Paul Colin (Nancy, 27 giugno 1892 – Nogent-sur-Marne, 18 giugno 1985) è stato un pubblicitario e grafico francese.
Assieme a Cassandre, Jean Carlu e Charles Loupot (soprannominati "I moschettieri"[1]) è stato uno dei più importanti cartellonisti pubblicitari francesi del primo dopoguerra. Con uno stile influenzato in generale da Cubismo, Futurismo e Purismo, e più in particolare riconducibile all'Art déco, si contraddistinse all'epoca per il peculiare rigore compositivo dei propri manifesti. In genere i cartelloni pubblicitari di Colin (ma spesso anche le copertine o altri lavori grafici) presentavano una figura centrale e un testo posizionato al di sopra o al di sotto dell'immagine, in modo che i due elementi non si invadessero a vicenda, e in maniera tale da permettere una doppia lettura.
Artista prolifico arrivò a produrre nell'arco della propria carriera oltre un migliaio di manifesti e oltre ottocento copertine per varie pubblicazioni. Tra i suoi manifesti più celebri è possibile citare Revue nègre (1925) reclamizzante uno spettacolo di Joséphine Baker, Libération (1944), e la locandina per il film Diario di un curato di campagna (1950).
Aderì all'Union des Artistes Modernes. Nel 1964 partecipò all'esposizione internazionale Documenta 3, in Germania.
Principali manifesti
[modifica | modifica wikitesto]- 1925 - Revue nègre
- 1927 - Maya
- 1927 - Lisa Duncan
- 1930 - Grock
- 1933 - R - apéritif supérieur
- 1944 - Libération
- 1948 - Quart Vichy
- 1949 - 18eme Salon International de l'Aviation
- 1950 - Journal d'un curé de campagne
- 1961 - Liqueur Izarra
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Metafora che fa riferimento al celebre romanzo di Dumas.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Fioravanti. Il dizionario del grafico. Bologna, Zanichelli, 1993. ISBN 88-08-14116-0.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paul Colin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Paul Colin, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Paul Colin, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Paul Colin, su Olympedia.
- (EN) Paul Colin, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN) Paul Colin, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 48763 · ISNI (EN) 0000 0001 1557 7396 · SBN PARV443643 · ULAN (EN) 500004506 · LCCN (EN) nr90005124 · GND (DE) 119047683 · BNF (FR) cb12151733s (data) · NDL (EN, JA) 00520791 |
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