Pio Viale | |
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Nascita | Sanremo, 1895 |
Morte | Yol, 21 aprile 1942 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Corpo | Guardia alla frontiera |
Specialità | Alpini |
Reparto | XLII Guardia alla Frontiera |
Anni di servizio | 1915-1942 |
Grado | Capitano di complemento |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna del Nord Africa |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1] | |
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Pio Viale (Sanremo, 1895 – Yol, 21 aprile 1942) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Sanremo nel 1895, figlio di Bartolomeo.[2] Nel 1915 fu arruolato come artigliere nel Regio Esercito, partecipando alla prima guerra mondiale con la 27ª batteria del 3º Reggimento artiglieria da montagna.[3] Promosso successivamente sottotenente di complemento, passò al 1º Reggimento artiglieria da montagna, rimanendo ferito nel combattimento di Malga Zugna il 30 maggio 1918.[4] Rientrato al deposito il 1º maggio 1919, tre mesi dopo partì per l'Anatolia a seguito del Corpo di spedizione italiano e rimpatriato per malattia, venne posto in congedo alla fine dello stesso anno. Nel luglio 1920 conseguì la promozione a tenente e nell'ottobre 1936 quella a capitano.[4] Richiamato in servizio attivo all'atto della dichiarazione di guerra in Francia e in Gran Bretagna, il 10 giugno 1940, fu assegnato alla 265ª batteria da 65/17 del XLII gruppo Guardia alla Frontiera.[4] con la quale prese parte alle operazioni svoltesi alla fronte occidentale, quindi nel dicembre fu trasferito col reparto in Africa Settentrionale Italiana.[4] Nel corso della battaglia nel Sud Bengasino dei giorni 5 e 6 febbraio 1941 fu catturato dal nemico ed inviato prigioniero di guerra a Yol, in India.[4] Venne ucciso il 21 aprile 1942, durante la repressione di un tentativo di insubordinazione, e fu successivamente decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1949.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.16.
- ^ Combattenti Liberazione.
- ^ a b Bianchi 2012, p.226.
- ^ a b c d e Bianchi 2012, p.227.
- ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2016
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 4 marzo 1949, Esercito registro 7, foglio 9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Bianchi, Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, p. 226-227, ISBN 978-88-902153-2-2.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 16.
- Mario Libardi, Ricordi di guerra e di prigionia, Trento, Federazione Provinciale dell'A.N.C.R., 1986.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Raoul Achilli
- Luciano Zani
- Gian Carlo Bitossi
- Giovanni Bortolotto
- Giovanni Denaro
- Antonio Di Napoli
- Cesare Giacobbe
- Domenico Jachino
- Adolfo Marini
- Olivo Maronese
- Matteo Palmieri (generale)
- Orazio Petruccelli
- Dario Ponzecchi
- Raffaele Porrani
- Luigi Priveato
- Giuseppe Ragnini
- Alberto Rossi (militare)
- Ercole Rossi
- Luigi Sartini
- Armando Tortini
- Sigfrido Burroni
- Antonio Vukasina
- Enrico Zanotti
- Vittorino Zanibon
- Agostino Fausti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Viale, Pio, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Viale, Pio, su MOVM. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Carmelo Ratti e Pio Viale, M.O.V.M. di aprile, su Istituto del Nastro Azzurro. URL consultato il 18 marzo 2023.