Socco frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Comune | Fino Mornasco |
Territorio | |
Coordinate | 45°45′N 9°02′E |
Altitudine | 302 m s.l.m. |
Superficie | 1,5 km² |
Abitanti | 2 200[1] (2-9-2023) |
Densità | 1 466,67 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22073 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Socchesi/Socchi |
Patrono | Santa Maria Immacolata |
Giorno festivo | 8 dicembre |
Cartografia | |
Socco[2] (Sòcch in dialetto brianzolo, Socció in dialetto comasco) è una frazione di Fino Mornasco. Conta circa 2 200 abitanti[3], sviluppandosi in modo disorganico a cavallo della Statale dei Giovi che da Milano porta a Como.
La parrocchiale è stata luogo di battesimo di Giuseppina Raimondi, figlia illegittima del marchese Giorgio e seconda moglie di Giuseppe Garibaldi, presto ripudiata per presunto tradimento. La chiesa, dislocata alla periferia dell'abitato è dedicata a Santa Maria Immacolata e fino al 1600 serviva i nuclei di Socco e Bulgorello.
A poca distanza si trova la "Cascina Mondello", sempre nel comune di Fino Mornasco, in Provincia di Como.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Circa
- ^ Il nome Socco deriva da una parola dialettale "soca" che significa buca o pozzanghera. Poiché la frazione è nata in una zona paludosa, con le piogge e lo scioglimento della neve si formava sempre una grande pozza detta appunto soca, nella zona della S.S. 35 dove adesso è posto il semaforo.
- ^ Gli abitanti sono soprannominati "batarei". Il nome deriva da un'usanza che gli abitanti avevano. Prima che fosse costruita la chiesa, gli abitanti per contare i giorni della settimana, usavano mettere fuori dalla porta di una delle prime case del paese, un bastone detto "batarel" (per la sua somiglianza con il mattarello usato per stendere la pasta). Uno per giorno della settimana così da averne 1 lunedì, 2 martedì e così via fino ai 6 di sabato, la domenica venivano tolti tutti.