SPAD S.XIII | |
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Lo SPAD S.XIII nella livrea del Capt. Eddie Rickenbacker, 94th Aero Squadron della United States Army Air Service. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Louis Béchereau |
Costruttore | SPAD |
Data primo volo | 4 aprile 1917 |
Data entrata in servizio | fine maggio 1917 |
Utilizzatore principale | Aéronautique Militaire |
Altri utilizzatori | RFC RAF USAAS |
Esemplari | 8 472 |
Sviluppato dal | SPAD S.VII |
Altre varianti | SPAD S.XVII SPAD S.XVII SPAD S.XXI SPAD S.42 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 6,20/6,25 m |
Apertura alare | 8,25 m |
Altezza | 2,30/2,60 m |
Superficie alare | 21,11 m² |
Carico alare | 40,56 kg/m² |
Peso a vuoto | 566/600 kg |
Peso carico | 856 kg |
Peso max al decollo | 845/855 kg |
Propulsione | |
Motore | un Hispano-Suiza 8Be |
Potenza | 220 hp (164 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 218 km/h a 2 000 m |
Velocità di salita | 2 m/s |
Autonomia | 3 ore |
Raggio di azione | 350 km |
Tangenza | 6 650 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 Vickers calibro .303 in (7,7 mm) |
i dati sono estratti da Fighter: The World's Finest Combat Aircraft - 1913 to the Present Day[1][2] | |
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Lo SPAD S.XIII era un caccia monoposto biplano prodotto dall'azienda francese Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés, o più brevemente SPAD, negli anni dieci del XX secolo.
Utilizzato durante la prima guerra mondiale, fu uno dei migliori velivoli del conflitto ed uno di quelli prodotti in maggior numero: 8 472 esemplari con ordini per altri 10 000 che vennero cancellati con l'armistizio.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Lo SPAD S.XIII era uno sviluppo del precedente S.VII e del meno riuscito S.XII. Sull'S.XIII vennero introdotte un gran numero di modifiche, tra cui un timone ed ali di maggiori dimensioni, atti a beneficiare di sostanziali miglioramenti aerodinamici. Il motore, il francospagnolo Hispano-Suiza 8Be 8 cilindri a V, grazie alla maggior potenza espressa di 223 CV (164 kW) garantiva un considerevole incremento delle prestazioni del velivolo. Il velivolo francese era più veloce dei pari ruolo britannico Sopwith Camel e del tedesco Fokker D.VII, ma la sua minore maneggevolezza lo rendeva piuttosto ostico nelle mani di piloti inesperti, in particolare durante le manovre di atterraggio, a causa delle sue scarse caratteristiche di veleggiatore e della sua repentina entrata in stallo. Era invece ottima la sua solidità come le sue doti di picchiata.
In Italia vennero impiegati durante il conflitto 26 SPAD XIII, che cominciarono ad arrivare i primi alla fine del 1917 e gli altri all'inizio del 1918. Molti SPAD XIII furono tolti dalle casse solo nel dopoguerra, andando ad equipaggiare reparti della Regia Aeronautica.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Lo S.XIII fu pilotato, tra gli altri, dagli assi Georges Guynemer, René Fonck e Charles Nungesser, in forza alla francese Aviation militaire; dall'italiano Francesco Baracca, in forza al Servizio Aeronautico, che totalizzò 34 vittorie aeree prima di essere abbattuto; e dallo statunitense Eddie Rickenbacker, in forza all'United States Army Air Service, al quale alla fine del conflitto furono confermate 26 vittorie.
Il velivolo venne utilizzato anche da altre Aviazioni tra le quali il servizio aereo della American Expeditionary Forces dell'United States Army Air Service che ne ricevette 893 e che utilizzò fino al 1920.
La 91ª Squadriglia il 21 ottobre 1917 con Baracca rivendica una doppietta sul Monte Nero (Alpi Giulie) e nel febbraio 1918 ne arrivano altri esemplari.[3]
In Italia dal dicembre 1917 volavano anche nella Escadrille N 69 - SPA 69 e nel 1918 vi erano gli esemplari della Escadrille N 92 i - N 392 - N 561 per la difesa di Venezia.
Dopo la fine del conflitto venne impiegato anche dal Giappone, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia. Nel 1923 erano ancora in dotazione al 1º Stormo Caccia Terrestre ed al 25 dicembre 1925 nel 13º Gruppo caccia del 2º Stormo sino al 1926.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]- Servicio Aéronautico del Ejército - due esemplari.
- Češkoslovenske Letectvo (nel dopoguerra)
- Siły Powietrzne (nel dopoguerra)
- operò dagli anni venti nella Escuela Militar de Aviación (EMA).
-
SPAD XIII Georges Guynemer
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SPAD XIII René Fonck
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SPAD XIII Eddie Rickenbacker
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SPAD XIII David "Duffy" Lewis
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing.
- (FR) Gerard Bordes, SPAD, in Mach 1, L'encyclopédie de l'Aviation, vol. 8, Paris, Atlas, 1981, pp. 2 173–2 187.
- (EN) John F. Connors, Don Greer; Perry Manley, SPAD Fighters in Action (Aircraft No. 93), Carrollton, TX, Squadron/Signal Publications, Inc., 1989, ISBN 0-89747-217-9.
- Roberto Gentilli e Paolo Varriale, I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - 1999
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su S.XIII
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, RU) SPAD S.XIII (Spa 13 C-1), su Their Flying Machines, http://flyingmachines.ru/, 22 settembre 2011. URL consultato il 21 settembre 2012.
- (FR) Gaëtan Pichon, SPAD S.XIII, su avionslegendaires.net, http://www.avionslegendaires.net/index.php. URL consultato il 24 maggio 2010.
- (FR) Bruno Parmentier, SPAD S-XIII, su Aviafrance, http://www.aviafrance.com/. URL consultato il 24 maggio 2010.
- (RU) SPAD S.XIII, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 24 maggio 2010.
- aeronautica.difesa.it
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2011004269 · J9U (EN, HE) 987007570470105171 |
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