Salice Salentino | |
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Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 120 q |
Resa massima dell'uva | 70,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 11,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 12,0% |
Estratto secco netto minimo | 22,0‰ |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | 08/04/1976 modificato nel 1994 |
Gazzetta Ufficiale del | 25/08/1976, n 224 |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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Il Salice Salentino è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Brindisi e Lecce. Il comune con maggiore estensione di vitigno negramaro è Guagnano. La vendemmia inizia i primi di settembre.
Disciplinare
[modifica | modifica wikitesto]La denominazione di origine controllata “Salice Salentino” è riservata ai seguenti vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione:
Salice Salentino bianco (anche spumante)
Salice Salentino rosato (anche spumante)
Salice Salentino rosso (anche con menzione riserva)
Salice Salentino Negroamaro (anche con menzione riserva)
Salice Salentino Negroamaro rosato (anche spumante)
Salice Salentino Pinot bianco (anche spumante)
Salice Salentino Fiano (anche spumante)
Salice Salentino Chardonnay (anche spumante)
Salice Salentino Aleatico (anche riserva, dolce, liquoroso dolce, liquoroso riserva)
La denominazione di origine controllata "Salice Salentino" rosso e rosato senza alcuna specificazione di vitigno è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti in ambito aziendale dal vitigno Negroamaro per almeno il 75%. Possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, anche le uve di altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione in Puglia per la zona di produzione omogenea “Salento- Arco Ionico” iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, approvato con D.M. 7 maggio 2004 e successivi aggiornamenti, riportati nell'allegato 1 del presente disciplinare, presenti in ambito aziendale, nella misura massima del 25% della superficie iscritta allo schedario viticolo. La denominazione di origine controllata “Salice Salentino” Aleatico è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti dal vitigno Aleatico per almeno l'85%. Possono concorrere alla produzione di detto vino, da sole o congiuntamente, le uve provenienti dai vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, presenti in ambito aziendale, fino a un massimo complessivo del 15%. La denominazione di origine controllata "Salice Salentino" bianco senza alcuna specificazione di vitigno è riservata ai vini ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti in ambito aziendale dal vitigno Chardonnay per almeno il 70%. I vini a denominazione di origine controllata "Salice Salentino" bianco con una delle seguenti specificazioni: Chardonnay, Fiano, Pinot Bianco devono essere ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti dai corrispondenti vitigni per almeno il 85%. Possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, anche le uve di altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Puglia per la zona di produzione omogenea “Salento-Arco Ionico” con esclusione del Moscato bianco e Moscatello selvatico b, presenti in ambito aziendale, fino ad un massimo del 15% della superficie iscritta allo schedario viticolo.
I vini a denominazione di origine controllata "Salice Salentino" rosso e rosato con la seguente specificazione: Negroamaro o Negro amaro devono essere ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dai vigneti composti dal vitigno Negroamaro per almeno il 90%. Possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, anche le uve di altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione in Puglia per la zona di produzione omogenea “Salento- Arco Ionico” presenti in ambito aziendale, nella misura massima del 10% della superficie iscritta allo schedario viticolo.
Caratteristiche organolettiche
[modifica | modifica wikitesto]Salice Salentino Rosso
- colore: rosso rubino più o meno intenso.
- odore: vinoso, etereo caratteristico, gradevole e intenso.
- sapore: pieno, asciutto, robusto ma vellutato, caldo, armonico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine della denominazione DOC del Salice Salentino è da attribuirsi al Senatore Arcangelo de Castris, e grazie alla sua azienda vitivinicola "Leone De Castris" è riuscito ad affermare la bontà di questo particolare vino in Italia e nel Mondo.[1]
Cantina "Leone De Castris"
[modifica | modifica wikitesto]La Cantina, una fra le più antiche ancora in attività, è stata fondata nel 1665 dal duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco De Castris, conte di Lemos.
Agli inizi dell'800 l'azienda vitivinicola inizia a esportare vino negli Stati Uniti, in Germania e in Francia. La cantina inizia l'imbottigliamento dei suoi prodotti con Piero e Lisetta Leone de Castris nel 1925.
Nel 1943 nasce il Five Roses, il prodotto più conosciuto dell'azienda e il primo vino rosato a essere imbottigliato e commercializzato in Italia e da subito esportato negli Stati Uniti.
Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Consigliato su arrosti, formaggi forti e cacciagione
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Provincia, stagione, volume in ettolitri
Prodotto dallo stabilimento Vinicolo Leone De Castris e da altre importanti Cantine del territorio Salentino
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Parterre d'eccezione per festeggiare la cantina Leone de Castris, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 3 ottobre 2015.