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⚫ | '''Poste Italiane [[S.p.A.]]'''<ref>{{Cita web|url=https://www.posteitaliane.it/it/chi-siamo.html|titolo=Chi siamo|sito=www.poste.it|accesso=2021-10-25}}</ref> è un’[[azienda]] [[italia]]na che si occupa di [[Servizio postale|servizi postali]], [[Banca|bancari]] (tramite il [[Bancoposta|Patrimonio Bancoposta]]), [[Finanza|finanziari]] e di [[telecomunicazione]], di [[telematica]] pubblica, di operazioni di riscossione e [[pagamento]] e di raccolta del risparmio postale. |
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È organizzata in cinque divisioni (Corrispondenza, Espresso Logistica e Pacchi, Bancoposta, Filatelia, Rete Territoriale) e tredici direzioni e servizi centrali. Dispone di 6 aree territoriali, 132 filiali, {{formatnum:12845}} uffici postali, 16 centri di meccanizzazione postale, {{formatnum:2117}} uffici di recapito con {{formatnum:40717}} addetti al recapito, {{formatnum:7249}} [[sportello automatico|sportelli automatici]]<ref>{{Cita web|url=https://www.posteitaliane.it/files/1473807540397/relazione-finanziaria-annuale-2016.pdf|titolo=Relazione finanziaria annuale di Poste Italiane al 31 dicembre 2016|pp=7 - 20 - 22}}</ref>, 18 collegamenti aerei quotidiani<ref>{{Cita web|url=http://www.aeroportobrescia.it/aeroporto-brescia_t2|titolo=Aeroporto Brescia - Informazioni istituzionali|accesso=20 novembre 2017}}</ref>, {{formatnum:33000}} veicoli<ref>{{Cita web|url=https://business.poste.it/grandi-imprese/index.html|titolo=Grandi Imprese - Poste Italiane - Medie e Grandi Imprese|sito=business.poste.it|accesso=20 novembre 2017}}</ref>. |
È organizzata in cinque divisioni (Corrispondenza, Espresso Logistica e Pacchi, Bancoposta, Filatelia, Rete Territoriale) e tredici direzioni e servizi centrali. Dispone di 6 aree territoriali, 132 filiali, {{formatnum:12845}} uffici postali, 16 centri di meccanizzazione postale, {{formatnum:2117}} uffici di recapito con {{formatnum:40717}} addetti al recapito, {{formatnum:7249}} [[sportello automatico|sportelli automatici]]<ref>{{Cita web|url=https://www.posteitaliane.it/files/1473807540397/relazione-finanziaria-annuale-2016.pdf|titolo=Relazione finanziaria annuale di Poste Italiane al 31 dicembre 2016|pp=7 - 20 - 22}}</ref>, 18 collegamenti aerei quotidiani<ref>{{Cita web|url=http://www.aeroportobrescia.it/aeroporto-brescia_t2|titolo=Aeroporto Brescia - Informazioni istituzionali|accesso=20 novembre 2017}}</ref>, {{formatnum:33000}} veicoli<ref>{{Cita web|url=https://business.poste.it/grandi-imprese/index.html|titolo=Grandi Imprese - Poste Italiane - Medie e Grandi Imprese|sito=business.poste.it|accesso=20 novembre 2017}}</ref>. |
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Nel maggio del [[2002]] viene nominato [[amministratore delegato]] [[Massimo Sarmi]], poi confermato altre tre volte nel [[2005]], nel [[2008]] e nel [[2011]]. Sarmi punta a creare valore e redditività attraverso una strategia di modernizzazione basata sull'innovazione dell'infrastruttura tecnologica e logistica e sull'ampliamento della gamma dei prodotti e dei servizi. Questa strategia ha portato l'azienda a chiudere i bilanci in utile per dieci anni consecutivi<ref>{{cita web|url=http://www.poste.it/resources/editoriali/azienda/pdf/relazione_finanziaria_annuale2011.pdf|titolo=Relazione Finanziaria Annuale 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224101641/http://www.poste.it/resources/editoriali/azienda/pdf/relazione_finanziaria_annuale2011.pdf|dataarchivio=24 dicembre 2013}}</ref> con profitti crescenti. |
Nel maggio del [[2002]] viene nominato [[amministratore delegato]] [[Massimo Sarmi]], poi confermato altre tre volte nel [[2005]], nel [[2008]] e nel [[2011]]. Sarmi punta a creare valore e redditività attraverso una strategia di modernizzazione basata sull'innovazione dell'infrastruttura tecnologica e logistica e sull'ampliamento della gamma dei prodotti e dei servizi. Questa strategia ha portato l'azienda a chiudere i bilanci in utile per dieci anni consecutivi<ref>{{cita web|url=http://www.poste.it/resources/editoriali/azienda/pdf/relazione_finanziaria_annuale2011.pdf|titolo=Relazione Finanziaria Annuale 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224101641/http://www.poste.it/resources/editoriali/azienda/pdf/relazione_finanziaria_annuale2011.pdf|dataarchivio=24 dicembre 2013}}</ref> con profitti crescenti. |
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L'elevato tasso di redditività, colloca il Gruppo Poste Italiane al primo posto tra i grandi operatori postali d'Europa nel 2011, come già negli anni precedenti. L'azienda guidata da [[Massimo Sarmi]] ha identificato nuove aree di business (come le [[telecomunicazioni]] con [[PosteMobile]], |
L'elevato tasso di redditività, colloca il Gruppo Poste Italiane al primo posto tra i grandi operatori postali d'Europa nel 2011, come già negli anni precedenti. L'azienda guidata da [[Massimo Sarmi]] ha identificato nuove aree di business (come le [[telecomunicazioni]] con [[PosteMobile|PosteMobile S.p.A.]], [[Società (diritto)|società]] che offre servizi di [[telefonia mobile]] e [[Telefonia fissa|fissa]] del Gruppo Poste Italiane). Ha inoltre rafforzato il suo ruolo di partner della [[Pubblica Amministrazione]] nell'offerta di servizi ai cittadini. |
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A partire dal 1º gennaio [[2003]] il monopolio di Poste Italiane è stato ridotto agli invii con peso inferiore a 100 grammi, dal 1º gennaio [[2006]] invece a quelli di peso inferiore a 50 grammi, che rappresentano tuttavia ancora la maggioranza della corrispondenza epistolare. In realtà anche altre aziende potevano trasportare posta di peso inferiore a 50 grammi, ma dovevano applicare un prezzo almeno 2 volte e mezzo superiore a quello di Poste Italiane. Tale esclusiva è decaduta il 31 dicembre [[2010]], scadenza per la conclusione del processo di completa liberalizzazione del mercato dei servizi postali.<ref>{{Cita web|url=https://www.concurrences.com/IMG/pdf/201203IItalia02Doc.pdf|titolo=A413 - TNT POST ITALIA/POSTE ITALIANE|autore=[[Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato]]|sito=concurrences.com|data=14 dicembre 2011|formato=PDF|citazione=9. Nell’ambito dei servizi rientranti nel servizio universale, fino al 31 dicembre 2010, è rimasta in vigore l’area dei servizi postali riservati al fornitore del servizio universale per finanziarne l’onere; in Italia, fino a tale data, sono stati riservati a Poste Italiane: |
A partire dal 1º gennaio [[2003]] il monopolio di Poste Italiane è stato ridotto agli invii con peso inferiore a 100 grammi, dal 1º gennaio [[2006]] invece a quelli di peso inferiore a 50 grammi, che rappresentano tuttavia ancora la maggioranza della corrispondenza epistolare. In realtà anche altre aziende potevano trasportare posta di peso inferiore a 50 grammi, ma dovevano applicare un prezzo almeno 2 volte e mezzo superiore a quello di Poste Italiane. Tale esclusiva è decaduta il 31 dicembre [[2010]], scadenza per la conclusione del processo di completa liberalizzazione del mercato dei servizi postali.<ref>{{Cita web|url=https://www.concurrences.com/IMG/pdf/201203IItalia02Doc.pdf|titolo=A413 - TNT POST ITALIA/POSTE ITALIANE|autore=[[Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato]]|sito=concurrences.com|data=14 dicembre 2011|formato=PDF|citazione=9. Nell’ambito dei servizi rientranti nel servizio universale, fino al 31 dicembre 2010, è rimasta in vigore l’area dei servizi postali riservati al fornitore del servizio universale per finanziarne l’onere; in Italia, fino a tale data, sono stati riservati a Poste Italiane: |
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Poste Italiane si è inoltre dotata di un sistema di sale di controllo in grado di monitorare in tempo reale gli [[ufficio postale|uffici postali]], la rete logistica e la sicurezza delle comunicazioni digitali e delle transazioni, settore nel quale si è anche impegnata a fianco degli organismi di governo nazionali, di agenzie internazionali e di università e centri studi. Particolare importanza hanno acquisito in questi anni i prodotti e i servizi dell'area finanziaria, prima fra tutti la carta prepagata [[Postepay]]: introdotta alla fine del [[2003]], [[Postepay]] ha riscosso ben presto un notevole successo, soprattutto tra i giovani, conquistando e mantenendo la prima posizione a livello europeo tra le carte prepagate. Alla [[Postepay]] “classica” si sono affiancate in seguito altre versioni destinate a pubblici specifici (es. ''Postepay twin''). |
Poste Italiane si è inoltre dotata di un sistema di sale di controllo in grado di monitorare in tempo reale gli [[ufficio postale|uffici postali]], la rete logistica e la sicurezza delle comunicazioni digitali e delle transazioni, settore nel quale si è anche impegnata a fianco degli organismi di governo nazionali, di agenzie internazionali e di università e centri studi. Particolare importanza hanno acquisito in questi anni i prodotti e i servizi dell'area finanziaria, prima fra tutti la carta prepagata [[Postepay]]: introdotta alla fine del [[2003]], [[Postepay]] ha riscosso ben presto un notevole successo, soprattutto tra i giovani, conquistando e mantenendo la prima posizione a livello europeo tra le carte prepagate. Alla [[Postepay]] “classica” si sono affiancate in seguito altre versioni destinate a pubblici specifici (es. ''Postepay twin''). |
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L'Azienda offre il conto ''BancoPostaClick'' anche online (non più sottoscrivibile dal 2016), il conto ''BancoPostapiù'' (evoluzione del conto classico) e il conto di Base per l'inclusione finanziaria e un'ampia gamma di prodotti finanziari: [[mutuo|mutui]], prestiti personali, [[Fondi comuni di investimento|fondi comuni d'investimento]], che si sono aggiunti ai classici libretti di risparmio e ai buoni postali fruttiferi. Inoltre il gruppo [[Poste Vita]] offre una vasta gamma di prodotti assicurativi. Poste Italiane è stata la prima azienda postale al mondo a entrare nel settore della telefonia mobile come operatore virtuale con il brand |
L'Azienda offre il conto ''BancoPostaClick'' anche online (non più sottoscrivibile dal 2016), il conto ''BancoPostapiù'' (evoluzione del conto classico) e il conto di Base per l'inclusione finanziaria e un'ampia gamma di prodotti finanziari: [[mutuo|mutui]], prestiti personali, [[Fondi comuni di investimento|fondi comuni d'investimento]], che si sono aggiunti ai classici libretti di risparmio e ai buoni postali fruttiferi. Inoltre il gruppo [[Poste Vita]] offre una vasta gamma di prodotti assicurativi. Poste Italiane è stata la prima azienda postale al mondo a entrare nel settore della telefonia mobile come operatore virtuale con il brand PosteMobile. |
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==== I 150 anni di Poste ==== |
==== I 150 anni di Poste ==== |
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* Postel S.p.A. - 100% |
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* [[SDA Express Courier|SDA Express Courier S.p.A.]] - 100% |
* [[SDA Express Courier|SDA Express Courier S.p.A.]] - 100% |
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* [[Nexive]] Group S.r.l. - 100% |
* [[Nexive]] Group S.r.l. - 100% |
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=== Operatore mobile virtuale === |
=== Operatore mobile virtuale === |
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Lanciato sul mercato nel novembre del [[2007]], [[PosteMobile]] è l'[[operatore di telefonia mobile]] e [[Operatore di telefonia fissa|fissa]] del gruppo Poste Italiane. |
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== Servizio Postale Militare == |
== Servizio Postale Militare == |
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* [[Poste pontificie]] |
* [[Poste pontificie]] |
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* [[Poste sabaude]] |
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* [[Regia Correrìa di Sicilia]] |
* [[Regia Correrìa di Sicilia]] |
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* [[Posta di Genova]] |
* [[Posta di Genova]] |
Versione delle 19:34, 26 ott 2021
Poste Italiane | |
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Sede centrale delle Poste Italiane all'EUR | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | Borsa Italiana: PST |
ISIN | IT0003796171 |
Fondazione | 1862 |
Fondata da | Governo del Regno d'Italia |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Ministero dell'economia e delle finanze |
Persone chiave |
|
Prodotti | |
Fatturato | 11,04 mld di € (2019[1]) |
Utile netto | 1,34 mld di € (2019[1]) |
Dipendenti | 129243 (2019[1]) |
Sito web | www.poste.it/ |
Poste Italiane S.p.A.[2] è un’azienda italiana che si occupa di servizi postali, bancari (tramite il Patrimonio Bancoposta), finanziari e di telecomunicazione, di telematica pubblica, di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale.
Fu fondata nel 1862 come azienda autonoma che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato e divenuto in seguito, fino al 1998, un ente pubblico economico.
È organizzata in cinque divisioni (Corrispondenza, Espresso Logistica e Pacchi, Bancoposta, Filatelia, Rete Territoriale) e tredici direzioni e servizi centrali. Dispone di 6 aree territoriali, 132 filiali, 12 845 uffici postali, 16 centri di meccanizzazione postale, 2 117 uffici di recapito con 40 717 addetti al recapito, 7 249 sportelli automatici[3], 18 collegamenti aerei quotidiani[4], 33 000 veicoli[5].
È una società quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano[6] ed è controllata per il 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti e per il 29,3% dal Ministero dell'economia e delle finanze[7]. Sino al 30 aprile 2026 la società è l'affidataria del servizio universale postale, ovvero deve fornire alcuni servizi essenziali di consegna di lettere e pacchi su tutto il territorio nazionale italiano[8].
Storia
La nascita
Ereditando l'impostazione delle "Poste di Sardegna" - servizio di corrispondenza del Regno di Sardegna - dopo l'unità d'Italia le poste inglobarono le aziende di servizi postali dei regni annessi e si costituirono in ente nazionale con la legge 5 maggio 1862 n. 604 (la cosiddetta riforma postale). Con tale norma le poste furono organizzate come un'amministrazione centrale dello stato, introducendo il concetto di servizio postale pubblico, con la conseguente offerta dei servizi su tutto il territorio nazionale anche grazie all'introduzione della tariffa unica per tutto il territorio del Regno d'Italia, realizzata con l'adozione del francobollo. La norma del 1862 raccolse e regolò la materia, in particolar modo le modalità di raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione degli invii postali e l'istituzione dei servizi accessori di raccomandate, assicurate, ricevute di ritorno e vaglia postali.
Per iniziativa di Quintino Sella con la legge 27 maggio 1875 n. 2779, furono istituite le casse di risparmio postali, antesignane dell'attuale servizio Bancoposta. Nel 1876 vennero emessi i primi libretti di risparmio postale.[9][10] Le casse di risparmio postali conferivano i risparmi raccolti alla Cassa Depositi e Prestiti[11].
Successivamente, con il Regio Decreto 10 marzo 1889 n. 5973, la Direzione Generale delle Poste e Telegrafi venne scorporata dal Ministero dei lavori pubblici[12] e trasformata nel Ministero delle poste e telegrafi[13], incaricato di dotare l'Italia di una rete di uffici per inoltrare e ricevere posta, anche telegrafica, effettuare e ricevere chiamate telefoniche e realizzare operazioni finanziarie (trasferimenti di denaro e gestione del risparmio); inoltre per un certo periodo gli uffici operarono come sportelli per i nascenti servizi elettrici.
Negli anni Novanta dell'Ottocento vennero introdotti il recapito espresso e la spedizione contrassegno[11].
Prima guerra mondiale
Con lo sviluppo dell'alfabetizzazione, l'entrata in prima guerra mondiale e la creazione di prodotti come i francobolli commemorativi e le cartoline, i servizi postali crebbero in importanza e utilizzo, garantendo uno sviluppo commerciale dell'ente, che avrebbe incluso fra i suoi servizi anche la posta aerea e operato in contiguità con il servizio di posta militare.
Nel 1917 nasce il servizio dei conti correnti postali (che a partire dal 2000, sarà comunemente conosciuto come BancoPosta[14]) Per alcuni anni le Regie Poste disposero anche l'apertura di uffici postali italiani all'estero. Durante la Grande Guerra furono introdotti anche gli assegni postali[11].
Ventennio fascista
Nel 1924, durante il fascismo, il Ministero delle Poste e Telegrafi (il quale ideò l'abbreviazione "PT") fu trasformato in Ministero delle Comunicazioni e divenne un importante centro di potere, anche per la sua capacità di controllo sui cittadini, messo a servizio della censura. La rete di servizio fu potenziata con l'acquisizione e la realizzazione di nuove strutture logistiche. Nuovi palazzi, in stile razionalista, furono realizzati nei principali capoluoghi di provincia (per esempio Palermo, Forlì, Napoli, La Spezia,Pistoia).
Nel 1924 furono introdotti anche i "buoni fruttiferi postali", obbligazioni emesse dalla Cassa Depositi e Prestiti, che ebbero successo in quanto erano distribuite in tutti gli uffici postali[11].
Nel 1921 fu fondata la Compagnia italiana dei cavi telegrafici sottomarini, futura Italcable, per la posa e l'esercizio dei collegamenti internazionali sottomarini.
Due anni dopo fu fondata la Italo Radio per l'installazione e la gestione delle stazioni radiotelegrafiche verso l'estero. Nel 1941 questa società confluì nell'Italcable[11].
Nel 1925, con il R.D.L. 520 del 23 aprile, le attività passano dal Ministero delle Comunicazioni alla nuova Azienda Autonoma delle Poste e dei Telegrafi, posta sotto il controllo del dicastero stesso.[15]
Con il R.D. 27 febbraio 1936, n. 645 ("Approvazione del codice postale e delle telecomunicazioni") venne riorganizzato il Ministero, e si ebbe una regolamentazione generale dei servizi, che appartenevano alla competenza e gestione esclusiva dello stato.
Con lo sviluppo della telefonia e della radiofonia, il ministero inglobò l'Azienda di Stato per i servizi telefonici (A.S.S.T.) e la nascente EIAR (futura RAI, prima solo radiofonia, poi televisione).
Dalla seconda guerra mondiale agli anni '70
Dopo il secondo conflitto mondiale 1940-1945 le poste crebbero nel valore delle operazioni finanziarie, incrementando i servizi di risparmio, con i libretti, le emissioni di titoli e acquisendo, a scapito del sistema bancario, quasi tutti i pagamenti e le riscossioni dello stato.
Nel 1954 la RAI trasmette con gli impianti di ponti radio della rete postale.
Nel 1967 viene introdotto il codice di avviamento postale (o CAP) e si accelera il processo di automazione del sistema logistico per far fronte all'aumento dei volumi postali. Viene poi emanato il D.P.R. 29 marzo 1973, n.156, che sostituì il precedente codice del 1936.
Anni '90: la trasformazione in S.p.A.
All'inizio degli anni '90 il disavanzo di bilancio era endemico come l'aumento dei costi del personale, che nel 1986 assorbivano circa il 93% (di cui 16% per trattamenti di quiescenza) delle entrate correnti. La produttività per addetto dal 1970 al 1985 si era ridotta del 24% a discapito della qualità dei servizi erogati generando una situazione di deficit sempre più critica.
Nel 1994 in Germania circa l'80% della corrispondenza veniva recapitata entro il giorno successivo alla spedizione, mentre in Italia si era ad una quota inferiore al 20% (nel 1989 il tempo medio di consegna della corrispondenza era di 8,5 giorni).
L'evidente divario nella qualità dei servizi postali italiani rispetto al resto d'Europa cercò argine con un intervento di riforma che con il decreto legge n. 487 del 1º dicembre 1993, convertito dalla legge n. 71 del 29 gennaio 1994, portò a una trasformazione di Poste italiane da azienda autonoma a ente pubblico economico, prevedendo un ulteriore passaggio a S.p.A. entro il 1996 (attuato poi il 28 febbraio 1998). Il processo di trasformazione presumeva nella gestione dell'ente Poste Italiane l'adozione del principio di efficienza produttiva, il recupero della qualità dei servizi e il risanamento economico-finanziario.
Si giunse così al contenimento graduale del disavanzo di circa 4.500 miliardi di lire nel 1993, mediante politiche di riduzione dei costi di produzione (l'80% dei quali era dovuto al personale), un aumento dei ricavi derivanti dalla vendita di servizi alla P.A., un riordino del sistema tariffario, fino a raggiungere nel 2001 un risultato netto positivo. Tuttavia il cambiamento del modello organizzativo mise fortemente in discussione, sul piano politico-gestionale, l'equilibrio su cui si basava la vecchia amministrazione postale, ovvero:
- una classe politica che troppo spesso attribuiva all'ente finalità di sostegno dell'occupazione e del reddito, arrivando ad orientare risorse ed investimenti verso certe aree di influenza elettorale;
- il mondo dell'industria che traeva profitto dal monopolio in diverse maniere, da mercati protetti a servizi mirati offerti dall'amministrazione postale a prezzi politici;
- le OO.SS. nazionali e locali, in possesso di ampia delega nella gestione dell'organizzazione e dunque del consenso interno.
Gli elementi sin qui analizzati resero in definitiva la trasformazione in società per azioni di Poste una tappa necessaria (l'alternativa poteva essere ad es. il taglio delle attività meno redditizie, abdicando a discapito del servizio universale) e spianarono la strada per un abbandono delle logiche pubblicistiche passate e per intraprendere un nuovo rapporto con lo Stato - costruito di fatto sul Contratto di Programma (Obbligo del Servizio Universale) - più prossimo a principi aziendali di maggiore autonomia tariffaria e relazioni con il personale meno politicizzato (fenomeno ridimensionato, ma nei fatti ancora presente).
Il bilancio per il 1997 chiudeva con una perdita di 777 miliardi di lire, in recupero rispetto agli 893 miliardi di lire registrati nel 1996[16].
Nel novembre 1997 la direttiva adottata il 30 gennaio 1997 dal Presidente del C.d.M. (cosiddetta direttiva Prodi) sui servizi postali assegna a Poste Italiane il compito di migliorare la qualità del servizio raggiungendo, tramite una nuova offerta di servizi, il pareggio dei costi di gestione della rete postale. Ciò avrebbe evitato tagli di personale e aumenti tariffari.
Aveva lo scopo di eliminare le disfunzioni del servizio postale italiano, di rendere Poste Italiane un'azienda in grado di contribuire allo sviluppo del Paese, preservandone le caratteristiche sociali.
In particolare, la direttiva prescriveva:
- ...che si raggiunga il pareggio del bilancio, sia aumentando del 25% i volumi di traffico postale, a prezzi costanti, sia attraverso il fatturato proveniente dai servizi svolti per la pubblica amministrazione;...
- ...che siano salvaguardati, attraverso l'aumento dei volumi di traffico postale e della produttività individuale, sia i livelli occupazionali, che il presidio territoriale della rete postale[17].
1998-2002: il piano industriale di Corrado Passera e il risanamento
Nel febbraio 1998 il ministero del Tesoro (Governo Prodi I) nomina Corrado Passera amministratore delegato della neo-formata Poste Italiane SpA.
Il piano industriale di Corrado Passera dal 1998 al 2002 realizzò un taglio del personale di 22.000 unità. D'altra parte, a detta di alcuni esponenti sindacali, si è verificata una precarizzazione dei contratti dei neoassunti, casi di dimissioni per mobbing diffuso e per il super-carico di lavoro, a causa di un eccesso di tagli al personale spinto che avrebbe fatto mancare anche quote di forza lavoro necessarie.
Dal punto di vista dell'azienda, il Fondo Solidarietà[18] ha rappresentato nel lungo termine un risparmio sul costo del lavoro, oltre ad abbassare l'età media del personale. Per 10 anni una quota statale e una trattenuta in busta paga ai neoassunti hanno finanziato gli ultimi due anni di contributi mancanti per il prepensionamento di migliaia di dipendenti. L'operazione, a costo zero per l'impresa, ha sostituito queste uscite con personale sotto i 24 anni con contratti triennali di apprendistato.
Nel 2000 una quota del 20% del capitale sociale della società Bartolini è stata acquisita da Poste Italiane attraverso la sua controllata SDA Express Courier, con conseguente formazione del Consorzio Logistica Pacchi tra le tre aziende per lo smistamento di pacchi sul territorio nazionale. Questo accordo è stato anche oggetto di contestazione da parte delle aziende concorrenti in sede legale, ma si è concluso a favore del consorzio stesso[19]. Il consorzio all'epoca rappresentava il 40% del mercato, tuttavia nel 2005 Poste Italiane non rinnovò i termini dell'accordo originariamente stipulato e vendette le quote di partecipazione in Bartolini[20].
2002-2014: gli anni di Massimo Sarmi: bilanci in utile e innovazione
Nel maggio del 2002 viene nominato amministratore delegato Massimo Sarmi, poi confermato altre tre volte nel 2005, nel 2008 e nel 2011. Sarmi punta a creare valore e redditività attraverso una strategia di modernizzazione basata sull'innovazione dell'infrastruttura tecnologica e logistica e sull'ampliamento della gamma dei prodotti e dei servizi. Questa strategia ha portato l'azienda a chiudere i bilanci in utile per dieci anni consecutivi[21] con profitti crescenti.
L'elevato tasso di redditività, colloca il Gruppo Poste Italiane al primo posto tra i grandi operatori postali d'Europa nel 2011, come già negli anni precedenti. L'azienda guidata da Massimo Sarmi ha identificato nuove aree di business (come le telecomunicazioni con PosteMobile S.p.A., società che offre servizi di telefonia mobile e fissa del Gruppo Poste Italiane). Ha inoltre rafforzato il suo ruolo di partner della Pubblica Amministrazione nell'offerta di servizi ai cittadini.
A partire dal 1º gennaio 2003 il monopolio di Poste Italiane è stato ridotto agli invii con peso inferiore a 100 grammi, dal 1º gennaio 2006 invece a quelli di peso inferiore a 50 grammi, che rappresentano tuttavia ancora la maggioranza della corrispondenza epistolare. In realtà anche altre aziende potevano trasportare posta di peso inferiore a 50 grammi, ma dovevano applicare un prezzo almeno 2 volte e mezzo superiore a quello di Poste Italiane. Tale esclusiva è decaduta il 31 dicembre 2010, scadenza per la conclusione del processo di completa liberalizzazione del mercato dei servizi postali.[22][23]
Il 31 dicembre 2010 il settore postale è stato infatti completamente liberalizzato in gran parte dei Paesi dell'UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna. Come è possibile vedere, è compresa l'Italia, Paese in cui opera Poste Italiane.[23]
Dal 26 aprile 2010, Poste Italiane fornisce per conto della Pubblica Amministrazione, la PostaCertificat@ (di tipo CEC-PAC), una casella email sicura che garantisce valore legale alla corrispondenza online. Il servizio è cessato nel 2014. E sempre nel 2010 è stato lanciato il servizio che permette ai cittadini di alcuni comuni di richiedere i certificati anagrafici direttamente all'ufficio postale attraverso la rete dei 5740 Sportello Amico[24], un particolare tipo di sportello postale nato per semplificare i rapporti tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione[25].
Poste Italiane si è inoltre dotata di un sistema di sale di controllo in grado di monitorare in tempo reale gli uffici postali, la rete logistica e la sicurezza delle comunicazioni digitali e delle transazioni, settore nel quale si è anche impegnata a fianco degli organismi di governo nazionali, di agenzie internazionali e di università e centri studi. Particolare importanza hanno acquisito in questi anni i prodotti e i servizi dell'area finanziaria, prima fra tutti la carta prepagata Postepay: introdotta alla fine del 2003, Postepay ha riscosso ben presto un notevole successo, soprattutto tra i giovani, conquistando e mantenendo la prima posizione a livello europeo tra le carte prepagate. Alla Postepay “classica” si sono affiancate in seguito altre versioni destinate a pubblici specifici (es. Postepay twin).
L'Azienda offre il conto BancoPostaClick anche online (non più sottoscrivibile dal 2016), il conto BancoPostapiù (evoluzione del conto classico) e il conto di Base per l'inclusione finanziaria e un'ampia gamma di prodotti finanziari: mutui, prestiti personali, fondi comuni d'investimento, che si sono aggiunti ai classici libretti di risparmio e ai buoni postali fruttiferi. Inoltre il gruppo Poste Vita offre una vasta gamma di prodotti assicurativi. Poste Italiane è stata la prima azienda postale al mondo a entrare nel settore della telefonia mobile come operatore virtuale con il brand PosteMobile.
I 150 anni di Poste
Nel 2012 in occasione dei 150 anni[26] dalla nascita delle Poste in Italia l'azienda ha organizzato una mostra celebrativa "150 anni dedicati al futuro"[27]. La mostra, inaugurata a Roma l'8 maggio dal Presidente della repubblica Giorgio Napolitano[28], è stata allestita al Circo Massimo[29] all'interno di una tensostruttura di nuova generazione composta da due avveniristiche cupole hi-tech collegate tra loro, una dedicata al passato e al presente, e una al futuro. L'itinerario della mostra prevedeva tappe anche a Venezia e Torino, prima capitale del Regno d'Italia.
La società oggi
Da marzo 2017 Bianca Maria Farina è il presidente, mentre Matteo Del Fante è l'amministratore delegato di Poste italiane S.p.A.
Quotazione in borsa
Dal 27 ottobre 2015 la società per azioni, controllata con circa il 60% dal Ministero dell'economia e delle finanze, è quotata alla Borsa di Milano con un flottante di quasi il 40% ed una capitalizzazione iniziale di 8,816 miliardi di euro corrispondente ai 6,75 euro per azione del prezzo dell'IPO, conclusasi positivamente con una richiesta superiore di 3,3 volte del quantitativo offerto. Il 70% delle azioni vendute appartiene agli investitori istituzionali mentre il 30% è stato riservato al pubblico indistinto residente in Italia e ai dipendenti residenti in Italia. Alla vendita del 30% delle azioni potevano aderire i clienti classificati ai fini del MiFID come i clienti al dettaglio e i clienti professionali su richiesta, se persone fisiche.
Il lotto minimo (gruppo di azioni) per i dipendenti era di 50 azioni (e multipli) (per loro sono in ogni caso è stato garantito l'acquisto di 100 azioni), invece per il pubblico indistinto l'acquisto minimo è stato di 500 azioni (e multipli).
Per gli azionisti che avrebbero tenuto per un anno (con continuità) le azioni di Poste Italiane S.P.A. dal 27 ottobre 2015 sarebbe spettata l'assegnazione gratuita di n.1 azione ordinaria ogni 20 azioni assegnate mentre per i dipendenti sarebbe spettata l'assegnazione gratuita di n.1 azione ordinaria ogni 10 per i primi due lotti e poi n.1 azione ogni 20.
Dal 21 dicembre 2015 fa parte dell'indice principale della Borsa, il FTSE MIB.[30]
Dati societari
Dopo la trasformazione in società per azioni degli anni 90, seguendo l'esempio anche delle aziende europee similari, le Poste italiane hanno acquisito partecipazioni in aziende di trasporto di merci già attive sul territorio nazionale, ampliando ed integrando i servizi offerti alla clientela: nel 1998, è entrata integralmente a far parte del gruppo la SDA Express Courier.
Società controllate
- BancoPosta Fondi S.p.A. SGR - 100%
- CLP (Consorzio Logistica Pacchi) S.c.p.A. - 51%
- Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile S.c.p.A. - 51%
- Europea Gestioni Immobiliari S.p.A. - 55%
- Poste Air Cargo S.r.l. - 100%
- Poste Energia S.p.A. - 100%
- PosteShop S.p.A. - 100%
- Poste Tributi S.c.p.A. - 70%
- PosteTutela S.p.A. - 100%
- Poste Vita S.p.A. - 100%
- Poste Assicura S.p.A. - 100%
- Postel S.p.A. - 100%
- SDA Express Courier S.p.A. - 100%
- Postepay S.p.A. - 100%
- PosteMobile S.p.A. - 100%
- Nexive Group S.r.l. - 100%
Bilanci
Anno | Ricavi
(miliardi €) |
Ebit
(miliardi €) |
Utili
(miliardi €) |
Uffici Postali | Dipendenti | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
2009 | 20,09 | 1,60 | 0,90 | 13 992 | [31] | |
2010 | 21,83 | 1,87 | 1,01 | 14 005 | 145 631 | [32] |
2011 | 21,69 | 1,64 | 0,84 | 13 992 | 143 577 | [33] |
2012 | 24,06 | 1,38 | 1,03 | 13 676 | 144 628 | [34] |
2013 | 26,26 | 1,40 | 1,00 | 13 310 | 142 268 | [35] |
2014 | 28,51 | 0,21 | [36] | |||
2015 | 30,73 | 0,55 | [37] | |||
2016 | 10,64 | 1,0 | 0,62 | |||
2017 | 10,63 | 1,1 | 0,69 | |||
2018 | 10,86 | 1,49 | 1,39 | [38] |
Azionariato[7]
- Cassa Depositi e Prestiti SpA (società controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze) - 35,0%;
- Ministero dell'economia e delle finanze - 29,3%;
- Altro - 35,3%;
- Azioni proprie - 0,4%
Accordi internazionali
Poste Italiane, sotto la guida di Massimo Sarmi, ha siglato partnership internazionali il cui valore complessivo stimato per il biennio 2011-2012 si aggira sui 40-60 milioni di euro[39].
L'Azienda ha puntato a esportare il proprio know how in altri paesi: in particolare sono già stati stretti accordi con Russia[40], Egitto[41], Albania[42] e Libano. Sono attive inoltre numerose collaborazioni con importanti player nazionali ed internazionali, come Ups, Leonardo, Microsoft, IBM, HP, Cisco, Vodafone, Ferrovie dello Stato, Rai, SAP.
Inoltre gli indirizzi strategici di evoluzione del modello di business sono un punto di riferimento anche per gli operatori postali di Croazia, Armenia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Marocco e Paesi Bassi.
Nel 2012 il Boston Consulting Group ha indicato in Poste Italiane il modello di sviluppo per le Poste Russe[43]. I due operatori postali hanno siglato una partnership per potenziare l'automazione dei processi, ampliando la gamma dei servizi postali, finanziari e telefonici disponibili per i clienti, nei 40.000 uffici postali della Russia. Nel 2013 Poste Italiane firma con Postal Savings Bank of China un accordo sul money transfer per assicurare ai cittadini cinesi residenti in Italia la possibilità di trasferire denaro anche in modalità elettronica. L'accordo segue l'intesa raggiunta nel dicembre 2012 con China Post sulla creazione di un portale di e-Commerce[44].
La politica ambientale e per l'ambiente
Poste Italiane è impegnata nell'ottimizzazione dei consumi energetici, nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell'abbattimento dell'inquinamento ambientale e acustico del servizio di recapito. Secondo i dati di PostEurop, negli ultimi 3 anni le emissioni di CO2 di Poste Italiane hanno avuto una riduzione pari al 30%. Il 50% dell'energia elettrica consumata da Poste Italiane, inoltre, proviene da fonti rinnovabili certificate.
La flotta di Poste Italiane comprende motomezzi, quadricicli, autovetture, veicoli leggeri e pesanti. Dell'intera flotta composta da 38.000 veicoli, circa 2.000 sono a basso impatto ambientale (mezzi elettrici e bi-fuel, benzina/metano). Poste Italiane, inoltre, ha recentemente rinnovato il proprio parco veicoli introducendo circa 15.600 mezzi di categoria Euro 5 e 750 quadricicli elettrici per la distribuzione della posta nei centri storici. Poste Italiane si è aggiudicata il Premio "Sviluppo Sostenibile 2012" nell'ambito della XVI edizione della Manifestazione Ecomondo, come riconoscimento allo sviluppo della propria flotta sostenibile. Poste Italiane partecipa inoltre al progetto Postal Zev (zero emissionvehicle) per perfezionare un quadriciclo efficiente e a zero emissioni, e nel 2012 ha aderito per il quarto anno consecutivo ad "Earth Hour", l'iniziativa globale per il clima e l'ambiente organizzata dal WWF.
Riconoscimenti
Dal 2006 Poste Italiane figura ininterrottamente tra le "World's Most Admired Companies" della rivista statunitense Fortune. Nel 2012 Poste Italiane si è posizionata al quarto posto tra i migliori operatori postali mondiali ed al secondo posto tra le migliori aziende italiane.[45] Nel 2013 Poste Italiane rafforza il proprio quarto posto nella graduatoria globale relativa al settore logistico-postale e ottiene il primo posto tra le migliori aziende italiane[46].
TG Poste
Nel 2020 prende il via un servizio informativo quotidiano per gli utenti nella forma di telegiornale dal nome TG Poste, diffuso online e negli uffici postali e diretto dalla giornalista Federica De Sanctis.[47]
Servizi offerti
Prodotti postali
- Lettere: Posta4 (servizio di posta ordinaria), Posta1 (servizio di posta prioritaria), Posta raccomandata, Posta assicurata, Raccomandata 1[48], Raccomandata 1 con prova di consegna, Raccomandata in contrassegno, Raccomandata internazionale, Raccomandata Da Te e Posta massiva, piego di libri;
- Pacchi: Poste Delivery Express, Posta Delivery Standard, Poste Delivery International Standard, Poste Delivery International Express, Poste Delivery Europe, Posta Delivery Globe e un servizio di Posta Delivery Web[49];
- Prodotti telematici: Telegramma, Fax, Raccomandata On Line e Posta4 On line, Posta1 On line;
- Filatelia: Francobolli in genere;
La posta ordinaria è stata abolita con decreto ministeriale[50] dell'allora ministro delle comunicazioni Mario Landolfi, con un conseguente aumento tariffario da 0,45€ a 0,60€ dato dal passaggio al sistema posta prioritaria, e reintrodotta ad ottobre 2015 con il nome di Posta4. Contestualmente, la posta prioritaria ha cambiato nome in Posta1. All'interno dei prodotti postali lettere si trova anche il piego di libri, una spedizione completamente dedicata a chi spedisce libri (sia case editrici sia privati) che mira ad incentivare lo scambio e l'acquisto di libri offrendo tariffe molto basse (sia per il piego di libri ordinario sia per quello raccomandato)[51].
Le spedizioni di Paccocelere 1 e 3 sono gestite dalla controllata SDA Express Courier. Inoltre, qualora una spedizione di Paccocelere 1 non vada a buon fine, è prevista la restituzione gratuita al mittente.
Recapito
Dopo un'iniziale fase di sperimentazione, nel 2010 Poste Italiane ha lanciato il servizio di "postino telematico" in molte città grandi e medie e in una serie di comuni: il portalettere è dotato di un palmare che gli consente di rendere più rapide le operazioni di consegna della corrispondenza e, al tempo stesso, di portare a casa del cliente i principali servizi finanziari dell'ufficio postale[52].
Il 27 febbraio 2018, nell’ambito del Capital Markets Day, è stato presentato il piano industriale Deliver 2022[53] che include un nuovo modello di recapito denominato Joint Delivery caratterizzato dall'articolazione del servizio in base alla suddivisione del territorio nazionale in tre aree[54]:
Aree metropolitane (8% della popolazione - circa 600 consegne per km2)
- Posta standard: consegna giornaliera di mattina (dal lunedì al venerdì).
- Pacchi e posta registrata: consegna giornaliera nel pomeriggio (dal lunedì al venerdì)
- Weekend: in base ad accordi commerciali
Aree urbane (68% della popolazione - circa 80 consegne al giorno per km2)
- Posta standard: consegna a giorni alterni (dal lunedì al venerdì)
- Pacchi e posta registrata: consegna tutti i giorni (dal lunedì al venerdì)
- Weekend: in base ad accordi commerciali
Aree rurali e altre zone (24% della popolazione - circa 10 consegne al giorno per km2)
- Consegna a giorni alterni di tutti gli invii (dal lunedì al venerdì)
Consegna a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale
Il recapito a giorni alterni, regolato dalla Delibera AGCOM n. 395/15/CONS[55], è giunto all'ultima fase (la fase III), avviata a febbraio 2017 (fase I da ottobre 2015 e fase II da aprile 2016).
La consegna degli invii postali viene effettuata a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva)[56] nelle località indicate sul sito ufficiale dell'azienda, presso gli uffici postali e gli altri centri di accettazione di Poste Italiane.
L'accordo con l'Agenzia delle Dogane - Sdoganamento pacchi internazionali Extra UE
A partire dal 2005, un accordo con l'Agenzia delle Dogane ha permesso di delegare alle Poste italiane la gestione diretta dello sdoganamento dei pacchetti provenienti dall'estero. A partire dal 2006, è diventata poi drammatica la questione dell'importazione dei pacchi: a causa dell'inadeguatezza delle strutture allestite presso i gateway internazionali, i ritardi nelle consegne hanno cominciato ad assumere dimensioni dell'ordine di parecchi mesi, suscitando le vive proteste degli utenti del servizio e catturando l'attenzione di importanti organi di informazione. In particolare va menzionato il disservizio dei gateway di Milano Roserio e Lonate Pozzolo che hanno accumulato ritardi nella consegna di oltre 6 mesi non fornendo, tra l'altro, nessuna spiegazione plausibile. Nel febbraio 2008 vengono distrutte 200 tonnellate di posta, in quanto i destinatari risultano trasferiti o sconosciuti. La posta viene mandata al macero a causa della presunta mancata indicazione del mittente, fatto che ha suscitato parecchie perplessità e indagini sulla effettiva mancanza di questi dati, tutto ciò a seguito e seguito da servizi televisivi della trasmissione Striscia La Notizia, intervenuta già in passato appunto a seguito delle numerose lamentele di disservizi nelle procedure di sdoganamento gestite da Poste Italiane[senza fonte].
Oneri postali per sdoganamento e contenzioso
Poste Italiane S.p.A. ha sempre imposto agli utenti destinatari di pacchi postali extra UE il pagamento di un diritto fisso motivato come "tariffe che Poste Italiane applica a parziale copertura dei costi sostenuti per lo svolgimento delle attività legate allo sdoganamento" [57].
Fino al novembre 2006 i diritti di sdoganamento erano fissati nella misura di 5,50 € per ogni spedizione sdoganata; giudicati illegittimi da molte associazioni di consumatori, sono stati temporaneamente abrogati, e le Poste italiane si sono impegnate a restituire le cifre versate nel frattempo. I diritti di sdoganamento sono stati in realtà reintrodotti dal 2011 ed in particolare con decorrenza 6 novembre 2017 sono stati ulteriormente aumentati a 7,50 €[57].
I valori applicati di dazio e IVA ("oneri doganali all'importazione" che variano in funzione della categoria dell'oggetto che si sta importando) rimangono di pertinenza dell'Agenzia delle Dogane.
Prodotti finanziari
- Conto e Carte: Conto BancoPosta, Conto BancoPosta più, Conto BancoPostaClick (lanciato come alternativa gratuita al Conto BancoPosta, ma divenuto a pagamento nel 2016 e non più sottoscrivibile), Carta Postamat Maestro, Carta Postamat Mastercard, Carta di credito BancoPosta Classica e Carta di credito BancoPosta Oro;
- Investimenti: Fondi BancoPosta, Obbligazioni strutturate, Ramo Vita;
- Prodotti di risparmio: Buoni Fruttiferi Postali e Libretto di risparmio postale;
- Finanziamenti: Prestito BancoPosta, Prontissimo, SpecialCash Postepay, Mutuo BancoPosta;
- Trasferimento Fondi: Vaglia postale, Vaglia online, Vaglia internazionale, BancoPosta MoneyGram ed Eurogiro;
- Carte prepagate: lo spin-off Postepay SpA eroga le omonime carte prepagate.
Assegni postali
Con il D.P.R. 28 novembre 2002, n. 298, gli assegni postali sono stati equiparati a quelli bancari per tutti i fini.[58]
Poste italiane ha inoltre siglato nel 2004 una convenzione con la società di garanzia assegni Centax, che favorisce l'utilizzo degli assegni postali come strumento di pagamento presso tutti gli esercizi commerciali che espongono il marchio Centax.[59]
IoStudio Postepay: la carta dello studente
Dal 2014, Poste Italiane promuove con il Ministero dell'Istruzione la carta dello studente IoStudio, che oltre a concedere sconti dedicati agli studenti su vari prodotti e servizi, è attivabile gratuitamente anche come carta prepagata Postepay. È destinata a tutti i ragazzi delle scuole superiori di secondo grado, anche minorenni, ed è consegnata dalle segreterie delle scuole stesse. La differenza rispetto alle Postepay classiche è che non vi sono commissioni di ricarica, né costi di attivazione.[60]
L'iniziativa ha però sollevato la protesta di alcuni, che hanno definito poco etico fornire uno strumento di pagamento con sconti che invitano al consumo agli studenti, seppur inattivato.[61]
Prodotti assicurativi
Il Gruppo Assicurativo Postevita, appartiene al più ampio Gruppo Poste Italiane e opera nel campo assicurativo con prodotti vita e danni. Poste Vita S.p.A. e Poste Assicura S.p.A. sono le società del Gruppo.
Operatore mobile virtuale
Lanciato sul mercato nel novembre del 2007, PosteMobile è l'operatore di telefonia mobile e fissa del gruppo Poste Italiane.
Servizio Postale Militare
Poste Italiane cura anche la distribuzione della corrispondenza civile e militare da e per i contingenti dell'Esercito Italiano dislocati nei vari teatri operativi all'estero[62].
Per l'Italia, la posta viene raccolta direttamente dalla forza armata mediante il proprio Ufficio Postale Militare di Contingente sul posto e poi spedita al 6º Reggimento Logistico Folgore con sede a Pisa e responsabile del servizio postale militare italiano. Dopodiché prosegue per il Centro Postale Operativo - Polo Grandi Utenti di Pisa - Ospedaletto, per essere infine trasferita al centro di meccanizzazione postale di Firenze che ne provvede al recapito finale[63][64].
Dall'Italia, i congiunti o l'amministrazione militare indicano sulla missiva il nome ed il cognome del destinatario, nonché l'unità di appartenenza e l'indirizzo del Polo Grandi Utenti di Pisa: da lì, poi, la posta sarà instradata per raggiungere il personale all'estero, tramite il Reggimento Logistico Folgore.
Le tariffe sono le stesse in vigore in Italia in quanto si opera in regime di continuità territoriale.
Tra il 2003 ed il 2011, Poste Italiane ha operato in Kosovo, tramite l'Ufficio Postale di Belo Polje a Pejë, nella sede italiana Kfor. Si rivolgeva non solo ai militari italiani, ma anche a quelli di altri Paesi ed agli appartenenti di Ong e di istituzioni internazionali. La gamma di prodotti messa a disposizione della clientela era la stessa di quella italiana. Il personale era composto da 3 unità, tutti dipendenti di Poste Italiane temporaneamente inquadrati nell'Esercito Italiano (dopo un periodo di formazione), tramite cartolina di richiamo in servizio per un periodo non superiore a 180 giorni[65][66][67]. Recava il numero 55849 come frazionario[68]. L'ufficio è stato poi chiuso ed il servizio garantito dal 24º Reggimento di manovra[69].
Il CAP
Introduzione nel 1967
Nel 1967 fu adottato il Codice di Avviamento Postale (C.A.P.)[70], col quale il territorio nazionale fu suddiviso in partizioni identificate da un codice a 5 cifre, usato per la distribuzione meccanizzata della posta.
Riforma del 2006
Il 20 settembre 2006, Poste italiane ha effettuato un aggiornamento per i Codici di Avviamento Postale[71]. Le modifiche prevedono per 27 città la suddivisione in zone postali che ha portato:
- all'inserimento delle strade di nuova istituzione (dal periodo dell'ultimo aggiornamento, ovvero dal 1997)
- alla soppressione di CAP inutilizzati
- alla modifica dei CAP di alcune di queste 27 città
- alla modifica del CAP per il 10% circa delle strade esistenti
Vi è stato inoltre il cambiamento di CAP per 79 comuni e circa 2400 frazioni. Questa operazione ha fatto inoltre sparire i CAP "generici" in favore di CAP più specifici (ad esempio il CAP "generico" 44100 è stato soppresso in favore di CAP più specifici, come ad esempio 44121, 44123, ecc.). Poste italiane ha inoltre informato l'utenza che i CAP verranno aggiornati periodicamente tenendo conto delle variazioni toponomastiche e/o amministrative. Ha destato proteste la decisione dell'azienda di rendere a pagamento il nuovo database contenente i CAP.
Onorificenze
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.
Loghi
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Logo dal 1999
Note
- ^ a b c Relazione finanziaria annuale 2019, su soldionline.it, Poste Italiane, 31 marzo 2020. URL consultato il 2 aprile 2021.
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- ^ Relazione finanziaria annuale di Poste Italiane al 31 dicembre 2016 (PDF), su posteitaliane.it, pp. 7 - 20 - 22.
- ^ Aeroporto Brescia - Informazioni istituzionali, su aeroportobrescia.it. URL consultato il 20 novembre 2017.
- ^ Grandi Imprese - Poste Italiane - Medie e Grandi Imprese, su business.poste.it. URL consultato il 20 novembre 2017.
- ^ Indice FTSE MIB - Borsa Italiana, su www.borsaitaliana.it. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ a b Azionisti, su PosteItaliane. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ Servizio postale universale e contratto di programma, su Ministero dello Sviluppo Economico. URL consultato il 2 luglio 2020.
- ^ 1876, Casse Postali di Risparmio
- ^ Libretto di Risparmio, su economiafamiliare.it.
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- ^ senato.it
- ^ La Storia delle Poste Archiviato il 27 maggio 2008 in Internet Archive. - 2.6. Il Regno d'Italia
- ^ La Storia delle Poste Archiviato il 9 gennaio 2008 in Internet Archive. - 4.1. Poste On Line
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- ^ Relazione Finanziaria Annuale 2011 (PDF), su poste.it (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
- ^ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, A413 - TNT POST ITALIA/POSTE ITALIANE (PDF), su concurrences.com, 14 dicembre 2011. URL consultato il 13 dicembre 2020.«9. Nell’ambito dei servizi rientranti nel servizio universale, fino al 31 dicembre 2010, è rimasta in vigore l’area dei servizi postali riservati al fornitore del servizio universale per finanziarne l’onere; in Italia, fino a tale data, sono stati riservati a Poste Italiane:
a) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione di invii di corrispondenza interna e transfrontaliera entro il limite di peso di 50 grammi (tale limite decadeva se il prezzo era pari o superiore a 1,50 euro);
b) indipendentemente dai limiti di peso e prezzo sopra indicati, gli invii raccomandati attinenti alle procedure amministrative e giudiziarie e alle procedure relative all’attività della Pubblica Amministrazione.» - ^ a b Stefano Minieri, Al via la liberalizzazione dei servizi postali, il decreto legislativo 58 del 2011, su LeggiOggi, 4 maggio 2011. URL consultato il 13 dicembre 2020.
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- ^ Al via lo sportello “PosteconRoma”:i certificati comunali si ritirano anche all'ufficio postale (PDF), su salastampa.poste.it (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
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Bibliografia
- opuscolo informativo, In 150 anni Poste Italiane ha sempre guardato al futuro, Poste Italiane, 2012.
Riferimenti normativi
- Decreto-legge 1 dicembre 1993, n. 487 - Trasformazione dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni in ente pubblico economico e riorganizzazione del Ministero.
Voci correlate
- Compagnia dei Corrieri Veneti
- Poste del Ducato di Milano
- Poste pontificie
- Poste sabaude
- PosteMobile
- Postepay
- Regia Correrìa di Sicilia
- Posta di Genova
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Poste Italiane
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su poste.it.
- Poste Italiane (canale), su YouTube.
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