In linguistica, il pronome (dal latino pro-nomen, "al posto del nome")[1] è una parte variabile del discorso che svolge le seguenti funzioni:
- sostituire una parte del testo precedente (anafora);
- sostituire una parte del testo successivo (catafora);
- riferirsi a un elemento del contesto in cui si svolge il discorso, che viene sottinteso (deissi).
Data questa natura, per interpretare un pronome occorre fare riferimento rispettivamente al cotesto (o contesto linguistico) o al contesto.
Il pronome, come mostra l'etimologia del termine, fa le veci del nome; può però sostituire anche un'altra parte del discorso o un intero brano della frase. Si vedano gli esempi sottostanti:
- "Ho visto Aurora e le ho detto di non preoccuparsi per me". In questo caso, il pronome le sostituisce Aurora, che è un nome.
- "Ti credevo intelligente, ma non lo sei". In questo caso, il pronome lo sostituisce intelligente, che è un aggettivo.
- "Invece del mio profumo ho preso il tuo, che è più gradevole". In questo caso, che sostituisce tuo, che è un pronome.
- "Marta mi ha telefonato e questo mi ha fatto molto piacere". In questo caso il pronome questo sostituisce la proposizione Il fatto che Marta mi abbia telefonato.
Tipi di pronomi
[modifica | modifica wikitesto]- Pronome personale: io, tu, egli, noi, voi, essi...
- Pronome relativo: che, cui, il quale...
- Pronome possessivo: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro...
- Pronome dimostrativo: questo, codesto, quello, stesso, medesimo, tale...
- Pronome indefinito: alcuno, nessuno, qualcuno...
- Pronome interrogativo: che?, quale?, chi?...
- Pronome esclamativo: che!, quale!, chi!...
- Pronome qualificativo[2]: buono, grande, rosso, bello...
- Pronome numerale[2]: uno, due, tre, primo, secondo, terzo...
Numerosi pronomi possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi, esclamativi, numerali e qualificativi hanno forme in comune con quelle degli aggettivi; in questi casi, per distinguere la funzione, si deve tener presente che gli aggettivi accompagnano il nome, mentre i pronomi lo sostituiscono[2]. Si vedano gli esempi sottostanti:
- Questi (aggettivo dimostrativo) pennarelli scrivono meglio di quelli (pronome dimostrativo). Quelli sostituisce quei pennarelli.
- Mio (aggettivo possessivo) padre è più giovane del tuo (pronome possessivo). Tuo sostituisce tuo padre.
Pronomi personali
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi personali indicano:
- la persona che parla;
- la persona o l'animale a cui si parla;
- la persona, animale o oggetto di cui parla.
In Italiano sono variabili nel numero e, alla terza persona singolare e plurale, anche nel genere. Hanno forme diverse a seconda della funzione che svolgono:
- Hanno una sola forma se svolgono la funzione di soggetto; in questo caso sono detti pronomi personali soggetto.
- Pronomi personali soggetto
- prima persona singolare: io
- seconda persona singolare: tu
- terza persona singolare: egli, lui, esso / ella, lei, essa
- prima persona plurale: noi
- seconda persona plurale: voi
- terza persona plurale: essi, loro / esse, loro
- Pronomi personali soggetto
- Hanno due forme (forte o tonica; debole o atona) se svolgono la funzione di complemento; in questo caso sono detti pronomi personali complemento.
- Pronomi personali complemento - forma tonica:
- prima persona singolare: me
- seconda persona singolare: te
- terza persona singolare: lui, esso / lei, essa
- prima persona plurale: noi
- seconda persona plurale: voi
- terza persona plurale: loro, essi / loro, esse
- Pronomi personali complemento - forma atona (particelle pronominali):
- prima persona singolare: mi
- seconda persona singolare: ti
- terza persona singolare: gli, lo / le, la
- prima persona plurale: ci
- seconda persona plurale: vi
- terza persona plurale: li / le
- Pronomi personali complemento - forma tonica:
Si noti che "lei" e "loro" possono essere pronomi personali di cortesia e "noi" è usato come plurale di maestà e di modestia.
Tra i pronomi personali si inseriscono i pronomi riflessivi, che si riferiscono sempre al soggetto e riflettono sul soggetto l'azione espressa dal verbo.
- Pronomi riflessivi:
- forma tonica: sé
- forma atona: si
Pronomi possessivi
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi possessivi indicano di chi è o a chi appartiene il nome della persona, animale o cosa che sostituiscono.
Pronomi dimostrativi
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi dimostrativi indicano la posizione del nome che sostituiscono nello spazio e nel tempo, rispetto a chi parla o a chi ascolta.
Pronomi indefiniti
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi indefiniti indicano in modo vago, generico e impreciso la quantità, la qualità o l'identità del nome che sostituiscono.
esempio: Ognuno ha diritto alla propria opinione
Pronomi relativi
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi relativi sostituiscono un nome e mettono in relazione tra loro due preposizioni. I principali pronomi relativi sono: che, cui, il quale. I pronomi relativi doppi (o misti) fondono in un'unica forma due pronomi: un pronome dimostrativo più un pronome relativo, oppure, un pronome indefinito più un pronome relativo. L'esempio più comune è il pronome chi, che significa quello che o quella che.
Pronomi interrogativi ed esclamativi
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi interrogativi servono a introdurre una domanda, diretta o indiretta, sulla quantità, qualità e identità del nome che sostituiscono. I pronomi interrogativi sono quattro: chi, che, quale, quanto.
I pronomi esclamativi servono a introdurre un'esclamazione sulla qualità, quantità o identità del nome che sostituiscono. I pronomi esclamativi sono quattro e corrispondono a quelli interrogativi: chi, che, quale, quanto.
Pronomi numerali
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi numerali precisano la quantità numerica del nome che sostituiscono[2][3]. Hanno la stessa forma degli aggettivi numerali corrispondenti, che assumono il valore di pronomi quando il nome a cui si riferiscono rimane sottinteso[2], come negli esempi sottostanti.
Esempi:
- Vedi quelle automobili? La prima è di Giacomo, la seconda di Luisa.
- Io ho preso due pezzi di pizza, tu, invece, tre.
I testi di grammatica italiana più tradizionali non sempre presentano la categoria dei pronomi numerali[4].
Pronomi qualificativi
[modifica | modifica wikitesto]I pronomi qualificativi precisano una qualità del nome che sostituiscono. Hanno la stessa forma degli aggettivi qualificativi corrispondenti, che divengono pronomi quando il nome a cui si riferiscono rimane sottinteso[2].
Questo gruppo di pronomi è assente in alcuni testi di Grammatica più tradizionali, come negli esempi sottostanti:
- La ragazza bionda abita vicino alla stazione, la mora, invece, abita in centro.
- "Quale sciarpa vuoi?" "La nuova".
- "Io voglio il pennarello grande." "Bene, allora io prendo il piccolo".
Non si deve confondere l'aggettivo qualificativo sostantivato con il pronome qualificativo; si vedano gli esempi sottostanti:
- I Greci sconfissero i Troiani. In questo caso Greci e Troiani assumono la funzione e l'autonomia propria del nome e non ne sostituiscono uno; sono perciò aggettivi sostantivati.
- Il Mantovano ha un terreno assai fertile. In questo caso Mantovano assume la funzione e l'autonomia di un nome e non ne sostituisce uno; è perciò un aggettivo sostantivato.
- In tavola ci sono tre piatti; il cupo è da lavare. In questo caso l'aggettivo cupo è divenuto pronome, dato che sostituisce il nome piatto, sottinteso; cupo, però, non ha alcuna autonomia di uso, dato che il suo significato è comprensibile solo nel contesto del discorso.
I testi di grammatica italiana più tradizionali non sempre presentano la categoria dei pronomi qualificativi[4]; secondo alcuni autori, l'esclusione dei pronomi qualificativi è contraddittoria, in quanto basata su considerazioni opposte rispetto all'individuazione di tutte le altre categorie di pronomi corrispondenti alle analoghe categorie di aggettivi.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Talvolta indicato anche come sostituente. Si veda: Federico Roncoroni, Grammatica essenziale della lingua italiana, Mondadori, 2005, ISBN 978-88-04-54746-4 (pagina 88).
- ^ a b c d e f g * G. Ravera Aira, R. Maurizzi, F. Piazzi, Grammatica italiana, Paccagnella editore, 1978 (pagina 204).
- Marcello Sensini, Federico Roncoroni, La grammatica della lingua italiana, edizioni A. Mondadori, 1997 (pagina 190), ISBN 9788804421580.
- Emma Cavallini Bernacchi, Le parti di Tesniére, in Italiano e oltre, edizioni Nuova Italia, 1990, anno V, nº 5 (p. 215-219), da cui si cita:
...la tradizione - contraddittoriamente rispetto alle altre sue scelte - non ha riconosciuto lo status di pronomi qualificativi.
- ^ * Eva Pigliapoco, Ci piace scrivere di più, Gruppo editoriale Raffaello.
- Luca Piccini, Pronomi Numerali – Quali Sono e Come Utilizzarli, in Lingua e grammatica italiana
- ^ a b Enciclopedia Treccani, voce Pronome.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su pronome
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su pronome
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) pronoun, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 33283 · GND (DE) 4047468-9 · NDL (EN, JA) 00576791 |
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