Il processo Bayer è il metodo principale, e ad oggi maggiormente usato, per produrre alluminio dalla bauxite. Prende il nome da Carl Josef Bayer che lo inventò nel 1887.
Descrizione del processo
[modifica | modifica wikitesto]La bauxite (Al2O3•nH2O) è il minerale più importante da cui si ricava l'alluminio, ma contiene solamente il 30-54% di allumina, Al2O3, mentre la restante parte è formata principalmente da silice (ovvero biossido di silicio, SiO2), ossidi di ferro e diossido di titanio[1].
L'allumina, dunque, necessita di un processo di purificazione prima di poter essere trasformata in alluminio metallico. Nel processo Bayer la bauxite viene lavata con una soluzione di idrossido di sodio, NaOH, a 175 °C (fase generalmente chiamata digestione). Questa operazione converte l'allumina in Al(OH)4-, secondo la reazione:
Gli altri componenti della bauxite non possono essere dissolti nel bagno idrossilico; vengono perciò filtrati e scartati quali impurità solide. La mistura di tali impurità solide viene gergalmente chiamata fango rosso e presenta non pochi problemi di smaltimento. Successivamente il bagno idrossilico viene raffreddato, consentendo all'idrossido di alluminio di precipitare sotto forma di solido bianco e vaporoso; tale fase è detta, per l'appunto, precipitazione.
Infine, l'idrossido di alluminio viene scaldato fino a 1050 °C, temperatura alla quale inizia la decomposizione chimica in allumina (fase di calcinazione), con rilascio di vapor d'acqua:
Gran parte dell'allumina prodotta mediante processo Bayer subisce elettrolisi per la produzione di alluminio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Industry Commission (Australian Government), "Micro Reform - Impacts on Firms: Aluminium Case Study". March 1998. ISBN 0-646-33550-2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Habashi, F. "A short history of hydrometallurgy", Hydrometallurgy 79, pp. 15-22, 2005.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bayer process, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.