Roger Penske | |||||||
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Penske a Long Beach nel 2019 | |||||||
Nazionalità | Stati Uniti | ||||||
Automobilismo | |||||||
Categoria | Formula 1 | ||||||
Carriera | |||||||
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Roger Searle Penske (Shaker Heights, 20 febbraio 1937) è un imprenditore ed ex pilota automobilistico statunitense, proprietario del team automobilistico Penske e della Penske Corporation.
È uno dei costruttori più vincenti nella 500 Miglia di Indianapolis, con 19 successi. Come pilota ha ottenuti diversi successi negli anni cinquanta, e nel 1961 è stato eletto pilota dell'anno dello Sports Car Club of America. Dopo il ritiro dalle corse, avvenuto quattro anni più tardi, ha fondato uno dei team più vittoriosi della IndyCar Series e del campionato NASCAR. È conosciuto con il soprannome "Il capitano" (The Captain).[1]
Si è laureato nel 1959 alla Lehigh University in Pennsylvania, dove era membro della confraternita Phi Gamma Delta. È uno dei dirigenti aziendali della General Electric ed è stato presidente del Super Bowl XL a Detroit. È stato alla guida di The Home Depot e di Delphi Automotive prima di passare ad occuparsi del Super Bowl. Il 6 gennaio 2020 viene ufficializzato l'acquisto del Circuito di Indianapolis e dell'IndyCar Series da parte dell'imprenditore.[2] La rivista Forbes ha stimato il suo patrimonio netto in 1,6 miliardi di dollari.[3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il padre Jay era dirigente aziendale di una società impegnata nella produzione di metalli ed ha incoraggiato il figlio a divenire imprenditore[4]. Da ragazzo comprava vecchie macchine, le riparava e le rivendeva; in 10 anni ha venduto circa 32 vetture[5].
La carriera da pilota
[modifica | modifica wikitesto]Ha fatto il suo esordio sul tracciato del Marlboro Motor Raceway di Upper Marlboro. Ha disputato due gran premi di Formula Uno, ed ha vinto una corsa della NASCAR nel 1963; non ha mai disputato una 500 Miglia di Indianapolis: gli fu offerto un posto test da rookie, ma rifiutò. Acquistò fama che gli permise di essere eletto pilota dell'anno SCCA; nel 1965 si ritirò, concentrandosi sulla sua prima concessionaria Chevrolet a Filadelfia.
La carriera da costruttore
[modifica | modifica wikitesto]Ha fondato il suo team, la Penske, nel 1965 e nel 1969 la squadra ha esordito alla 500 Miglia di Indianapolis, ottenendone la prima vittoria nel 1972 con Mark Donohue; nel 1973 vinse la prima gara del campionato NASCAR. Dal 1977 ha smesso di occuparsi di quel che riguardava la Formula Uno in Europa. Nel 1982, è diventato presidente della Penske Truck Leasing.
La squadra partecipa oggi al campionato NASCAR e alla IndyCar Series. Precedentemente aveva preso parte al Campionato CART. Nel 2008, dopo molti tentativi, il team è riuscito ad ottenere la vittoria nella Daytona 500 con Ryan Newman.
Nel 2005, la Porsche volle ritornare a partecipare alle competizioni motoristiche degli Stati Uniti e scelse la Penske per prendere parte alla classe LMP2 dell'American Le Mans Series. Il team Penske-Porsche vinse immediatamente nel 2006, ripetendosi negli anni successivi; ottenne la vittoria della Petit Le Mans e, nel 2008, ha vinto la 12 Ore di Sebring.
Nel 2009 smise di prendere parte all'American Le Mans Series, gareggiando nel Grand-Am Rolex Sports Car Series per l'intera stagione.
Risultati in Formula 1
[modifica | modifica wikitesto]1961 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||
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John M Wyatt III | Cooper T53 | 8 | – |
1962 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||
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Dupont Team Zerex | Lotus 24 | 9 | - |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Riconoscimenti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1995 è stato inserito nella Motorsports Hall of Fame of America
- Nel 1998 è stato inserito nella International Motorsports Hall of Fame[6]
- Nel 2002 è stato inserito nella Indianapolis Motor Speedway Hall of Fame
- Nel 2015 è stato inserito nella Automotive Hall of Fame[7][8]
- Nel 2016 è stato inserito nella Sports Car Club of America (SCCA) Hall of Fame
- Nel 2019 è stato inserito nella NASCAR Hall of Fame[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) James Brant, Long-Range Vision, in Autoweek, vol. 63, n. 5, 4 marzo 2013, pp. 54–60.
- ^ (EN) Indianapolis Motor Speedway e IndyCar venduti a Roger Penske, su indycar.com.
- ^ (EN) Roger Penske - Forbes, su forbes.com. URL consultato il 7 giugno 2020.
- ^ (EN) Roger Penske Sports Biography, Photos & Rise To Success, su ca.askmen.com. URL consultato il 22 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2014).
- ^ (EN) Gale Encyclopedia of Biography: Roger Penske, su answers.com. URL consultato il 22 dicembre 2014.
- ^ (EN) Roger Penske, su motorsportshalloffame.com. URL consultato il 22 dicembre 2014.
- ^ (EN) Mike Brudenell, Penske credits humble beginnings on Automotive HOF night, in Detroit Free Press, 23 luglio 2015. URL consultato il 5 marzo 2016.«Local racing mogul honored in ceremony»
- ^ (EN) Roger Penske, in Hall of Fame Inductees, Automotive Hall of Fame. URL consultato il 5 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2016).
- ^ (EN) Roger Penske Drive, su santaana.granicus.com.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roger Penske
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Roger Penske, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC.
- Penske Corporation, su penske.com.
- Team Penske, su teampenske.com.
- Penske Automotive Group, su penskeautomotive.com.
- Roger Penske - International Motorsports Hall of Fame, su motorsportshalloffame.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1671153289881832770009 · LCCN (EN) no2018097417 |
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