viene a sapere che Andy andrà a cena al Pizza Planet, una pizzeria a tema spaziale, e che la madre gli ha concesso di portare con lui solo uno dei suoi giocattoli. Disposto a tutto pur di riconquistare il suo posto d'onore e certo che Andy prenderà Buzz, Woody decide di nascondere il rivale in modo che il bambino non lo trovi, ma il suo piano va storto: lo sceriffo vorrebbe solamente far cadere Buzz dietro la scrivania, ma finisce per scaraventarlo fuori dalla finestra della camera, facendolo finire nel giardino. Gli altri giocattoli si convincono che Woody volesse eliminare il rivale e si coalizzano per aggredirlo. L'azione viene però interrotta dall'arrivo di Andy che, non trovando Buzz, decide di portare con sé Woody. Nel frattempo, lo Space Ranger sbuca da dove era precipitato e sale sul parafango dell'auto appena prima che parta.
Lungo la strada, Andy e la madre si fermano a fare rifornimento di carburante; in tale occasione Woody prova a chiarirsi e scusarsi con Buzz, ma tra di loro scoppia una rissa e, picchiandosi, i due finiscono fuori dalla macchina, che riparte senza di loro. I due riescono comunque ad arrivare al Pizza Planet intrufolandosi in un furgoncino diretto alla pizzeria che si è fermato alla stessa stazione di servizio. Qui Buzz vede un claw crane a forma di astronave e, credendo che sia una vera navicella, ci salta dentro. All'interno fa conoscenza con dei piccoli alieni verdi di gomma. Woody lo raggiunge per evitare che si cacci in altri guai, ma sfortunatamente i due vengono prelevati da Sid Phillips, un bambino vicino di casa di Andy dal carattere sadico e crudele che ama distruggere giocattoli per divertimento.
Arrivati a casa di Sid, Buzz e Woody cercano di fuggire dalla stanza del ragazzino, pullulante di esplosivi e di giocattoli modificati o ri-assemblati in forme grottesche. Alla fine, riescono a uscirne, ma si trovano bloccati da Scud, il cane di Sid, dal carattere pessimo quanto quello del padroncino, addormentato sulle scale. Per sfuggirgli si separano e Buzz si rifugia in una stanza, dove vede su un televisore la pubblicità del giocattolo di Buzz Lightyear: nel disperato tentativo di capire la verità e di fuggire una volta per tutte dalla casa di Sid, tenta un volo lanciandosi dalla ringhiera delle scale, ma finisce per schiantarsi al suolo rompendosi il braccio sinistro. Messo di fronte alla sua vera natura, Buzz cade in una forte depressione.
Woody decide di chiamare dalla finestra i suoi vecchi amici giocattoli nella camera di Andy, ormai pronti per il trasloco, per mostrargli che Buzz è ancora vivo ed è con lui. Per un malinteso (Woody mostra quello che si scopre essere solo il braccio rotto di Buzz, il quale è così giù di morale da non volersi alzare e far vedere), i giocattoli di Andy credono che Woody abbia distrutto e fatto a pezzi Buzz; questi ultimi, inorriditi e disgustati, voltano subito le spalle al cowboy ignorando le sue suppliche e gli chiudono la finestra in faccia, impedendo così a lui e a Buzz di tornare a casa.
La stessa sera Sid riceve per posta un grosso razzo esplosivo, che intende usare per far saltare in aria uno dei suoi giocattoli; non trovando Woody, il ragazzino decide di testarlo su Buzz, che viene così legato con un nastro isolante al razzo. Lo scoppio improvviso di un temporale, però, costringe Sid a rimandare il lancio al mattino seguente. Durante la notte, Woody ritrova Buzz e riesce a farlo tornare di buonumore dicendogli che Andy gli vuole bene proprio perché è un giocattolo e, nello specifico, uno dei suoi giocattoli. Lo sceriffo inoltre elabora un piano con i giocattoli di Sid, dopo aver capito che, pur essendo orripilanti, sono di buon cuore, perché si sono avvicinati a Buzz e gli hanno aggiustato il braccio. Il giorno dopo Woody, sceso in giardino, viene trovato in terra da Sid che, perplesso, lo pone su un barbecue. Mentre il ragazzino sta per accendere il razzo, Woody si anima e inizia e parlare, seguito dagli altri giocattoli, che minacciano e avvertono Sid che, se da quel momento non smetterà di maltrattare giocattoli, loro lo sapranno in quanto vedono tutto; il bambino fugge in preda al terrore. Buzz e Woody fuggono dall'abitazione di Sid giusto in tempo per vedere Andy partire verso la sua nuova casa. Inseguiti dal cane di Sid, Buzz decide di tenere impegnato il mastino mentre Woody, riunitosi coi giocattoli, utilizza RC per recuperare Buzz. Gli altri giocattoli, credendo all'ennesimo tentativo di Woody di far fuori Buzz lo lanciano fuori dal camion per poi ricredersi vedendo lo stesso Woody arrivare a tutta velocità con Buzz sopra RC. I due giocattoli, aiutati da Slinky, cercano di raggiungere il gruppo ma invano. RC si scarica e Woody e Buzz rimangono a piedi. Tutto sembra perso ma, improvvisamente i due hanno un' idea: sfruttare il razzo attaccato alla schiena di Buzz. Una volta acceso grazie al calore del sole sulla mano in legno di Woody i due partono a tutta velocità, Buzz prende il volo e i due riescono a raggiungere l'automobile di Andy e sua madre.
Quello stesso Natale, nella nuova casa, Buzz, Woody e tutti gli altri giocattoli si godono la festività, molto più ottimisti riguardo ai nuovi giocattoli che Andy potrebbe ricevere. Anche questa volta la pattuglia di soldatini viene mandata in ricognizione per indagare al riguardo: i regali si rivelano essere Mrs. Potato, la versione femminile e moglie di Mr. Potato, ed un cucciolo di cane.
Personaggi
Giocattoli
- Woody (doppiato da Tom Hanks in inglese e da Fabrizio Frizzi in italiano) – È il protagonista del film. È il pupazzo di uno sceriffo in vecchio stile. Inizialmente è giocattolo preferito di Andy, motivo per cui ha una posizione speciale sul letto, e di leader di tutti i giocattoli. Diventa molto geloso quando Andy riceve Buzz in regalo e comincia a preferirlo a lui, ma poi i due giocattoli diventeranno migliori amici.
- Buzz Lightyear (doppiato da Tim Allen in inglese e da Massimo Dapporto in italiano) – Il deuteragonista del film, è un giocattolo raffigurante un astronauta, altamente tecnologico e pieno di accessori, come voce elettronica, ali a scomparsa a molla e finto laser integrato nel braccio. Buzz è un regalo per il compleanno di Andy e diventerà da quel momento in poi il suo giocattolo preferito, scalzando Woody dal ruolo che ricopriva da anni; tuttavia non prenderà mai sul serio quel primato, consapevole che esso spetterà sempre a Woody. Inizialmente lo Space Ranger e lo sceriffo sono rivali ma, dopo essere sfuggiti al perfido vicino di casa e torturatore di giocattoli Sid e dopo avere scoperto l'uno le qualità dell'altro, diventeranno migliori amici.
- Mr. Potato (doppiato da Don Rickles in inglese e da Angelo Nicotra in italiano) – Un pupazzo di Mr. Potato Head prodotto dalla società Hasbro. È una testa a forma di patata da cui si possono staccare tutti i componenti della faccia (occhi, naso, orecchie e così via). È diventato un giocattolo di Andy dopo essere stato un set decorativo per verdure. Ha un carattere scontroso e scorbutico e si mostra particolarmente freddo nei confronti di Woody, soprattutto quando arriva Buzz, tanto che, quando Woody fa involontariamente cadere Buzz dalla finestra, è proprio lui il primo ad accusarlo di avere voluto eliminare lo Space Ranger. Si addolcirà con l'arrivo della moglie Mrs. Potato.
- Rex (doppiato da Wallace Shawn in inglese e da Carlo Valli in italiano) – Un dinosauro giocattolo verde prodotto da una consociata della società Mattel. Soffre di ansia ed è sempre preoccupato di non essere abbastanza spaventoso, come un vero dinosauro. Dopo l'incidente in cui Woody scaglia involontariamente Buzz giù dalla finestra, la sua fiducia per il cowboy inizia a vacillare, ma verso la fine del film la ritrova.
- Slinky Dog (doppiato da Jim Varney in inglese e da Piero Tiberi in italiano) – Un cane bassotto con una molla al posto del busto, così fedele a Woody che, come Bo Peep, non gli si rivolta contro quando, senza volerlo, fa cadere Buzz giù dalla finestra della camera di Andy.
- Hamm (doppiato da John Ratzenberger in inglese e da Renato Cecchetto in italiano) – Un salvadanaio a forma tipicamente di porcellino. Come alcuni giocattoli del film, dopo l'episodio della finestra la sua fiducia per Woody vacilla, ma la recupererà verso la fine del film. Caratterialmente è burbero quasi quanto Mr.Potato.
- Bo Peep (doppiata da Annie Potts in inglese e da Cinzia De Carolis in italiano) – La bambola di una pastorella, grande amore di Woody, ricambiato da lei nell'epilogo del film. Caratterialmente gentile, cerca sempre di tirare su il morale a Woody, che comincia a sentirsi trascurato dopo l'arrivo di Buzz, e quando lo sceriffo fa cadere per sbaglio lo Space Ranger dalla finestra, non gli si rivolta contro come gli altri giocattoli.
- Sergente (doppiato da Ronald Lee Ermey in inglese e da Andrea Ward in italiano) – Il comandante di un esercito di soldatini di plastica.
Umani
- Andy Davis (doppiato da John Charles Morris in inglese e da Lorenzo De Angelis in italiano) – È un bambino allegro e vispo, di circa 8 anni, proprietario di tutti i giocattoli, a cui è molto affezionato. All'inizio aveva una predilezione per Woody, ma quando riceve Buzz Lightyear come regalo preferirà lui; in seguito, Woody e Buzz diventeranno entrambi i suoi giocattoli preferiti.
- Molly Davis – La sorella neonata di Andy. Si diverte a giocare con Mr. Potato (il quale, quando Andy gli fa ricoprire il ruolo di un ladro nei suoi giochi, viene messo "in prigione" nel lettino di Molly) togliendogli tutti i componenti della sua faccia e percuotendolo.
- Signora Davis (doppiata da Laurie Metcalf in inglese e da Pinella Dragani in italiano) – È la madre di Andy e di Molly.
- Sid Phillips (doppiato da Erik von Detten in inglese e da Laura Lenghi in italiano) – È l'antagonista principale del film. Vicino di casa di Andy e più o meno suo coetaneo, è un ragazzino dal carattere sadico e crudele che adora torturare giocattoli per puro divertimento, modificandoli, distruggendoli e smontandoli e rimontandoli con sembianze raccapriccianti. Indossa sempre una maglia nera con l'immagine di un teschio e si sposta spesso usando uno skateboard. Vuole distruggere Buzz con un razzo, ma quando i suoi giocattoli, guidati da Woody, prendono vita per vendicarsi dei suoi maltrattamenti, con il cowboy che gli grida di "rigare dritto", rendendolo di fatto l'unico personaggio a riuscire a vedere i giocattoli che parlano e si muovono, si spaventa così tanto che scappa e si rifugia nella sua stanza quando sua sorella, per un'apparente casualità, lo invita a giocare con lei e la sua bambola.
- Hannah Phillips (doppiata da Sarah Freeman in inglese e da Gemma Donati in italiano) – È la sorella minore di Sid. A differenza del fratello, con il quale forma uno strano contrasto, è buona e dolce e tratta molto bene i suoi giocattoli, i quali spesso vengono anch'essi presi da Sid per essere torturati e rotti. Alla fine, vedendo Sid terrorizzato dopo aver visto i giocattoli parlare e muoversi, senza sapere cosa gli è appena successo, gli mostra la sua bambola Sally e lo fa scappare via urlando.
Produzione
Origini
John Lasseter, animatore presso i Walt Disney Feature Animation, venne contattato nel 1986 da Steve Jobs, il quale aveva acquistato da poco una divisione artistica della LucasFilm (da lui stesso ribattezzata in seguito Pixar) e che era alla ricerca di nuovi membri per dare vita allo studio d'animazione[7]. Lasseter, consapevole dell'enorme potenziale dell'animazione in CGI, scrisse e diresse il cortometraggio Tin Toy (realizzato con tale tecnologia), premiato con l'Oscar. Ciò gli permise di mettersi al lavoro in un lungometraggio pensato interamente in CGI con un budget adeguato.
Sceneggiatura
Insieme ai suoi amici/collaboratori Pete Docter, Andrew Stanton e Joe Ranft scrisse il soggetto del nuovo film, supervisionato dalla Disney che si sarebbe occupata di distribuirlo. In seguito vennero contattati Joss Whedon, Alec Sokolow e Joel Cohen per scrivere la sceneggiatura insieme a Stanton. Vennero aggiunti nuovi personaggi, come il dinosauro Rex, e ci fu un drastico cambiamento di enfasi, rendendo lo sceriffo Woody il protagonista, insieme a Buzz Lightyear, mentre all'inizio avrebbe dovuto essere l'antagonista. Prima di essere chiamato "Buzz Lightyear" - un'allusione a Buzz Aldrin - ottenne altri nomi come "Lunar Larry" e "Tempues from Morph". Alcuni cambiamenti fatti in questo periodo includono la crisi esistenziale di Buzz e una personalità più "saggia e protettiva".
Animazione
Toy Story è stato completato con un budget di $ 30 milioni e un team di 110 dipendenti[8]. Il regista ha parlato delle sfide dell'animazione al computer nel film: "Dovevamo rendere tutto più organico. Ogni filo d'erba doveva essere creato da zero. Abbiamo anche deciso di dare a quell'universo un senso di realismo. Pertanto, le porte sembrano sbattute e i pavimenti sembrano consumati".[7] Il processo di animazione era basato sugli storyboard creati da Ralph Eggleston e da un gruppo di animatori sotto la sua responsabilità e digitalizzati con l'aiuto del programma Avid Media Composer. In media, sono state impiegate tre ore per completare ciascuna delle 1.560 riprese che compongono l'edizione definitiva del lungometraggio, realizzata attraverso l'utilizzo di 400 modelli matematici al computer. Secondo Lasseter: "Nell'animazione al computer è facile far muovere le cose, ma alla fine il lavoro meticoloso è ciò che lo fa sembrare reale".[9][10]
Distribuzione
Data di uscita
Venne proiettato in anteprima mondiale il 19 novembre 1995 a Los Angeles. Uscì nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti d'America il 22 novembre 1995, mentre in Italia il 22 marzo 1996.
Edizioni home video
In Italia il film è uscito in VHS il 6 novembre 1996 e in DVD il 26 ottobre 2000.
Edizione italiana
La direzione del doppiaggio e i dialoghi italiani sono a cura di Carlo Valli, per conto della Cast Doppiaggio srl[11]. La sonorizzazione, invece, venne affidata alla SEFIT[11]. Il cast italiano si compone del conduttore televisivo della Rai Fabrizio Frizzi nel ruolo di Woody, l'attore Massimo Dapporto nel ruolo di Buzz, Cinzia de Carolis, Angelo Nicotra, Piero Tiberi, Renato Cecchetto e Michele Kalamera[11].
Accoglienza
Incassi
Alla sua uscita il 22 novembre 1995, Toy Story è riuscito a incassare più di 394,4 milioni di dollari in tutto il mondo.[12]
Ai suoi primi cinque giorni di uscita in patria (nel fine settimana del Ringraziamento) ha guadagnato $ 39,1 milioni.[13] Il film si è piazzato al primo posto al botteghino del fine settimana con $ 29,1 milioni[14] e ha mantenuto la posizione numero uno al botteghino nazionale per i due fine settimana successivi. Toy Story è diventato il film con l'incasso più alto nel Nord America del 1995, battendo Batman Forever, Apollo 13 (interpretato anche da Tom Hanks), Pocahontas, Casper, Waterworld e GoldenEye.[15] Al momento della sua uscita, era il terzo film d'animazione con il maggior incasso di tutti i tempi, dopo Il re leone (1994) e Aladdin (1992).[16] Toy Story è diventato il secondo film con il maggior incasso del 1995, a soli 3 milioni di dollari dietro Die Hard - Duri a morire. Il film ha avuto un incasso lordo di $ 192,5 milioni negli Stati Uniti e in Canada e $ 181,8 milioni nei mercati internazionali dalla sua uscita originale nel 1995 e due riedizioni per un totale di $ 374,4 milioni in tutto il mondo.[14]
Critica
Giudicato universalmente in maniera estremamente positiva dalla critica specializzata, Toy Story ha un indice di gradimento del 100% basato su 92 recensioni professionali sul sito web Rotten Tomatoes,[1] con una valutazione media di 9/10. Il suo consenso critico recita: "Divertente in quanto innovativo, Toy Story - Il mondo dei giocattoli ha rinvigorito l'animazione mentre annunciava l'arrivo della Pixar come una forza adatta alle famiglie da non sottovalutare".[17] Metacritic (che utilizza una media ponderata) ha assegnato a Toy Story un punteggio di 95 su 100 basato su 26 critici, indicando "un plauso universale".[18] Il pubblico intervistato da CinemaScore ha assegnato al film un voto medio "A" su una scala da A+ a F.[19]
Particolare elogio è stato offerto per l'animazione 3D del film. Leonard Klady di Variety ha elogiato la sua "tecnica sbalorditiva e l'aspetto insolito" e ha affermato che "la telecamera gira e zooma in modo vertiginoso che toglie il fiato".[20] Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha paragonato l'animazione con quella de Chi ha incastrato Roger Rabbit, dicendo che "entrambi i film smontano l'universo delle immagini cinematografiche e lo rimettono insieme, permettendoci di vedere in un modo nuovo".[21] A causa dell'animazione creativa del film, Richard Corliss di Time ha affermato che era "la commedia più creativa dell'anno".[22]
Anche il cast vocale è stato elogiato da vari critici. Susan Wloszczyna di USA Today ha approvato la selezione di Tom Hanks e Tim Allen per i ruoli principali.[23] Kenneth Turan del Los Angeles Times ha dichiarato che "A partire da Tom Hanks, che porta un peso e una credibilità inestimabili a Woody, Toy Story è uno dei film d'animazione con la migliore voce in memoria, con tutti gli attori ... che fanno le loro presenze fortemente sentite".[24]
Diversi critici hanno anche riconosciuto la capacità del film di attrarre vari gruppi di età.[21][25] Owen Gleiberman di Entertainment Weekly ha scritto "Ha la purezza, l'estatica libera dell'immaginazione, questo è il segno distintivo dei più grandi film per bambini. Ha anche quel tipo di scherzo allusivo caricato a molla che, a volte, solleticano gli adulti ancor più di quanto non facciano i bambini".[26]
Nel 1995, Toy Story si è classificato all'ottavo posto nella lista dei "10 migliori film del 1995" di Time.[27] Nel 2011, Time lo ha nominato uno dei "25 migliori film d'animazione di tutti i tempi".[28] Si colloca anche al numero 99 nell'elenco della rivista Empire dei "500 migliori film di tutti i tempi" e come "film d'animazione con il punteggio più alto".[29]
Nel 2003, la Online Film Critics Society ha classificato il film come il più grande film d'animazione di tutti i tempi.[30] Nel 2007, la Visual Effects Society ha nominato il film 22° nella sua lista dei "50 film con effetti visivi più influenti di tutti i tempi".[31] Il film è classificato al 99º posto nell'elenco dell'American Film Institute dei "100 più grandi film americani di tutti i tempi". [32][33] Era uno degli unici due film d'animazione in quella lista, l'altro era Biancaneve e i sette nani (1937). È stato anche il sesto migliore nel genere di animazione nella Top 10 dell'American film Institute.
In anni più recenti, il regista Terry Gilliam ha elogiato il film come "un'opera geniale. Ha permesso alle persone di capire di cosa trattano i giocattoli. Sono fedeli al proprio personaggio. Ed è semplicemente fantastico. Ha una ripresa che è sempre bloccata con me quando Buzz Lightyear scopre di essere un giocattolo. È seduto su questo pianerottolo in cima alle scale, l'inquadratura si ritrae e lui è una piccola figura minuscola. Due secondi prima era questo ragazzo con un enorme ego... ed è sbalorditivo. Lo metterei come uno dei miei primi dieci film, punto".[34]
Riconoscimenti
- 1996 – Premio Oscar
- Oscar Speciale a John Lasseter (Per il primo lungometraggio interamente animato al computer)
- Candidatura - Migliore sceneggiatura originale a Joss Whedon, Andrew Stanton, Joel Cohen, Alec Sokolow, John Lasseter, Pete Docter e Joe Ranft
- Candidatura - Miglior colonna sonora a Randy Newman
- Candidatura - Miglior canzone (You've Got a Friend in Me) a Randy Newman
- 1996 – Golden Globe
- Candidatura - Miglior film commedia o musicale
- Candidatura - Miglior canzone (You've Got a Friend in Me) a Randy Newman
- 1997 – Premio BAFTA
- Candidatura - Migliori effetti speciali a Eben Ostby e William Reeves
- 1996 - Saturn Award
- Candidatura - Miglior film fantasy
- Candidatura - Migliore sceneggiatura a Joss Whedon, Andrew Stanton e Joel Cohen, Alec Sokolow
- 1996 – Kansas City Film Critics Circle Award
- Miglior film d'animazione
- 1995 – Chicago Film Critics Association Award
- 1995 - Los Angeles Film Critics Association Award
- 1996 – MTV Movie Award
- Candidatura - Miglior coppia a Tim Allen e Tom Hanks
- 1996 – Golden Reel Award
- Miglior montaggio sonoro in un film d'animazione
- 1996 – ASCAP Award
- Top Box Office Films a Randy Newman
- 1996 – Annie Award
- Miglior film d'animazione
- Miglior regia a John Lasseter
- Miglior sceneggiatura a Andrew Stanton, Joss Whedon, Joel Cohen e Alec Sokolow
- Miglior animazione a Pete Docter
- Miglior colonna sonora a Randy Newman
- Miglior produzione a Bonnie Arnold e Ralph Guggenheim
- Miglior scenografia a Ralph Eggleston
- Miglior tecnologia
- Candidatura - Miglior doppiaggio a Tom Hanks
- 1996 – Premio Hugo
- Candidatura - Miglior rappresentazione drammatica
- 1996 – Kids' Choice Awards
- Candidatura - Miglior film
- 1996 – PGA Award
- Premio speciale a Bonnie Arnold e Ralph Guggenheim
- 1996 – Sci-Fi Universe Magazine
- Miglior film fantasy
- 1996 – Young Artist Award
- Miglior film commedia o musicale per la famiglia
- Miglior voce fuori campo a Sarah Freeman
Altri media
Videogame
Esistono tre videogiochi basati sul film, per le console Sega Mega Drive, Super Nintendo, Game Boy, PlayStation e per il sistema operativo Microsoft Windows. Inoltre, come avviene in molti altri film Disney, anche da questo film è stato tratto un Libro animato interattivo per Microsoft Windows.
Sistemi operativi Linux
La distro del sistema operativo GNU/Linux Debian basa i nomi delle proprie versioni sui nomi dei personaggi di Toy Story[35]. La prima versione rilasciata, Buzz, venne rilasciata il 17 giugno 1996. La decisione di utilizzare tali nomi venne presa da Bruce Perens che, all'epoca, era il Debian Project Leader e stava contemporaneamente lavorando alla Pixar.
Sequel
È il primo film della serie di Toy Story e ha dato origine a tre sequel, Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa nel 1999, Toy Story 3 - La grande fuga nel 2010, e Toy Story 4 nel 2019, oltre a diversi special televisivi e cortometraggi. Un quinto film, chiamato Toy Story 5, è stato annunciato nel febbraio 2023 ed è attualmente in lavorazione.
È stato inoltre realizzato un film basato sul personaggio di Buzz Lightyear, intitolato Buzz Lightyear da Comando Stellare - Si parte! (2000), episodio pilota della serie televisiva d'animazione Buzz Lightyear da Comando Stellare (2000-2001).
Il 10 dicembre 2020, Disney e Pixar hanno annunciato il film Lightyear - La vera storia di Buzz, un film sulle immaginarie origini dell'umano che ha ispirato la linea di giocattoli di Buzz Lightyear. Il film è uscito il 17 giugno 2022.[36]
Serie televisiva
Dopo l'uscita del film a episodio pilota in tre parti del 2000, è stata realizzata una serie televisiva d'animazione sul personaggio di Buzz Lightyear, intitolata Buzz Lightyear da Comando Stellare (2000-2001).
Curiosità
Nella scena poco prima della lotta tra Woody e Buzz alla stazione di rifornimento Dinoco, la madre di Andy dice a quest'ultimo che potrà guidare a 16 anni, come in tutti gli Stati americani, ma nella versione italiana gli dice che potrà guidare quando avrà 18 anni, come in Italia.[37][38][39]
Note
- ^ a b (EN) Toy Story, su Rotten Tomatoes.
- ^ Sky TG24, Toy Story, 25 anni fa il debutto nelle sale americane. FOTO, su tg24.sky.it. URL consultato l'8 marzo 2021.
- ^ (EN) Librarian of Congress Adds 25 Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 20 dicembre 2005. URL consultato il 7 gennaio 2012.
- ^ (EN) The Best 1,000 Movies Ever Made, su nytimes.com, New York Times. URL consultato il 18 febbraio 2012.
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
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- ^ a b TOY' WONDER | News | EW.com, su web.archive.org, 2 dicembre 2009. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2009).
- ^ STEVE JOBS' AMAZING MOVIE ADVENTURE DISNEY IS BETTING ON COMPUTERDOM'S EX-BOY WONDER TO DELIVER THIS YEAR'S ANIMATED CHRISTMAS BLOCKBUSTER. CAN HE DO FOR HOLLYWOOD WHAT HE DID FOR SILICON VALLEY? - September 18, 1995, su money.cnn.com. URL consultato l'8 marzo 2021.
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- ^ (EN) Steve Jobs' Amazing Movie Adventure Disney Is Betting on Computerdom's Ex-Boy Wonder To Deliver This Year's Animated Christmas Blockbuster. Can He Do For Hollywood What He Did For Silicon Valley?, su CNN.
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- ^ (EN) New Pixar Movies: Buzz Lightyear Origin Story ‘Lightyear’ Will Feature Chris Evans, ‘Turning Red’ Coming From ‘Bao’ Director, su SlashFilm.
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- ^ [Andy and his mom stop at the gas station] Andy: Can I help pump the gas? Andy's Mom: Sure, I'll even let you drive. Andy: Really? Andy's Mom: Yeah, when you're 16. Andy: Yup, yup, yup, very funny, Mom. Woody: [feeling miserable for what he'd done, lying on the seat of Andy's car] How am I gonna convince those guys it was an accident? [Woody spots Buzz up at the sunroof, staring down at him] Woody: Buzz! [Buzz leaps down onto the seat right next to Woody, furious, covered in leaves and twigs] Woody: Buzz! You're alive! This is great! I'm saved! Andy will find you here, he'll take us back to the room, and then you can tell everyone that this was all this all just a big mistake. Huh? [Buzz glares at him, speechless] Right? Buddy? Buzz: I just want you to know that even though you tried to terminate me, revenge is not an idea we promote on my planet. Woody: Oh, well, that's good. Buzz: But we're not on my planet. Are we? Woody: No. [they start fighting], su www.quotes.net. URL consultato il 27 novembre 2024.
- ^ (EN) Can I help pump the gas? -Sure! I'll even let you drive. Yeah? -Yeah, when you're 16., su Movie-Sounds.org. URL consultato il 27 novembre 2024.
Bibliografia
- Il film che non c'è: Toy Story (JPG), in MCmicrocomputer, n. 160, Roma, Technimedia, marzo 1996, pp. 176-179, ISSN 1123-2714 .
Voci correlate
- Pixar Animation Studios
- Personaggi di Toy Story
- Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa
- Toy Story 3 - La grande fuga
- Toy Story 4
- TM 31-210 Improvised Munitions Handbook
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Toy Story - Il mondo dei giocattoli
Il personaggi di Toy Story hanno avuto un impatto tale, soprattutto sulla generazione appartenente agli anni in cui uscirono i lungometraggi, da ispirare anche diverse canzoni. Si segnalano, a livello di produzione italiana, su tutti gli altri, i singoli 'Woody' e 'Buzz Ligthyear' di Sami River.
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su pixar.com.
- (JA) Sito ufficiale, su disney.co.jp.
- Toy Story, su YouTube, 15 luglio 2022.
- (EN) Toy Story, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su INDUCKS.
- Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su FilmAffinity.
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- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (EN) Toy Story - Il mondo dei giocattoli, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 294168813 · LCCN (EN) n96011847 · GND (DE) 4406577-2 · BNF (FR) cb13546180g (data) · J9U (EN, HE) 987009950836805171 · NDL (EN, JA) 001216104 |
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