La ribellione di Beytüşşebap[1][2] fu la prima ribellione curda nella moderna Repubblica di Turchia.[2][3] La rivolta fu guidata da Halid Beg Cibran della tribù Cibran.[4] Altri comandanti di spicco furono Ihsan Nuri e Yusuf Ziya Bey.[5]
Le sue cause erano in opposizione all'abolizione del califfato ottomano il 3 marzo 1924, alle politiche repressive turche nei confronti dell'identità curda, al divieto dell'uso pubblico e dell'insegnamento delle lingue curde e al reinsediamento dei proprietari terrieri e dei capi tribù curdi nell'ovest del paese.[3] Numerosi ufficiali dell'esercito turco disertarono per la ribellione.[6] La ribellione iniziò nell'agosto 1924, quando la guarnigione di Beytüşşebap si ribellò contro il governo turco. La ribellione non ebbe successo e terminò poco dopo l'inizio. Yusuf Ziya Bey fu arrestato il 10 ottobre 1924 e secondo quanto riferito accusò Halid Beg Cibran di essere anche lui coinvolto nella rivolta.[7] Halid Beg Cibran fu catturato a Erzurum nel dicembre 1924.[8] Entrambi furono processati a Bitlis.[7] Sebbene la ribellione fosse stata repressa, un'altra rivolta curda, la ribellione dello sceicco Said, sarebbe iniziata l'anno successivo.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Erik J. Zürcher, Porta d'Oriente: Storia della Turchia dal Settecento a oggi, Donzelli Editore, 5 dicembre 2016, ISBN 978-88-6843-597-4. URL consultato il 31 luglio 2021.«[...] nei confronti dell'identità curda attuate dalla Repubblica nazionalista fu la ribellione, poi fallita, delle guarnigioni di Beytüşşebap nell'estremo Sud-est, nell'agosto del 1924»
- ^ a b (EN) Abbas Vali, Essays on the origins of Kurdish nationalism, Mazda Publishers, 2003, pp. 164, ISBN 9781568591421.«In spite of these unfavourable conditions, however, they switched to a massive resistance to central power. The Beytussebab rebellion of 1924 was the first sign of this unprecedented radicalization.»
- ^ a b c (EN) Erik J. Zürcher, Turkey: A Modern History, I.B.Tauris, 4 settembre 2004, pp. 170, 171, ISBN 9781860649585.
- ^ Young Turk social engineering : mass violence and the nation state in eastern Turkey, 1913-1950 (PDF), su University of Amsterdam. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ (EN) Robert Olson, The Emergence of Kurdish Nationalism and the Sheikh Said Rebellion, 1880–1925, University of Texas Press, 1989, pp. 48–49, ISBN 0292776195.
- ^ Olson, Robert (1989), p.172
- ^ a b (EN) Gérard Chaliand, A People Without a Country: The Kurds and Kurdistan, Zed Books, 1993, pp. 52–53, ISBN 978-1-85649-194-5.
- ^ Olson, Robert (1989), p.92
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (TR) Cemil Gündoğan, 1924 Beytüşşebap isyanı ve Şeyh Sait ayaklanmasına etkileri, Komal, 1994.