Solfato di nichel | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | NiSO4 |
Massa molecolare (u) | 154,76 g/mol |
Aspetto | cristalli gialli cristalli verdi (esaidrato) |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-104-9 |
PubChem | 24586 |
DrugBank | DBDB14180 |
SMILES | [O-]S(=O)(=O)[O-].[Ni+2] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 3,68 2,07 (20 °C, esaidrato) 1,948 (eptaidrato) |
Solubilità in acqua | 625 g/L (20 °C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 350i - 341 - 360d - 372 - 302+332 - 315 - 334 - 317 - 410 |
Consigli P | 201 - 280 - 273 - 308+313 - 342+311 - 302+352 [1] |
Il solfato di nichel è il sale di nichel(II) dell'acido solforico, di formula NiSO4.
A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino verde inodore. Può cristallizzare come esa- o eptaidrato. È un composto nocivo, allergenico, pericoloso per l'ambiente.
Era già noto agli alchimisti del XVI secolo col nome di vetriolo verde.[senza fonte] Nella forma eptaidrata, costituisce in natura il minerale morenosite.
Il sale esaidrato è presente in due forme cristalline allotropiche: quella alfa, dall'aspetto di cristalli tetragonali blu, e quella beta, dall'aspetto di cristalli monoclini verde smeraldo. La forma alfa, a 53,3 °C si converte irreversibilmente in quella beta. La forma beta, stabile, presenta una densità di 2,07 g/mL e indice di rifrazione 1,1511 in acqua calda; è molto solubile in acqua e in alcol.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il metodo più diffuso consiste nel far dissolvere il nichel metallico finemente suddiviso in acido solforico, aggiungendo un po' di acido nitrico per accelerare l'ossidazione del metallo. La reazione è più veloce sostituendo il nichel metallico con il carbonato di nichel, che si dissolve prontamente nell'acido solforico liberando anidride carbonica. Evaporando l'acqua in eccesso e concentrando, alla fine il liquido cristallizza nella forma esaidrata beta.
A livello industriale si ottiene facendo reagire a 100 °C il nichel carbonile con diossido di zolfo e ossigeno; il prodotto della reazione è solfato di nichel e ossido di carbonio (CO) che viene allontanato per aspirazione.
Il sale riscaldato a 848 °C si decompone liberando triossido di zolfo e ossido di nichel nero.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]Il principale utilizzo del solfato di nichel è nel settore elettrochimico, nella nichelatura; nel settore delle rotative industriali; come mordente e catalizzatore; nella preparazione di altri composti del nichel, come agente riducente e nella lucidatura a specchio dell'acciaio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ scheda del solfato di nichel(II) su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
Altri progetti
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