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Fu il quarto dei nove figli di Ettore e Giuseppina Zappia. Compì gli studi elementari e superiori in Calabria; dopo aver partecipato alla [[prima guerra mondiale]] come volontario (fuggendo di casa nel ’17), nel ‘18 si iscrisse all'[[Università di Roma]]; nel ‘22 conseguì la laurea in [[ingegneria industriale]] presso il [[Politecnico di Torino]], dove tutta la famiglia si era trasferita; nell'anno successivo conseguirà la laurea in [[fisica]]. Nel ‘25, vincitore di concorso per l’insegnamento di matematica e fisica nei licei, iniziò la sua attività d’insegnante nel liceo di [[San Demetrio Corone]], dopo aver rinunciato ad un’offerta di lavoro come ingegnere negli [[Stati Uniti]]. Fu poi trasferito a [[Pesaro]], a [[Chieri]] ed infine (dal ’34) al [[liceo classico Cavour]] di Torino. Scrisse numerosi libri di testo di fisica per i licei, editi dalla [[Società Editrice Internazionale]]. Fu profondo studioso della [[storia della fisica]]; ottenuta la [[libera docenza]], svolse alcuni corsi di insegnamento universitario. Mario Gliozzi si spense il 9 giugno 1977; il Cimitero monumentale di Torino lo ricorda tra i "personaggi illustri" <ref>http://www.cimiteritorino.it/mario-gliozzi/</ref>. |
Fu il quarto dei nove figli di Ettore e Giuseppina Zappia. Compì gli studi elementari e superiori in Calabria; dopo aver partecipato alla [[prima guerra mondiale]] come volontario (fuggendo di casa nel ’17), nel ‘18 si iscrisse all'[[Università di Roma]]; nel ‘22 conseguì la laurea in [[ingegneria industriale]] presso il [[Politecnico di Torino]], dove tutta la famiglia si era trasferita; nell'anno successivo conseguirà la laurea in [[fisica]]. Nel ‘25, vincitore di concorso per l’insegnamento di matematica e fisica nei licei, iniziò la sua attività d’insegnante nel liceo di [[San Demetrio Corone]], dopo aver rinunciato ad un’offerta di lavoro come ingegnere negli [[Stati Uniti]]. Fu poi trasferito a [[Pesaro]], a [[Chieri]] ed infine (dal ’34) al [[liceo classico Cavour]] di Torino. Scrisse numerosi libri di testo di fisica per i licei, editi dalla [[Società Editrice Internazionale]]. Fu profondo studioso della [[storia della fisica]]; ottenuta la [[libera docenza]], svolse alcuni corsi di insegnamento universitario. Mario Gliozzi si spense il 9 giugno 1977; il Cimitero monumentale di Torino lo ricorda tra i "personaggi illustri" <ref>{{Cita web |url=http://www.cimiteritorino.it/mario-gliozzi/ |titolo=MARIO GLIOZZI |lingua=it-IT |accesso=2020-04-29}}</ref>. |
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== L’antifascismo e la difesa della scuola pubblica == |
== L’antifascismo e la difesa della scuola pubblica == |
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Nei primi anni '30 Gliozzi conobbe Ada Marchesini (''Dadi'', sorella della pittrice Nella <ref>{{Cita web |url=https://www.nellamarchesini.it/ |titolo=Nella Marchesini – (1901-1953) |lingua=it-IT |accesso=2020-04-29}}</ref> e della saggista [[Maria Marchesini]]); si sposarono il 5 maggio ’33. Assieme alla moglie prese parte alla lotta antifascista, militando nei comitati clandestini per la scuola e successivamente nel [[Partito d'azione]]<ref>{{Cita libro |autore=G.Quazza |autore2=Mario Gliozzi |titolo=L'Eco della Scuola Nuova |anno=1977 |p=3}}: in : "L'Eco della Scuola Nuova" agosto-settembre 1977, p.3</ref>. La morte precoce della moglie, il 30 marzo ‘48, lo lasciò vedovo con cinque figli. |
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Mario Gliozzi si dedicò alla difesa ed alla valorizzazione della scuola pubblica. Nell’agosto del ‘45 venne nominato [[provveditore]] agli Studi (reggente) di [[Cuneo]]; fu per lungo tempo presidente della Federazione nazionale degli insegnanti<ref>www.fnism.it</ref> (FNISM), fondata da [[Gaetano Salvemini]] e ne diresse per oltre vent’anni il periodico ''L’Eco della Scuola Nuova.'' Dal ‘48 al ‘62 fu membro del consiglio superiore del [[Ministero della Pubblica Istruzione|Ministero della pubblica istruzione]]. Nel ‘61 fu tra i fondatori della [[Associazione per l'Insegnamento della Fisica|Società Italiana per l'insegnamento della fisica]]. |
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== L’opera di storico della scienza == |
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Decisivo per Mario Gliozzi fu l’incontro col matematico [[Giuseppe Peano]]; ne raccolse tra l'altro la corrispondenza, che fu poi donata dai figli alla biblioteca civica di [[Cuneo]]<ref>www.comune.cuneo.it |
Decisivo per Mario Gliozzi fu l’incontro col matematico [[Giuseppe Peano]]; ne raccolse tra l'altro la corrispondenza, che fu poi donata dai figli alla biblioteca civica di [[Cuneo]]<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.cuneo.it/ |titolo=Comune di Cuneo - Portale Istituzionale - Home Page |sito=www.comune.cuneo.it |accesso=2020-04-29}}</ref>. Gliozzi divenne segretario dell’Academia pro interlingua e nell'agosto del ’33 fu invitato a [[Varsavia]] al "Congresso internazionale di scienze storiche", entrando così in contatto con l’ambiente storico-scientifico internazionale. Nel ‘35 ottenne la nomina di membro corrispondente dell’''International Academy of the History of Science''<ref>{{Cita web |url=http://www.aihs-iahs.org/en/news |titolo=News | International Academy of the History of Science |sito=www.aihs-iahs.org |accesso=2020-04-29}}</ref> e successivamente (nel ‘48) ne divenne membro effettivo. |
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Una delle prime note di Mario Gliozzi, intitolata ''Precursori del sistema metrico decimale,'' nella quale rintraccia la definizione del [[metro]] quale unità di misura da parte di [[Tito Livio Burattini]]: un autore del XVII secolo, fu presentata da Giuseppe Peano all’[[Accademia delle Scienze di Torino]]. |
Una delle prime note di Mario Gliozzi, intitolata ''Precursori del sistema metrico decimale,'' nella quale rintraccia la definizione del [[metro]] quale unità di misura da parte di [[Tito Livio Burattini]]: un autore del XVII secolo, fu presentata da Giuseppe Peano all’[[Accademia delle Scienze di Torino]]. |
Versione delle 17:32, 29 apr 2020
Mario Gliozzi (Ardore, 24 marzo 1899 – Torino, 9 giugno 1977) è stato uno storico della scienza italiano.
Biografia
Fu il quarto dei nove figli di Ettore e Giuseppina Zappia. Compì gli studi elementari e superiori in Calabria; dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale come volontario (fuggendo di casa nel ’17), nel ‘18 si iscrisse all'Università di Roma; nel ‘22 conseguì la laurea in ingegneria industriale presso il Politecnico di Torino, dove tutta la famiglia si era trasferita; nell'anno successivo conseguirà la laurea in fisica. Nel ‘25, vincitore di concorso per l’insegnamento di matematica e fisica nei licei, iniziò la sua attività d’insegnante nel liceo di San Demetrio Corone, dopo aver rinunciato ad un’offerta di lavoro come ingegnere negli Stati Uniti. Fu poi trasferito a Pesaro, a Chieri ed infine (dal ’34) al liceo classico Cavour di Torino. Scrisse numerosi libri di testo di fisica per i licei, editi dalla Società Editrice Internazionale. Fu profondo studioso della storia della fisica; ottenuta la libera docenza, svolse alcuni corsi di insegnamento universitario. Mario Gliozzi si spense il 9 giugno 1977; il Cimitero monumentale di Torino lo ricorda tra i "personaggi illustri" [1].
L’antifascismo e la difesa della scuola pubblica
Nei primi anni '30 Gliozzi conobbe Ada Marchesini (Dadi, sorella della pittrice Nella [2] e della saggista Maria Marchesini); si sposarono il 5 maggio ’33. Assieme alla moglie prese parte alla lotta antifascista, militando nei comitati clandestini per la scuola e successivamente nel Partito d'azione[3]. La morte precoce della moglie, il 30 marzo ‘48, lo lasciò vedovo con cinque figli.
Mario Gliozzi si dedicò alla difesa ed alla valorizzazione della scuola pubblica. Nell’agosto del ‘45 venne nominato provveditore agli Studi (reggente) di Cuneo; fu per lungo tempo presidente della Federazione nazionale degli insegnanti[4] (FNISM), fondata da Gaetano Salvemini e ne diresse per oltre vent’anni il periodico L’Eco della Scuola Nuova. Dal ‘48 al ‘62 fu membro del consiglio superiore del Ministero della pubblica istruzione. Nel ‘61 fu tra i fondatori della Società Italiana per l'insegnamento della fisica.
L’opera di storico della scienza
Decisivo per Mario Gliozzi fu l’incontro col matematico Giuseppe Peano; ne raccolse tra l'altro la corrispondenza, che fu poi donata dai figli alla biblioteca civica di Cuneo[5]. Gliozzi divenne segretario dell’Academia pro interlingua e nell'agosto del ’33 fu invitato a Varsavia al "Congresso internazionale di scienze storiche", entrando così in contatto con l’ambiente storico-scientifico internazionale. Nel ‘35 ottenne la nomina di membro corrispondente dell’International Academy of the History of Science[6] e successivamente (nel ‘48) ne divenne membro effettivo.
Una delle prime note di Mario Gliozzi, intitolata Precursori del sistema metrico decimale, nella quale rintraccia la definizione del metro quale unità di misura da parte di Tito Livio Burattini: un autore del XVII secolo, fu presentata da Giuseppe Peano all’Accademia delle Scienze di Torino.
Le ricerche storiche di Gliozzi si compongono di una sessantina di articoli, quattro trattati, tre raccolte antologiche di scritti di scienziati, una trentina di voci per il Dizionario biografico degli italiani dell'Enciclopedia Treccani (tra le quali, lo studio seminale su Stefano degli Angeli) e numerose recensioni e resoconti di convegni. Il primo scritto del ‘34 “Storia dell’elettricità e del magnetismo dalle origini fino all’invenzione della pila” vinse un premio dell’Accademia dei Lincei e costituì il punto di partenza per la pubblicazione dell’opera Storia dell’elettrologia fino a Volta nel ‘37. L’opera più consistente cui si dedicò fino agli ultimi giorni della sua vita è la Storia della Fisica, uscita postuma nel 2005.
Opere
- L’elettrologia fino a Volta (2 volumi). Napoli, Loffredo, 1937.
- Storia della Fisica (in Storia delle Scienze, coordinata da N.Abbagnano). Torino, UTET, 1962.
- Opere scelte di Alessandro Volta (in Classici della scienza, coordinata da L.Geymonat). Torino, UTET , 1967.
- Storia della Fisica (a cura di Alessandra e Ferdinando Gliozzi). Torino, Bollati Boringhieri, 2005.
Note
- ^ MARIO GLIOZZI, su cimiteritorino.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ Nella Marchesini – (1901-1953), su nellamarchesini.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ G.Quazza e Mario Gliozzi, L'Eco della Scuola Nuova, 1977, p. 3.: in : "L'Eco della Scuola Nuova" agosto-settembre 1977, p.3
- ^ FNISM - Federazione Nazionale degli Insegnanti, su www.fnism.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ Comune di Cuneo - Portale Istituzionale - Home Page, su www.comune.cuneo.it. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ News, su www.aihs-iahs.org. URL consultato il 29 aprile 2020.
Bibliografia
- S.Caparrini, C.S.Roero: Mario Gliozzi (1899-1977) storico della scienza. In: Due studiosi laici: Mario e Giuliano Gliozzi (in occasione dei 100 anni della FNISM), Torino, Unione Culturale F. Antonicelli, 2002. pp.11-22
- C.S.Roero: Prefazione a M.Gliozzi: Storia della fisica, Torino, Boringhieri, 2005, pp. XV-XIX
- E. Luciano, C.S.Roero: Mario Gliozzi, in Giuseppe Peano e la sua Scuola, fra matematica, logica, e interlingua. Torino, Accademia delle Scienze, Archivio di Stato, 2-7 Ottobre 2008.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88528230 · ISNI (EN) 0000 0001 1683 0509 · SBN RAVV032298 · LCCN (EN) no2009077988 · CONOR.SI (SL) 170903139 |
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