Sofija Nalepins'ka-Bojčuk (Łódź, 30 luglio 1884 – Kiev, 11 dicembre 1937) è stata un'artista ucraina di origine polacca.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque in Polonia da un ingegnere ferroviario e da una pianista. Con il trasferimento della famiglia a San Pietroburgo nel 1890, iniziò a studiare arte con il pittore polacco Jan Ciągliński, indi studiò privatamente a Monaco di Baviera con l'ungherese Simon Hollósy[1] e infine all'Académie Ranson di Parigi, dove lavorò con Félix Vallotton e Maurice Denis.[2]
Nel 1917 sposò il pittore Mychajlo L'vovyč Bojčuk, con il quale ebbe un figlio l'anno successivo. Nalepins'ka imparò la lingua ucraina e presto assimilò la cultura nazionale del marito. Dal 1919 al 1922 lavorò in una scuola d'arte a Myrhorod, indi divenne capo del laboratorio di xilografia all'Istituto di arti plastiche di Kiev.[2] Le sue opere xilografiche vennero incluse in illustrazioni di libri, copertine e poster. I suoi principali modelli di ispirazione erano l'arte popolare, le icone, le incisioni del XVII e del XVIII secolo e le opere di Heorhij Ivanovyč Narbut. A sua volta, la sua arte influenzò i successivi artisti, come Ivan Ivanovyč Padalka.[3] Durante la guerra di indipendenze dell'Ucraina realizzò disegni per le banconote e per i titoli di Stato ucraini. Essi furono inclusi in una mostra nel 1932 ma non furono mai utilizzati.[1]
Fu arrestata dall'NKVD nel giugno 1937, per poi essere fucilata pochi mesi dopo. Fu riabilitata nel 1958.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (UK) Dmytrienko M.F., НАЛЕПИНСЬКА-БОЙЧУК Софія Олександрівна, su Енциклопедія історії України.
- ^ a b D.O. Gorbachov; "Налепинська-Бойчук Софія Олександрівна" // Ukrainian Soviet Encyclopedia
- ^ a b (EN) Nalepinska, Sofiia, su Internet Encyclopedia of Ukraine.
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