|Stadio = [[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio San Siro]]<ref>Giocata a Milano per concomitante disputa del [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] del [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|campionato mondiale di Formula 1]] a Monza, cfr. {{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,1088_02_1978_0203_0013_24081607/anews,true/|titolo=Monza-Juventus esclusa dal Totocalcio|pubblicazione=Stampa Sera|data=4 settembre 1978|p=13}}</ref>
|Stadio = [[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio San Siro]]<ref>Giocata a Milano per concomitante disputa del [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] del [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|campionato mondiale di Formula 1]] a Monza; cfr. {{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,1088_02_1978_0203_0013_24081607/anews,true/|titolo=Monza-Juventus esclusa dal Totocalcio|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=13|data=4 settembre 1978|accesso=8 settembre 2020}}</ref>
Per il campionato del mondo 1978 in Argentina, il commissario tecnico Bearzot aveva deciso di basare la sua Nazionale sul cosiddetto blocco juventino, sottoponendo così gran parte della squadra titolare bianconera, il capitano azzurro Zoff, Scirea, Gentile, l'esordiente Cabrini, Cuccureddu, Benetti, Tardelli, Causio e Bettega, a un surplus di fatiche che finì per riverberarsi negativamente sulla seguente stagione del loro club di appartenenza. Con il meglio della propria rosa di fatto spremuta dal mundial estivo, infatti, la Juventus non riuscì mai a impegnarsi concretamente nella difesa dello scudetto,[4] lasciando che la lotta per il titolo finisse appannaggio del Milan di Liedholm e dell'outsiderPerugia di Castagner.
I piemontesi, che in quest'annata circoscrissero l'unico nuovo innesto al promettente stopper Brio,[5] riaccolto in pianta stabile dopo un positivo triennio in prestito alla Pistoiese e deputato a raccogliere l'eredità di Morini,[6][7] chiusero il campionato al terzo posto, dietro ai milanisti scudettati e ai perugini imbattuti, riuscendo comunque a togliersi la soddisfazione di tornare a vincere un derby, il 25 marzo 1979, dopo un'astinenza di oltre cinque anni.[8] Neanche in Coppa dei Campioni gli uomini di Trapattoni seppero mostrarsi competitivi, uscendo immediatamente dalla competizione al primo turno contro i campioni di Scozia dei Rangers, non riuscendo a difendere nel retour match di Glasgow[9] il successo di misura conquistato in precedenza a Torino.[10]
La Juventus riuscì tuttavia a salvare l'annata grazie alla vittoria della Coppa Italia, un trionfo che in casa bianconera mancava da quattordici anni. Dopo aver primeggiato in un girone eliminatorio estivo che li aveva visti contrapposti a Fiorentina, Monza, Nocerina e Taranto, a primavera inoltrata i torinesi estromisero i detentori dell'Inter ai quarti e il Catanzaro in semifinale, trovando ad attenderli all'atto conclusivo la rivelazione dell'edizione, i cadetti del Palermo.
Il 20 giugno, allo stadio San Paolo di Napoli, la formazione siciliana passò in vantaggio già al primo minuto grazie a Chimenti, mettendo in pratica da lì in avanti uno strenuo catenaccio che la Juventus riuscì a scardinare solo a sette minuti dallo scadere dei tempi regolamentari, grazie al giovane Brio il quale, nell'occasione, venne mandato in campo nella ripresa dal Trap nell'insolita veste di centravanti;[11] nei supplementari emerse poi il maggior tasso tecnico dei bianconeri, pur se soltanto a tre minuti dai tiri di rigore Causio trovò la mezza rovesciata che batté per la seconda volta il portiere rosanero Frison, consegnando alla Vecchia Signora la sesta coppa nazionale della sua storia[12] e annessa qualificazione in Coppa delle Coppe.
Maglie e sponsor
Novità della stagione a seguito della relativa liberalizzazione, sul finire del 1978 debuttò il primo fornitore tecnico nella storia della Juventus, Kappa.[13] Le nuove maglie brandizzate, che, eccetto i loghi del maglificio torinese, non presentavano cambiamenti di sorta rispetto alle stagioni precedenti, debuttarono il 17 dicembre, in occasione della trasferta di campionato sul campo della Roma.[14][15]