Betty Nansen, pseudonimo di Betty Anna Maria Müller (Copenaghen, 19 marzo 1873 – Copenaghen, 15 marzo 1943), è stata un'attrice, regista e direttrice teatrale danese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Betty Nansen nacque il 19 marzo 1873, a Copenaghen.[1]
Figlia d'arte,[2] il padre era l'attore e regista Frederik Carl Christian Oscar Mülle,[3] Betty Nansen dopo aver frequentato la scuola di Natalie Zahle, nel 1892 si candidò invano alla scuola studentesca del Kongelige Teaters.[3] Esordì nel 27 agosto 1893, rivelando subito le sue capacità di grande e sensibile attrice al Dargmateater (dal 1899)[3][2] e al Kongelige Teater (dal 1907),[4]interpretando, tra gli altri, il ruolo della protagonista nella La signora delle camelie, di Alexandre Dumas, diretto da Herman Bang,[5] oltre che numerose opere di autori nordici, come Paul Lange og Tora Parsberg (Paul Lange e Tora Parsberg) di Bjørnstjerne Bjørnson.[5]
Sposò nel 1896 l'editore Peter Nansen,[3] divenne la musa ispiratrice di letterati e drammaturghi contemporanei,[2] tra i quali Edvard Brandes, S. Langhe, dal 1903 al 1905 collaborò alla direzione del Folke Teater,[5][3] e dal 1917 diresse il Betty Nansen Teater, da lei fondato lo stesso anno.[4][5][3][2]
Mise in scena lavori di Henrik Ibsen e di August Strindberg, fece conoscere per la prima volta in Danimarca autori come Eugene O'Neill, Luigi Pirandello, Jules Romains, Noël Coward,[2] fu maestra per molti attori tra cui Henrik Bentzon, suo secondo marito,[3][2] con il quale formò una coppia artistica di primo piano.[4]
Si avvicinò al mondo cinematografico all'età di trentasei anni, recitando complessivamente in sedici film.[1]
Betty Nansen morì quattro giorni prima del suo settantesimo compleanno, il 15 marzo 1943.[1]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- The Celebrated Scandal, regia di J. Gordon Edwards e James Durkin (1915);
- Anna Karenina, regia J. Gordon Edwards (1915);
- A Woman's Resurrection, regia J. Gordon Edwards (1915).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Betty Nansen, su imdb.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c d e f Betty Nansen, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 202.
- ^ a b c d e f g (DA) Betty Nansen, su danskefilm.dk. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c Nansen, Betty, su sapere.it. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ a b c d (EN) Nansen, Betty, su flickr.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Cherchi Usai (a cura di), Schiave bianche allo specchio. Le origini del film in Scandinavia (1896 -1918), Studio Tesi, 1986.
- (RU) M. Chernenko, Registi scandinavi, Mosca, Istituto di ricerca delle arti cinematografiche, 1996.
- (RU) S. I. Yutkevich, Cinema: dizionario enciclopedico, Mosca, 1987.
- (EN) Hans J. Wollstein, Strangers in Hollywood: the history of Scandinavian actors in American films from 1910 to World War II, Scarecrow Press., 1994.
- (DA) Hollywood Skæbner, Copenhagen, Det Schønbergske Forlag, 1945.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Betty Nansen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Betty Nansen, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Betty Nansen, su AllMovie, All Media Network.
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