Pieces of a Woman | |
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Vanessa Kirby in una scena del film | |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Canada |
Anno | 2020 |
Durata | 128 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Kornél Mundruczó |
Sceneggiatura | Kata Wéber |
Produttore | Kevin Turen, Ashley Levinson, Aaron Ryder |
Produttore esecutivo | Martin Scorsese, Sam Levinson, Stuart Manashil, Viktória Petrányi, Jason Cloth, Richard McConnell, Suraj Maraboyina, Aaron L. Gilbert, Steven Thibault |
Casa di produzione | Little Lamb, Bron Studios |
Distribuzione in italiano | Lucky Red, Netflix |
Fotografia | Benjamin Loeb |
Montaggio | Dávid Jancsó |
Musiche | Howard Shore |
Scenografia | Sylvain Lemaître |
Costumi | Rachel Dainer-Best |
Trucco | Gemma Hoff |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Pieces of a Woman è un film del 2020 diretto da Kornél Mundruczó, al suo primo film in lingua inglese.
È stato presentato in concorso alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia,[1] dove Vanessa Kirby è stata premiata con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Martha e Sean, una giovane coppia di Boston, sono in attesa del loro primo figlio; hanno preso la decisione inusuale di partorire in casa. Quando Martha va in travaglio, Sean chiama Barbara, la loro ostetrica, la quale non è disponibile e pertanto invia loro un'altra di nome Eva. Durante le contrazioni Martha soffre di nausea e dolori ed Eva si accorge che il battito cardiaco del bambino è sceso pericolosamente. Sean si preoccupa, specialmente quando l'ostetrica gli dice di chiamare un'ambulanza. Martha dà alla luce una bambina che inizialmente sembra sana, ma poi comincia a diventare cianotica. Eva cerca inutilmente di rianimarla, ma la neonata va in arresto cardiaco e muore.
Il mese seguente, Martha e Sean prendono un appuntamento con un medico legale; Sean vuole scoprire cos'ha portato alla morte della figlia, mentre Martha è riluttante. La coppia apprende che non è ancora stata stabilita la causa del decesso, ma la bambina si trovava in un ambiente a scarso contenuto di ossigeno e pertanto viene avviata un'indagine contro Eva. Sean se ne va sopraffatto dalla scoperta, mentre Martha decide di donare il corpo della bambina per scopi scientifici.
Il rapporto tra Martha e Sean diventa teso, così come quello tra Martha e sua madre Elizabeth, la quale vorrebbe seppellire la neonata per farle un funerale. Inoltre, i due diventano profondamente depressi. Sean ha un rapporto sessuale con Suzanne, la cugina della moglie, e riprende a fare uso di cocaina dopo sette anni di astinenza. Suzanne, che è anche l'avvocato che sta portando avanti l'indagine contro Eva, lo informa che una potenziale causa contro la donna potrebbe rivelarsi molto redditizia.
Durante una riunione di famiglia, Elizabeth sostiene che Martha dovrebbe partecipare al processo contro Eva e la incolpa della morte della bambina per aver deciso di partorire in casa. Dopodiché esprime il suo disprezzo per Sean, offrendogli una grossa somma di denaro per andarsene e non tornare mai più. Martha accompagna Sean all'aeroporto internazionale di Logan, dove lui parte per Seattle.
Mesi dopo, Martha testimonia al processo di Eva. Il giudice le consente di rivolgersi alla corte e la donna afferma che Eva non è da ritenersi responsabile per il decesso della neonata. Il mese seguente, Martha disperde le ceneri di sua figlia nel fiume dal ponte che Sean ha contribuito a costruire.
Qualche anno dopo, Martha è diventata madre di una bambina.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La sceneggiatrice Kata Wéber si è ispirata per il film ad un'esperienza simile vissuta da lei e dal suo allora marito Kornél Mundruczó, che ha diretto il film.[3]
Il piano sequenza iniziale di 23 minuti ha richiesto due giorni di riprese; alla fine Mundruczó ha utilizzato il quarto tentativo effettuato il primo giorno.[3]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato in anteprima il 4 settembre 2020 in concorso alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[1][4] Il 12 settembre Netflix ne ha acquisito i diritti di distribuzione statunitensi e internazionali;[5] il film ha avuto una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 30 dicembre 2020, per poi venire pubblicato sulla piattaforma streaming a livello globale dal 7 gennaio 2021.[6]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2021 - Premi Oscar
- Candidatura per la migliore attrice protagonista a Vanessa Kirby
- 2021 - Critics' Choice Awards
- Candidatura per la migliore attrice protagonista a Vanessa Kirby
- Candidatura per la migliore attrice non protagonista ad Ellen Burstyn
- 2021 - Golden Globe
- Candidatura per la migliore attrice in un film drammatico a Vanessa Kirby
- 2020 - Mostra internazionale d'arte cinematografica[1][2][7]
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Vanessa Kirby
- Premio ArcaCinema Giovani al miglior film
- In competizione per il Leone d'oro al miglior film
- 2021 - San Diego Film Critics Society Awards[8]
- Candidatura per la migliore attrice a Vanessa Kirby
- Candidatura per la migliore attrice non protagonista a Ellen Burstyn
- Candidatura per la migliore artista emergente a Vanessa Kirby
- 2021 - Satellite Awards[9]
- Candidatura per la migliore attrice in un film drammatico a Vanessa Kirby
- 2021 - Screen Actors Guild Awards
- Candidatura per la migliore attrice protagonista a Vanessa Kirby
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Zack Sharf, Venice Film Festival 2020 Full Lineup: Luca Guadagnino, Chloe Zhao, Gia Coppola, and More, su indiewire.com, 28 luglio 2020. URL consultato il 28 luglio 2020.
- ^ a b (EN) Nancy Tartaglione, ‘Nomadland’ Scoops Golden Lion At Venice Film Festival – Full List Of Winnners, su deadline.com, 12 settembre 2020. URL consultato il 12 settembre 2020.
- ^ a b (EN) Clayton Davis, Vanessa Kirby and Ellen Burstyn on making ‘Pieces of a Woman’, in Variety, 12 novembre 2020. URL consultato il 20 novembre 2020.
- ^ Pieces of a Woman, su labiennale.org, Biennale di Venezia. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ (EN) Matt Donnelly, Vanessa Kirby’s Venice Winner ‘Pieces of a Woman’ Sells to Netflix in Worldwide Deal, in Variety, 12 settembre 2020. URL consultato il 12 settembre 2020.
- ^ (EN) Andreas Wiseman, ‘Pieces Of A Woman’ First Trailer: Vanessa Kirby & Shia LaBeouf Star In Martin Scorsese-Execed Drama, Netflix Sets Release Dates, su Deadline Hollywood, 17 novembre 2020. URL consultato il 20 novembre 2020.
- ^ Premi collaterali della 77ª Mostra, su labiennale.org, Biennale di Venezia, 11 settembre 2020. URL consultato il 13 settembre 2020.
- ^ (EN) San Diego Film Critics Society 2020 Awards Nominations, su sdfcs.org, San Diego Film Critics Society Awards, 8 gennaio 2021. URL consultato l'8 gennaio 2021.
- ^ (EN) Mirjana Van Blaricom, 25th Satellite Awards Nominees for Motion Pictures and Television Announced, su pressacademy.com, International Press Academy, 1º febbraio 2021. URL consultato il 2 febbraio 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pieces of a Woman, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Pieces of a Woman, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Pieces of a Woman, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Pieces of a Woman, su FilmAffinity.
- (EN) Pieces of a Woman, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Pieces of a Woman, su Box Office Mojo, IMDb.com.