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*{{cita libro | cognome= Wasiolek| nome=Edward | titolo=Tolstoy's Major Fiction | editore=University of Chicago Press | città=Chicago | anno=1978 }} |
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Versione delle 00:48, 30 apr 2022
Anna Karenina | |
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Titolo originale | Анна Каренина |
Copertina della prima edizione | |
Autore | Lev Tolstoj |
1ª ed. originale | 1877 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | realista |
Lingua originale | russo |
Ambientazione | Russia, 1875 - 1877 circa |
Protagonisti | Anna Arkàd’evna Karenina |
Coprotagonisti | Konstantin Dmitrič Lèvin |
Altri personaggi | Aleksej Kirillovič Vronskij Stepan "Stiva" Arkadič Oblònskij Dar'ja "Dolly" Aleksàndrovna Ekaterìna "Kitty" Ščerbàckaja Aleksej Aleksandrovič Karenin |
Preceduto da | Guerra e pace |
Seguito da | Resurrezione |
Anna Karenina (in russo Aнна Каренина?; IPA: [ˈanːə kɐˈrʲenʲɪnə][1]) è un romanzo di Lev Tolstoj pubblicato nel 1877. Apparve inizialmente a puntate sul periodico Russkij vestnik («Il messaggero russo») a partire dal 1875, ma nel 1877 la conclusione del romanzo venne pubblicata solo in forma di riassunto di poche righe e Tolstoj, che lì aveva preso delle posizioni antinazionaliste, fu costretto a far pubblicare a proprie spese e separatamente l'ottava parte[2].
Tolstoj vedeva in questo libro, considerato un capolavoro del realismo, il suo primo vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli trasse ispirazione da I racconti di Belkin dello scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin[3]. Nel 1887 lo stesso Tolstoj circa l'inizio di Anna Karenina affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico» e che da lì fu così perseguitato da quell'immagine da doverne creare un'incarnazione[4].
Benché la maggior parte della critica russa avesse stroncato l'opera fin dalla prima pubblicazione, definendola «un frivolo racconto delle vicende dell'alta società moscovita»[5], secondo il suo connazionale Fëdor Dostoevskij «Anna Karenina in quanto opera d'arte è la perfezione… e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato»[3]. Poco meno di un secolo dopo anche Vladimir Nabòkov si accodò al giudizio di Dostoevskij, definendo Anna Karenina «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo[6]».
Trama
Il romanzo è suddiviso in otto parti.
Prima parte
La prima parte introduce la figura di Stepàn Arkad'ič Oblonskij, detto Stiva, un ufficiale civile che ha tradito la moglie Dar'ja Aleksàndrovna ("Dolly"), la quale minaccia di andarsene da casa. La vicenda di Stiva mostra la sua personalità passionale che sembra non poter essere repressa. L'uomo allora chiama da San Pietroburgo la propria sorella, Anna Arkàd’evna, per persuadere Dolly a non lasciarlo. All'arrivo di Anna a Mosca, in stazione, un operaio della ferrovia muore accidentalmente investito da un treno. Nel frattempo, un amico di infanzia di Stiva, Konstantìn Dmìtrič Lèvin, arriva a Mosca per chiedere la mano della sorella minore di Dolly, Ekaterina Aleksàndrovna Ščerbàckaja, detta Kitty. Il giovane, serio aristocratico, vive in una tenuta che gestisce lui stesso. Kitty rifiuta, aspettando una proposta di matrimonio dall'ufficiale dell'esercito Aleksèj Kirìllovič Vrònskij che, pur interessato a lei, non intende sposarsi.
Anna e Vronskij si incontrano ad un ballo e si palesa l'interesse reciproco. Anna, scossa dalla propria reazione alle sue attenzioni, ritorna immediatamente a San Pietroburgo e Vronskij la segue sullo stesso treno. Levin torna al suo podere, abbandonando ogni speranza di matrimonio, e Anna rientra a casa da suo marito Aleksèj Aleksàndrovič Karènin, un ufficiale governativo, e da suo figlio Serëža.
Seconda parte
Karenin inizialmente non dà peso alla frequentazione di Anna con Vronskij: solo dopo che altri gli fanno notare la sconvenienza di una lunga chiacchierata da soli avuta dai due, ne parla con Anna tramite un freddo rimprovero. Il rapporto tra i due diventa una vera e propria relazione, e Anna rimane incinta. Durante una gara a cavallo a cui assistono Anna e il marito, Vronskij ha una brutta caduta; lo spavento rende Anna palesemente preoccupata. Karenin, indispettito dal suo comportamento, affronta Anna in carrozza durante il ritorno a casa; ella, in preda all'isteria, confessa al marito la relazione. Karenin è spiazzato, non sa come comportarsi.
Per la delusione del matrimonio fallito Kitty si ammala e, dietro consiglio medico, parte coi genitori per una stazione termale in Germania. Qui fa due incontri: con Nikolàj Levin, che ritroverà in seguito, e con Vàren'ka. Quest'ultima è una giovane al seguito della madre; il suo spirito caritatevole ha un grosso impatto su Kitty.
Terza parte
La terza parte narra la vita rurale di Lèvin nella sua tenuta, un'ambientazione legata intimamente ai suoi pensieri e alle sue lotte interiori. Dolly, incontrando Lèvin, cerca di far rivivere i suoi sentimenti per Kitty, apparentemente senza risultati, finché Lèvin, rivedendola di sfuggita, capisce di essere ancora innamorato di lei. Tornato a San Pietroburgo, Karènin, rifiutando di separarsi da Anna, la mette in una situazione molto frustrante, minacciandola di non lasciarle più vedere il figlio Serëža, nel caso Anna si rifiuti di salvare le apparenze e nascondere la sua relazione clandestina.
Quarta parte
Karènin inizia a trovare la situazione intollerabile e comincia a valutare la possibilità di divorziare. Il fratello di Anna, Stiva, cerca di dissuaderlo, invitandolo a parlarne con Dolly. Quest'ultima iniziativa sembra di nuovo non sortire alcun effetto, ma Karènin cambia idea dopo aver saputo che Anna sta morendo per complicazioni dovute al parto, e vuole conoscere i sentimenti e le intenzioni di Anna per decidere. Al suo capezzale, Karènin perdona Vrònskij, che cerca di suicidarsi per il rimorso. Anna comunque migliora e chiama sua figlia Anna ("Annie"). Stiva ora cerca di far divorziare Karènin. Vrònskij in un primo tempo decide di fuggire a Tashkènt, ma cambia idea dopo aver visto Anna, e insieme decidono di partire per l'Europa, senza aver ottenuto il divorzio. Molto più immediato è il risultato degli sforzi di Stiva per combinare un incontro tra Lèvin e Kitty: i due si riconciliano e si fidanzano.
Quinta parte
Lèvin e Kitty si sposano. Pochi mesi dopo, Lèvin scopre che suo fratello Nikolaj sta morendo. La coppia si reca dal moribondo, di cui Kitty si occupa fino alla morte, scoprendo nel frattempo di essere incinta. In Europa, Vrònskij e Anna fanno molta fatica a trovare amici che li accettino, continuando a dedicarsi a passatempi, finché non tornano in Russia. Karènin è consolato e influenzato dalla contessa Lìdija Ivànovna, di lui innamorata, entusiasta della religione e delle credenze mistiche, di moda nelle classi sociali più elevate, che gli consiglia di tenere Serëža lontano dalla madre. Anna riesce lo stesso a fargli visita il giorno del suo compleanno, ma è scoperta da Karènin, che aveva detto a Serëža che Anna era morta. Poco dopo lei e Vrònskij partono per la campagna.
Sesta parte
Dolly si reca da Anna e, su richiesta di Vrònskij, le chiede di divorziare da Karènin. Ancora una volta, le parole di Dolly sembrano non sortire alcun effetto, ma quando Vrònskij parte per alcuni giorni, la noia e il sospetto convincono Anna della necessità di un matrimonio con lui; scrive a Karènin e parte con Vrònskij per Mosca.
Settima parte
I Lèvin sono a Mosca per il parto di Kitty che dà alla luce un bambino. Stiva, mentre cerca l'appoggio di Karènin per un nuovo lavoro, gli chiede nuovamente di divorziare da Anna. Oramai le decisioni di Karènin sono guidate da una sorta di indovino, raccomandato da Lidija Ivànovna, che gli consiglia di rifiutare il suggerimento di Stiva. La relazione tra Anna e Vrònskij inizia ad essere sempre più tesa. Privata della possibilità di prendersi cura di suo figlio ed esasperata dal proprio isolamento sociale, Anna sviluppa risentimento verso Vrònskij e riversa su di lui una gelosia ingiustificata ed esasperata. I due decidono di tornare in campagna, ma Anna, mentre Vrònskij si trova fuori, in uno stato di forte confusione e avversione verso tutto ciò che la circonda, va prima a trovare Dolly e Kitty, quindi, secondo una struttura circolare che riconduce alla prima parte, si suicida lanciandosi sotto un treno.
Ottava parte
L'ottava parte narra le vicende successive alla morte di Anna: Stiva ottiene il lavoro che voleva; Karènin prende in custodia Annie; alcuni volontari russi, tra cui Vrònskij, che non ha intenzione di tornare, partono per aiutare la rivolta serba contro i turchi, scoppiata nel 1877; infine tra le gioie e i timori della paternità Lèvin scopre la fede in Dio.
Critica
Temi
Il romanzo, ambientato nelle più alte classi sociali russe, approfondisce i temi dell'ipocrisia, della gelosia, della fede, della fedeltà, della famiglia, del matrimonio, della società, del progresso, del desiderio carnale e della passione, nonché il conflitto tra lo stile di vita agricolo e quello urbano[7].
Anna è la perla dell'alta società di San Pietroburgo finché non lascia suo marito per l'affascinante conte Vrònskij[8]. Innamorandosi l'uno dell'altra, oltrepassano il limite dell'adulterio come banale e comune passatempo dell'epoca[8]. Il romanzo contiene anche la storia d'amore di Konstantìn Lèvin e Kitty, solida e onesta, che si pone continuamente in contrasto con quella di Anna e Vrònskij[8], che è macchiata dall'incertezza della situazione, che crea scompiglio, ritorsioni e sospetti. Così, per tutto il corso del romanzo, Tolstoj non vuole che il lettore commiseri i maltrattamenti di Anna, ma che riconosca la sua incapacità di impegnarsi davvero nella ricerca della felicità e della comprensione dei propri sentimenti, incapacità che la porta al suicidio.
Il personaggio di Lèvin è spesso considerato un ritratto semi-autobiografico di Tolstoj[8], delle sue credenze, delle sue lotte e dei suoi eventi di vita[9]. Inoltre, il nome di Tolstoj è "Lev", e il cognome russo "Levin" significa "di Lev".
Un altro tema ricorrente è l'abitudine aristocratica di parlare in francese anziché in russo, considerata dall'autore un'altra forma di ipocrisia. Quando Dolly insiste sulla lingua francese per la sua giovane figlia, Tanya, ciò comincia a sembrare falso e noioso a Lèvin, che si scopre incapace di sentirsi a proprio agio nella sua casa.
Anna Karenina e Le confessioni di Tolstoj
Tolstoj riprese molti temi del romanzo ne Le confessioni, una meditazione in prima persona sulla natura della vita e della fede, scritta pochi anni dopo la pubblicazione di Anna Karenina.
L'autore descrive in quest'opera la sua insoddisfazione nei confronti dell'ipocrisia della sua classe sociale:
«Ogni volta che cercavo di mostrare i miei desideri più intimi (un desiderio di essere corretto moralmente) incontravo disprezzo e derisione, e ogni volta che cedevo ai desideri più bassi ero incoraggiato ed elogiato.»
Tolstoj descrive inoltre la tendenza della società russa ad accettare le relazioni extraconiugali:
«Una mia cara zia con cui vivevo, la più pura tra le creature, diceva sempre che avrebbe sperato che avessi una relazione con una donna sposata. Rien ne forme un jeune homme comme une liaison avec une femme comme il faut.[10]»
Trasposizioni
Adattamenti cinematografici
- Anna Karenina (Germania, 1910)
- Anna Karenina, regia di Maurice Maître (Russia, 1911), con M. Sorochtina
- Anna Karenina (Anna Karénine) – regia di Albert Capellani (Francia, 1912), con Jeanne Delvair
- Anna Karenina, regia di Vladimir Gardin (Russia, 1914), con Mariya Germanova
- Anna Karenina, regia di J. Gordon Edwards (USA, 1915), con Betty Nansen
- Anna Karenine – regia di Ugo Falena (Italia, 1917), con Fabienne Fabrèges
- Anna Karenina, regia di Márton Garas (Ungheria, 1918), con Irén Varsányi
- Anna Karenina, regia di Friedrich Zelnik (Germania, 1920), con Lya Mara
- Anna Karenina (Love), regia di Edmund Goulding e John Gilbert (non accreditato) (USA, 1927), con Greta Garbo
- Anna Karenina, regia di Clarence Brown (USA, 1935), con Greta Garbo
- Anna Karenina, regia di Julien Duvivier (1948), con Vivien Leigh
- Anna Karenina, regia di Tatyana Lukashevich (1953), con Alla Tarasova
- Anna Karenina (Nahr el hub), regia di Ezzel Dine Zulficar (Egitto, 1961), con Faten Hamamah
- Anna Karenina, regia di Aleksandr Zarkhi (1967), con Tat'jana Samojlova
- Anna Karenina, regia di Aleksandr Zarkhi (URSS, 1975), con Maya Plisetskaya - versione a balletto
- Anna Karenina, regia di Bernard Rose (1997), con Sophie Marceau
- Anna Karenina, regia di Joe Wright (UK, 2012), con Keira Knightley
Adattamenti televisivi
- Anna Karenina (Brasile, 1960) - miniserie TV.
- Anna Karenina, regia di Rudolph Cartier (UK, 1960) - film TV, con Claire Bloom
- Anna Karenina (Elävä ruumis), regia di Vladimir Vengerov (URSS, 1969) - film TV, con Sofiya Pilyavskaya
- Anna Karenina, regia di Sandro Bolchi (1974) - miniserie TV, con Lea Massari
- La passion d'Anna Karénine, regia di Yves-André Hubert (1975) - film TV
- Anna Karenina, regia di Basil Coleman (UK, 1977) - miniserie TV, con Nicola Pagett
- Der lebende Leichnam, regia di Otto Schenk (1981) - film TV
- Anna Karenina, regia di Simon Langton (1985) - film TV, con Jacqueline Bisset
- Il grande fuoco (Anna Karenina), regia di Fabrizio Costa (1995) - miniserie TV
- Anna Karenina, regia di David Blair (UK, 2000) - miniserie TV, con Helen McCrory
- Anna Karenina, regia di Sergei Solovyov (Russia, 2009) - miniserie TV, con Tatyana Drubich
- Anna Karenina, regia di Christian Duguay (Italia, Francia, Spagna, Lituania, 2013) - miniserie TV, con Vittoria Puccini
Cultura di massa
- Nell'incipit del suo Ada o ardore (1969) Vladimir Nabokov parafrasa quello di Anna Karenina invertendo il paradigma;
- nel romanzo Porci con le ali di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera (1976) la protagonista femminile, Antonia, sogna del conte Vronskij;
- nel film Cassandra Crossing del 1976 di George Pan Cosmatos, la ricca Nicole Dressler (Ava Gardner), in viaggio con il suo giovane amante Robert Navarro (Martin Sheen) legge Anna Karenina.
- nel romanzo L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera (1982) Tomáš e Tereza chiamano il loro cane Karenin in onore di Anna Karenina;
- nel racconto Sonno di Haruki Murakami (1985) la protagonista, una giovane donna che soffre di insonnia, rilegge Anna Karenina che aveva già letto anni prima;
- nel suo saggio Come un romanzo (1992) Daniel Pennac cita Anna Karenina come una delle sue letture prima di addormentarsi;
- nell'albo 71 di Dylan Dog I delitti della Mantide di Tiziano Sclavi (agosto 1992) il libro viene citato da una donna che lo legge e poi si suicida nello stesso modo di Anna Karenina;
- nel suo saggio Armi, acciaio e malattie (1997) Jared Diamond conia il cosiddetto «principio di Anna Karenina» rifacendosi all'incipit del romanzo, in base al quale c'è un solo modo per far funzionare bene le cose (le famiglie felici tutte uguali) ma ce ne sono tanti perché vadano male (quelle infelici sono ognuna disgraziata a modo suo);
- nel film Musica da un'altra stanza (1998) il protagonista Danny si offre di leggere Anna Karenina per Nina Swan, sorella cieca della protagonista femminile Anna;
- nell'episodio 01×16 di Una mamma per amica (2001) Rory cerca di convincere Dean a rileggere nuovamente Anna Karenina che il ragazzo ha trovato lungo e tosto, dicendogli tra l'altro che è uno dei suoi libri preferiti;
- nel film Dirty Dancing 2 (2004) la sorella della protagonista, Susie, si lamenta perché le sue superficiali amiche pensano che Anna Karenina sia un'attrice;
- nel romanzo L'eleganza del riccio di Muriel Barbery (2006) viene citato l'incipit di Anna Karenina e gli animali domestici dei protagonisti portano nomi legati ai personaggi di Tolstoj;
- nel racconto La scivolosa scarpata di Lemony Snicket (2006) una fra le risposte da dare che servono per aprire la porta di Varco Favella è il tema principale di Anna Karenina, tema che Klaus conosce perché ha letto il libro da piccolo con la madre;
- nel romanzo L'ultima canzone di Nicholas Sparks (2009) la protagonista Ronnie Miller legge il romanzo Anna Karenina;
- nel romanzo Green di Kerstin Gier (2010) il nonno della protagonista infila duecento fogli di appunti personali tra le pagine del libro Anna Karenina;
- nel film musicale God Help the Girl di Stuart Murdoch (2012) la protagonista Eve legge Anna Karenina in una scena.
Edizioni italiane
- Trad. di Domenico Ciampoli, Milano, Treves, 1887,
- Trad. di Eugenio Venceslao Foulques, Napoli, S. Romano, 1901, 2 voll. pp. 288 e pp. 261.
- Trad. di Ugo Ricci Mascarillo, Napoli, Bideri, 1913, 2 voll. pp. 252 e pp. 256.
- Trad. di Luigi D'Agesilao, Sesto San Giovanni, A. Barion, 1929, 2 voll. pp. 524 e pp. 430, 1929.
- Trad. di Leone Ginzburg, Collana Il Genio Russo, Torino, Slavia, 1929, 4 voll. pp. 323, pp. 340, pp. 318 e pp. 324; Rizzoli, Milano-Roma, 1936; Collana Narratori Stranieri Tradotti n.37, Einaudi, Torino, 1946; prefazione di Natalia Ginzburg, Collana Gli struzzi n.68, Torino, Einaudi, 1974, 2 voll., ISBN 88-06-40782-1.
- Trad. di Franco Invernizzi e Buby Petrovitch, Milano, Edizioni Aurora, 1935, pp. 317.
- Trad. di Ossip Felyne, introduzione di Cesare Giardini, Milano, Collana Biblioteca romantica n. 42, Mondadori, Milano, 1936, 2 voll. - trad. riveduta da Alfredo Polledro, Ist. Editoriale, 1960 - a cura di S. Bernardini, Collana Oscar classici, Mondadori, 1989, ISBN 978-88-043-2420-1.
- Trad. di Enrichetta Carafa duchessa d'Andria, Torino, Collana I grandi scrittori stranieri nn. 101-102, Utet, Torino, 2 voll. pp. 553 e pp. 429, 1941 - Newton Compton, Roma, 1996-2016.
- Trad. di Nice Contieri, Roma, Collana I grandi maestri n. 31, Gherardo Casini, Roma, 1957, pp. 927 - De Agostini, Novara, 1982 - Reverdito, Trento, 1995 - Introd. Ugo Déttore, nota biografica di E. Lo Gatto, Libritalia, Città di Castello-Perugia, 1998 - Rusconi, Santarcangelo di Romagna, 2005-2016.
- Trad. di Enrico Mercatali, Collana I classici azzurri n. 42-43, Cremonese, Roma, 1957, 2 voll. pp. 474 e pp. 464.
- Anna Karenina. Racconti coniugali, a cura di Eridano Bazzarelli, Collana Tutte le opere narrative e teatrali di Lev Tolstoj, Milano, Mursia, 1960.
- Maria Bianca Luporini, Leone Pacini Savoj (a cura di), Anna Karenina e taccuini, Firenze, Sansoni, 1961, p. 1391.
- Anna Karenina (2 voll.), traduzione di Pietro Antonio Zveteremich, introduzione di Serena Vitale, Collana I Grandi Libri, Milano, Garzanti, 1965. - Palazzi, 1967.
- Trad. di Giacinta De Dominicis Jorio, Milano, Collana Grandi della letteratura nn. 49-51, Fabbri, Milano, 1969, 3 voll. pp. 330, pp. 390 e pp. 324.
- Trad. di Annelisa Alleva, Milano, Collana I Classici Classici n. 52, Frassinelli, Milano, 1997, pp. 1066. ISBN 88-7684-467-8 - Con uno scritto di Vladimir Nabokov, Introduzione, cronologia e bibliografia di Igor Sibaldi, Collana Oscar scuola, Mondadori, 2014-2016, ISBN 978-88-04-64540-5.
- Trad. di Laura Salmon, introduzione di Pier Cesare Bori, Roma, Collana Ottocento n. 38, La biblioteca di Repubblica, Gruppo L'Espresso, Roma, 2004, pp. 972. ISBN 88-89145-38-2; Collana Grandi classici, Milano, BUR-Rizzoli, 2022, ISBN 978-88-171-6209-8.
- Trad. e postfazione di Gianlorenzo Pacini, Collana Universale Economica.I Classici, Feltrinelli, Milano, 2013, pp. 1120.
- Trad. di Claudia Zonghetti, Collana Supercoralli, Einaudi, Torino, 2016, ISBN 978-88-062-2678-7.
Note
- ^ Nabokov, p. 137.
- ^ Luporini, pag. XLIV.
- ^ a b Luporini, pag. XXXVI.
- ^ Luporini, pag. XXXVIII.
- ^ (EN) Review of Anna Karenina by Leo Tolstoy, su thebest100lists.com. URL consultato il 7 agosto 2010.
- ^ (EN) Lectures on Literature, su fathom.com. URL consultato il 9 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2010).
- ^ (EN) Anna Karenina Themes, su gradesaver.com, GrAdeSaver. URL consultato il 16 novembre 2010.
- ^ a b c d Guido Sacchi, Anna Karenina di Tolstoj: disperazione e felicità, su gliscritti.it. URL consultato il 16 novembre 2010.
- ^ Lev Tolstoj, Anna Karenina, traduzione di Rosemary Edmonds, New York, Penguin Books, 1978.
- ^ "Niente forma un giovane come una relazione con una donna come si deve".
Bibliografia
- Maria Bianca Luporini (a cura di), Tolstoj. Tutti i romanzi, Firenze, Sansoni, 1967.
- (EN) George Steiner, Tolstoy or Dostoevsky. An Essay in Contrast, London, Faber and Faber, 1959.
- John Bayley, Tolstoy and the novel, Londra, Chatto e Windus, 1966.
- Isaiah Berlin, The Hedgehog and the Fox: An Essay on Tolstoy's View of History, New York, Simon e Schuster, 1966.
- Frank Raymond Leavis, Anna Karenina and Other Essay, London, Chatto & Windus, 1967.
- Henry Gifford (a cura di), Leo Tolstoy, Harmondsworth, Penguin Critical Anthologies, 1971.
- Logan Speirs, Tolstoy and Checkov, Cambridge, Cambridge University Press, 1971.
- Edward Wasiolek, Tolstoy's Major Fiction, Chicago, University of Chicago Press, 1978.
- Michail Michailovič Bachtin, The Dialogic Imagination: Four Essays, Austin, University of Texas Press, 1981.
- Vladimir Vladimirovič Nabokov, Lezioni di letteratura russa, London, Weidenfeld & Nicolson, 1981.
- Boris Michajlovič Ėjchenbaum, Tolstoi in the Seventies, traduzione di Albert Kaspin, Ann Arbor, Ardis, 1982, ISBN 0-88233-472-7.
- Henry Gifford, Tolstoj, Oxford, Oxford University Press, 1983.
- Sofija A. Tolstaja, The Diaries of Sophia Tolstoy, traduzione di Cathy Porter, New York, Random House, 1985.
- Edward Wasiolek, Critical Essay on Tolstoy, Boston, Edward Wasiolek, Critical Essay on Tolstoy, Boston, G. K. Hall, 1986, 1986.
- Anna Thorlby, Anna Karenina, Cambridge, Cambridge University Press, 1987.
- Mary Evans, Reflecting on Anna Karenina, London, Rouledge, 1989.
- Amy Mandelker, Framing Anna Karenina: Tolstoy, the Woman Question, and the Victorian Novel, Columbus, Ohio State University Press, 1993.
- Donna Tussing Orwin, Tolstoy's Art and Thought, 1847-1880, Princeton, Princeton University Press, 1993, ISBN 978-0-691-06991-3.
- Lev Tolstoj, Angelo Maria Ripellino, Per Anna Karenina, Rita Giuliani (a cura di), trad. di Daniele Morante, Roma, Voland, 1995.
- Pietro Citati, Tolstoj, Milano, Adelphi, 1996.
Altri progetti
- Wikisource contiene il testo completo in lingua russa di Anna Karenina
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anna Karenina
Collegamenti esterni
- Anna Karénina, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Anna Karenina, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Anna Karenina / novel by Tolstoy / Arts & Culture > Literature > Novels & Short Stories, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Edizioni e traduzioni di Anna Karenina, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Anna Karenina, su Goodreads.
- (EN) Анна Каренина / Anna Karenina, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Audiolettura del romanzo in formato .OGG a cura di Silvia Cecchini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 185779105 · LCCN (EN) no98020472 · GND (DE) 4137252-9 · BNF (FR) cb11970672t (data) · J9U (EN, HE) 987008655952505171 · NSK (HR) 000412332 |
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