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Filobus davanti alla stazione di San Giovanni | |||
Tipo | rete filoviaria | ||
Stati | Italia | ||
Città | Como | ||
Apertura | 1938 | ||
Chiusura | 1978 | ||
Linee impiegate | vedi | ||
Gestore | STECAV | ||
Mezzi utilizzati | vedi | ||
Lunghezza | 26 km | ||
Trasporto pubblico | |||
La rete filoviaria di Como fu in esercizio nella città lariana dal 1938 al 1978.
Subentrata alla rete tranviaria cittadina, era costituita di 2 linee urbane e 2 linee extraurbane (per Cantù e per Cernobbio-Maslianico).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In seguito all'obsolescenza degli impianti tranviari della città di Como, la società esercente (Società Trazione Elettrica Comense Alessandro Volta, in breve STECAV) iniziò dal 1935 a progettare la sostituzione delle tranvie con una rete di filovie, analogamente ad altre città italiane.
L'esercizio filoviario ebbe inizio il 18 agosto 1938 con l'inaugurazione della filovia extraurbana piazza Cavour-Cernobbio-Maslianico, in sostituzione della vecchia tranvia; dopo qualche mese venne attivata anche la linea per Ponte Chiasso.
Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1947 si attivò la linea piazza Cavour-Camerlata, nel 1951 l'extraurbana Camerlata-Cantù, sostitutiva della tranvia Como-Cantù-Asnago, e nel 1952 la linea urbana staz. San Giovanni-piazza Cavour-San Martino, ponendo fine all'esercizio tranviario urbano.
Le due tranvie interurbane superstiti (per Appiano Gentile e per Erba) cessarono l'esercizio nel 1955, sostituite da autobus; nello stesso anno fu attivato l'ultimo prolungamento filoviario, da Camerlata a Breccia.
A partire dagli anni sessanta, le estensioni della rete furono servite da autobus; così la linea staz. San Giovanni-San Martino venne trasformata in autolinea nel 1964, e la tratta Camerlata-Breccia nel 1971.
Nel 1974 il trasporto urbano passò dalla STECAV all'Azienda Comasca Trasporti (ACT), municipalizzata, che trasformò in autolinea l'ultima linea urbana, la Ponte Chiasso-Camerlata.
Rimasero alla STECAV le filovie extraurbane per Cernobbio-Maslianico e per Cantù; la prima fu trasformata in autolinea nel 1976, con il passaggio all'ACT, la seconda nel 1978, con il passaggio al Consorzio Provinciale Trasporti (CPT).
Linee
[modifica | modifica wikitesto]Alla massima estensione (dal 1955 al 1964) la rete era costituita di 2 linee urbane e 2 suburbane.
Curiosamente, le linee non erano numerate.
- staz. San Giovanni - piazza Cavour - staz. FNM - San Martino
- Ponte Chiasso - villa Salazar - piazza Cavour - Camerlata - Breccia
- piazza Cavour - villa Salazar - Cernobbio - Maslianico (extraurbana)
- piazza Cavour - Camerlata - Albate - Cantù (extraurbana)
Mezzi
[modifica | modifica wikitesto]Numeri sociali | Costruzione | Radiazione | Telaio | Carrozzeria | Equipaggiamento elettrico | Note |
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1-8 | 1938 | 1970-1974 | Isotta Fraschini TS40 | Stanga | TIBB | I mezzi 1, 2, 3, 4, 5 e 7 furono ricarrozzati dalla Macchi nel 1961 |
11-18 | 1944-1947 | 1976 | Alfa Romeo 800AF | Garavini | Marelli | |
31-34 | 1947-1948 | 1971 | Isotta Fraschini | Caproni | TIBB | |
81-82 | 1951 | 1978 | Alfa Romeo 140AF | SIAI-Marchetti | Marelli | |
83-86 | 1951-1954 | 1978 | Alfa Romeo 140AF | Macchi | Marelli | |
87-88 | 1955 | 1978 | Alfa Romeo 140AF | Pistoiesi | Marelli | |
89-90 | 1956 | 1978 | Alfa Romeo 140AF | Macchi | TIBB | |
91-94 | 1951 | 1978 | Fiat 668F/111 | Stanga | TIBB |
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adriano Betti Carboncini, Binari ai laghi, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, 1992, pp. 134-153, ISBN 88-85068-16-2.
- Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, pp. 97–102, Cortona, Calosci, 2003.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su rete filoviaria di Como
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Immagini della rete, da photorail.com, su photorail.com. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2008).