Raffineria ISAB | |
---|---|
La portineria della raffineria | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
Fondazione | 1973 a Priolo Gargallo |
Fondata da | Riccardo Garrone |
Gruppo | Goi Energy |
Settore | Petrolifero |
Fatturato | € 10.870.906.762,00 (2022[1]) |
Dipendenti | 1029 (2024[1]) |
Sito web | www.isab.com/default.aspx |
La Raffineria ISAB è sita in Sicilia nel territorio tra i comuni di Priolo Gargallo, Melilli e Siracusa in quello che comunemente è noto come polo petrolchimico siracusano.
Il nome ISAB è l’acronimo di Industria Siciliana Asfalti e Bitumi, che era il nome originario all’atto della fondazione. Comprende gli impianti nord e sud, ossia quelli di due raffinerie interconnesse. Con una capacità di raffinazione di 16 milioni di tonnellate di grezzo è l’impianto più grande d’Italia[2], coprendo circa il 25% del fabbisogno nazionale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Scandalo ISAB
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione degli impianti di proprietà della ERG inizia nel 1972, ma l'anno successivo scoppia il cosiddetto scandalo ISAB legato alla scoperta di un vasto giro di tangenti pagate dal petroliere Garrone per ottenere celermente le autorizzazioni per la costruzione della raffineria (più di 2 miliardi di lire). Le tangenti consentirono il rilascio delle autorizzazioni in meno di 100 giorni (17 maggio 1971), ma tramite le indagini della Guardia di Finanza si scoprì una sorta di libro paga nella casa del cognato di Riccardo Garrone, dove erano elencati tutti i nomi di coloro che avrebbero ricevuto tangenti. Tra i destinatari oltre agli esponenti della DC: Santi Nicita, poi prosciolto in appello, Giovanni Gioia, Nino Gullotti ex presidente della Provincia di Siracusa, l'assessorato all'Industria di Palermo, l'assessorato per lo sviluppo economico, il Psi ma anche il Pci e il quotidiano di Palermo l'Ora[3].[4]
La distruzione di Marina di Melilli
[modifica | modifica wikitesto]A causa dell'inquinamento ambientale (ma anche per lasciare spazio all'ingrandimento degli impianti) nel 1979 i quasi 1 000 abitanti di Marina di Melilli furono trasferiti e distribuiti nei centri abitati vicini. La cittadina costiera fu quasi del tutto rasa al suolo. Con l'istituzione del comune di Priolo Gargallo la spiaggia di Fondaco Nuovo fu assegnata al nuovo comune, mentre la zona abitata rimase in territorio di Melilli. Gli abitanti trasferiti furono indennizzati ma alcune famiglie opposero comunque resistenza. Per questa ragione furono staccate la corrente elettrica e l'acqua, non risparmiando neanche minacce. L'ultimo abitante di Marina di Melilli, Salvatore Gurreri, fu brutalmente assassinato nel 1992 all'età di 82 anni, fatto ritrovare incaprettato dai suoi sicari nel bagagliaio della sua macchina. I sicari, condannati, hanno confessato di aver ricevuto un compenso di 250 mila lire a testa, ma non sono mai stati scoperti i veri mandanti [5].
Avviamento e produzione
[modifica | modifica wikitesto]L’avviamento degli impianti avvenne nel 1975 sviluppando una capacità di raffinazione di 11 milioni di tonnellate di grezzo che nel 1997, grazie al revamping degli impianti è stata aumentata a 12 milioni di tonnellate.
Nel 1993 ERG insieme ad EDISON MISSION ENERGY costituisce la Società ISAB Energy (di proprietà al 51% ERG e 49% EDISON MISSION ENERGY) per la costruzione dell'impianto Integrated Gasification Combined Cycle (lGCC), ossia il primo in Europa per la Gassificazione Catalitica del T.A.R. (la porzione più pesante dei prodotti di raffinazione del greggio) e la successiva conversione in energia elettrica. Il sito entra in produzione nel 2000.[6]
Nel 2002 il gruppo ERG acquisisce gli impianti di raffinazione ed il parco serbatoi della ex Raffineria AGIP, creando con l’ISAB un doppio sito di raffinazione interconnesso con la denominazione ERG Raffinerie Mediterranee. Le due raffinerie vengono definite Impianti nord e impianti Sud.
Nel 2008 ERG ha venduto a LUKOIL il 49% delle sue azioni di ISAB, fino a raggiungere successivamente il 100% del capitale sociale.[7]
Nel 2014 lSAB Energy S.r.l. diventa totalmente parte della Raffineria ISAB e ERG cede le sue quote a LUKoil e lascia il sito siciliano.[8]
Invasione dell’Ucraina e cessione a Goi Energy
[modifica | modifica wikitesto]A seguito dell'Invasione russa dell'Ucraina l'Unione Europea interviene varando una serie di sanzioni contro la Russia e le sue aziende. Sin da subito le banche per evitare le sanzioni bloccano i crediti impedendo di fatto la possibilità di lavorare il grezzo internazionale. La raffineria così è costretta a lavorare esclusivamente petrolio russo.[9] Il successivo varo del blocco all'importazione di petrolio russo[10] determina il rischio di chiusura dello stabilimento e il licenziamento dei dipendenti e dei lavoratori dell'indotto.[11] Il 1º dicembre 2022 il governo italiano vara un decreto per salvare la raffineria assumendo l'amministrazione temporanea in caso di impossibilità ad operare in attesa di una soluzione definitiva.[12] La raffineria comunque è riuscita ad ottenere dei finanziamenti da banche asiatiche per proseguire le sue attività.[13]
Nel maggio 2023 Lukoil cede la raffineria alla cipriota Goi Energy.[14]
Impianti
[modifica | modifica wikitesto]A fronte delle acquisizioni la raffineria comprende:
- Isab sud (Impianti sud).
- Isab nord (Impianti nord).
- IGCC (Impianto di gassificazione a ciclo combinato) da cui si produce energia elettrica con una potenza di 549 MW. L'impianto può utilizzare come combustibile il gas proveniente daI processo di gassificazione del TAR (asfalto) oppure del gas naturale.
- Pontile Santa Panagia. Utilizzato dalla raffineria sud.
- Pontili nord denominati pontile "Superpetroliere" e pontile "liquidi". Utilizzato dalla raffineria nord.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b DATI DELLA SOCIETÀ - ISAB S.R.L., su ufficiocamerale.it.
- ^ Le Raffinerie oggi presenti in Italia, su Green Life, 4 marzo 2021. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ SIRACUSA, POLITICI CORROTTI DA BUSTARELLE MILIARDARIE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ SIRACUSA, POLITICI CORROTTI DA BUSTARELLE MILIARDARIE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ Ricordando Salvatore Gurreri, l'ultimo abitante di Marina di Melilli, a 16 anni dalla sua morte
- ^ Dal petrolio alle rinnovabili, Erg celebra 80 anni di storia / L’EVENTO, su The MediTelegraph, 15 ottobre 2018. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ La nostra storia [collegamento interrotto], su isab.lukoil.com. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ MF Milano Finanza, Erg chiude il capitolo Isab Energy - MilanoFinanza.it, su MF Milano Finanza, 30 giugno 2014. URL consultato il 26 novembre 2022.
- ^ Fabio Savelli, Quanto pesa il petrolio russo per l’Italia: il nodo di Lukoil in Sicilia, su Corriere della Sera, 28 aprile 2022. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ MF Milano Finanza, Varato il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia. Dombrovskis: un vero traguardo - MilanoFinanza.it, su MF Milano Finanza, 6 marzo 2022. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ Vertenza Lukoil, contromisure in vista dell'embargo al petrolio russo - TGR Sicilia, su TGR. URL consultato il 27 novembre 2022.
- ^ Nino Amadore, Lukoil, via libera dal Cdm al decreto salva Isab, su Il Sole 24 ORE, 1º dicembre 2022. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ "Finanziamenti dall'Asia per la Lukoil di Priolo, così la raffineria può operare nel rispetto delle sanzioni", su Il Fatto Quotidiano, 20 dicembre 2022. URL consultato il 20 dicembre 2022.
- ^ La raffineria Isab di Priolo passa di mano: da Lukoil ai ciprioti di Goi Energy, su Il Sole 24 ORE, 4 maggio 2023. URL consultato il 22 giugno 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffineria ISAB
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- ISAB in "Dizionario di Economia e Finanza", su www.treccani.it. URL consultato il 26 novembre 2022.