Technopedia Center
PMB University Brochure
Faculty of Engineering and Computer Science
S1 Informatics S1 Information Systems S1 Information Technology S1 Computer Engineering S1 Electrical Engineering S1 Civil Engineering

faculty of Economics and Business
S1 Management S1 Accountancy

Faculty of Letters and Educational Sciences
S1 English literature S1 English language education S1 Mathematics education S1 Sports Education
teknopedia

teknopedia

teknopedia

teknopedia

teknopedia

teknopedia
teknopedia
teknopedia
teknopedia
teknopedia
teknopedia
  • Registerasi
  • Brosur UTI
  • Kip Scholarship Information
  • Performance
  1. Weltenzyklopädie
  2. Patrizia Valduga - Teknopedia
Patrizia Valduga - Teknopedia
Niente fonti!
Questa voce o sezione sugli argomenti scrittori italiani e poeti italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1, 2.
Patrizia Valduga con Mario Santagostini al Premio Chiara

Patrizia Valduga, all'anagrafe Patrizia Farinazzo[1] (Castelfranco Veneto, 20 maggio 1953), è una poetessa e traduttrice italiana.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto. Iscrittasi alla Facoltà di Lettere a Venezia, ha seguito per quattro anni i corsi di Francesco Orlando (che definì "incontro fondamentale nella mia vita"[2]).

Patrizia Valduga in Sala Borsa a Bologna nel 2022

Ha esordito nel 1982 con l'opera Medicamenta, che ha ricevuto il Premio Viareggio Opera Prima di poesia.[3]

Nel 1988 ha fondato la rivista mensile Poesia, che ha diretto per un anno.

Il poemetto Donna di dolori (1991) è stato portato sulle scene da Franca Nuti e ha vinto il premio Eleonora Duse nel 1992 e il premio Randone nel 1995.

Requiem (1994) ha vinto nello stesso anno il Premio Nazionale Rhegium Julii per la Poesia.[4]

Nel 2003 viene pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore, nella collana "Lo specchio", il poemetto Manfred, con la collaborazione del pittore Giovanni Manfredini.

Patrizia Valduga all'Università di Bologna nel 2023

Compagna del poeta, traduttore e critico letterario Giovanni Raboni, la loro relazione è durata dal 1981 al 2004, anno della morte di lui.[5] A Raboni ha dedicato la postfazione dell'ultima raccolta inedita del poeta scomparso, Ultimi versi, pubblicata postuma da Garzanti nel 2006; nella postfazione sono comprese ventitré poesie in rima composte nell'estate del 2004, durante la malattia di Raboni.

«[...] E tutto il tempo testimonia il tempo
del dolore indiviso della vita.
E in tutto il tempo trovo tregua il tempo
che ti sto accanto, anima ferita.[6]»

Nel 2010 le è stato assegnato il Premio Caprienigma per la letteratura.

Nel 2012 viene insignita del «Premio speciale» alla carriera alla XIV edizione del Premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa.[7]

Tra i molti scrittori da lei tradotti vi sono John Donne, Molière, Stéphane Mallarmé, Paul Valéry, Tadeusz Kantor, William Shakespeare, Pierre de Ronsard ed Ezra Pound.[8]

Vive a Milano.[9]

Produzione letteraria

[modifica | modifica wikitesto]
Questa voce non è neutrale!
La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento opere letterarie è stata messa in dubbio.
Motivo: probabile RO non supportata da fonti

Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

Medicamenta

[modifica | modifica wikitesto]

L'autrice ha esordito nel 1982 con la raccolta Medicamenta, dove ripristina in forma rigorosa tutti i generi metrici tradizionali, dal sonetto all'ottava, dalle terzine dantesche alle stanze di ballata, rappresentando così secondo alcuni critici un vero e proprio "caso"[10] nella poesia più recente.[11]

La tentazione

[modifica | modifica wikitesto]
«In questa maledetta notte oscura
con una tentazione fui assalita
che ancora in cuore la vergogna dura.[12]»

Il difficile equilibrio tra lessico impetuoso e rigoroso rispetto della regola metrica che si trova in Medicamenta, sarà riprodotto nella raccolta La tentazione del 1985 e nelle poesie che verranno aggiunte in Medicamenta e altri medicamenta del 1989.

Donna di dolori

[modifica | modifica wikitesto]
«Poi goccia a goccia misuro le ore.
Nel tutto buio, sotto il mio dolore,

più giù del buio della notte affondo.[13]»

Nel 1991 è pubblicato il poemetto Donna di dolori che, con i suoi monologhi in versi, sembra eleggere come primario l'aspetto teatrale anche se ancora costretto in uno schema metrico composto da una severa sequenza di endecasillabi a rima baciata, così come accadrà nella raccolta più tarda dal titolo Corsia degli incurabili del 1996.

Requiem

[modifica | modifica wikitesto]
«Oh padre che conosco ora,
soltanto ora dopo tanta vita,
ti prego parlami, parlami ancora...[14]»

Ben diverso è il tono di Requiem, poemetto composto in ottave che regalano al testo un andamento narrativo ricco di pathos, superando la natura manieristica e secentesca che è possibile riscontrare nelle opere precedenti.

È un libro da considerarsi in fieri da quasi dieci anni; infatti, dopo la prima pubblicazione (1994), come leggiamo nella nota in quarta di copertina, "ha continuato ad essere scritto, o meglio, a scriversi, praticamente senza sosta, come fosse impossibile, mettergli davvero e per sempre la parola fine". Il volume raccoglie infatti le poesie scritte per la morte del padre dell'autrice, avvenuta nel 1991. La tematica della morte è espressa già nel titolo:Requiem, come la prima parola della preghiera dedicata ai defunti (Requiem aeternam), ma anche come la composizione vocale e strumentale basata sul testo della Messa in suffragio delle anime dei defunti.

Requiem è il grido di una figlia che non riesce a darsi pace per questa perdita, guardando alla morte come qualcosa di immanente che cancella un rapporto, che non può essere interpretata come un passaggio attraverso un mondo ultraterreno che reca conforto. Il dolore è concreto e non c'è spazio per la religione, i miti antichi o la metafisica per lenirlo, c'è solo il pianto e la disperazione che inducono la poetessa ad invocare invano il padre, senza ricevere per questo alcun conforto.

La raccolta non è soltanto la narrazione di una storia di dolore e malattia; il 2 dicembre di ogni anno, dal 1992, una nuova ottava si aggiunge alle ventotto precedenti, una riflessione, un appuntamento costante dell'autrice con la figura paterna, un rendergli conto della sua vita, ma anche per raccontare la sua sconsolata solitudine interiore.

Corsia degli incurabili

[modifica | modifica wikitesto]
«Ahi! serva Italia ancora coi fascisti,
e con quell'imbroglione da operetta,
ladruncolo lacchè di tangentisti!
Le tivù ci hanno fatto l'incantesimo...
Se non scarica il cielo una saetta,
tutti servi del secolo ventesimo! [15]»

In Corsia degli incurabili del 1996 l'autrice si avvale della voce monologante di un unico personaggio, un malato terminale isolato nel reparto di un ospedale, che parla con il metro del sirventese classico duecentesco, collocando così il poemetto tra poesia e teatro dove il linguaggio poetico serve da contrappeso per alleggerire in un certo qual modo le difficili problematiche affrontate.

Cento quartine e altre storie d'amore

[modifica | modifica wikitesto]

In Cento quartine e altre storie d'amore, l'autrice vuol mettere in evidenza la differenza fondamentale che esiste tra l'uomo e la donna e "racconta", in cento quartine e mille versi in terza rima, con un lessico privo di reticenza, quanto accade nel giro di una notte e durante un incontro amoroso, alternando in modo perfettamente bilanciato il linguaggio parlato a quello letterario.

La donna, che tende a una fusione tra mente e corpo, utilizza un linguaggio basato sul dialogo mente-corpo, mentre l'uomo, prevalentemente concentrato sul piacere, usa un linguaggio più meccanico, spesso volgare e brutale.

Come ha scritto, in un articolo apparso sul Corriere della Sera, il giornalista Giuliano Gramigna, nel confronto uomo-donna "gli atti carnali equivalgono agli atti di parola", in un "linguaggio osceno", che fa "il godimento della coppia".[16]

Prima antologia

[modifica | modifica wikitesto]

Prima antologia, edita da Einaudi nel 1998, unisce alle due precedenti raccolte, Donna di dolori e Corsia degli incurabili un Carteggio che l'autrice dice aver composto insieme ad uno sconosciuto poeta. I versi delle due raccolte, scanditi sotto forma di endecasillabi a rima baciata e nel metro del sirventese, si contrappongono ai metri più variati e leggeri del Carteggio, dove le amorose schermaglie sono espresse in un gioco di parole ora ironiche, ora cortesi, ora galanti.

Quartine. Seconda centuria

[modifica | modifica wikitesto]
«Signore, da' a ciascuno la sua morte,
dàlla tutta inverata dalla vita;
ma dacci vita prima della morte
in questa morte che chiamiamo vita [17]»

Quartine. Seconda centuria, che riprende dopo quattro anni (2001) la numerazione della precedente Cento Quartine e altri versi d'amore come a voler affermare la sua continuità, è la rappresentazione in versi di ciò che accade dopo l'annebbiarsi dei sensi nella mente e nel cuore. Nei versi dalle tonalità che vanno dal sarcasmo alla malinconia, dalla disperazione alla saggezza con l'utilizzo di un registro linguistico differente, vengono scansite, quasi come talismano, alcune parole di poeti classici come Dante, Shakespeare, Prati, Pascoli, D'Annunzio e Rilke.

Lezioni d'amore

[modifica | modifica wikitesto]

In Lezioni d'amore si conclude il percorso che l'autrice aveva iniziato con Cento quartine e altre poesie d'amore e continuato con Quartine. Seconda centuria. Il poemetto analizza, in tre tempi connessi tra di loro, il percorso del desiderio che viene vissuto come perdita e umiliazione del proprio io razionale

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Poesia

[modifica | modifica wikitesto]
  • Medicamenta, collana Quaderni della Fenice n. 86, Milano, Guanda, 1982.
  • La tentazione, introduzione di Franco Cordelli, Milano, Crocetti, collana Aryballos n. 2, 1985.
  • Medicamenta e altri medicamenta, con uno scritto di Luigi Baldacci, collana Collezione di poesia n. 211, Torino, Einaudi, 1989, ISBN 88-06-11618-5.
  • Donna di dolori, Milano, Mondadori, collana Il nuovo Specchio, 1991, ISBN 88-04-34459-8.
  • Requiem. Per mio padre morto il 2 dicembre 1991, Milano, Crocetti, collana Kylix n. 4, 1992
  • Requiem. Per mio padre morto il 2 dicembre 1991, collana Poesia, Venezia, Marsilio, 1994, ISBN 88-317-6036-X.
  • Corsia degli incurabili, collana Teatro, Milano, Garzanti, 1996, ISBN 88-11-64031-8.
  • Cento quartine e altre storie d'amore, collana Collezione di poesia n. 265, Torino, Einaudi, 1997, ISBN 88-06-14544-4.
  • Prima antologia, collana Collezione di poesia n. 276, Torino, Einaudi, 1998, ISBN 88-06-14955-5. (contiene Donna di dolori (1991) e Corsia degli incurabili (1996), più l'inedito Carteggio con un «poeta incognito»)
  • Quartine. Seconda centuria, collana Collezione di poesia n. 295, Torino, Einaudi, 2001, ISBN 88-06-15772-8.
  • Requiem, Torino, Einaudi, collana Collezione di poesia n. 311, 2002
  • Manfred, Milano, Mondadori, collana Lo specchio, 2003
  • Lezioni d'amore, collana Collezione di poesia n. 327, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 88-06-16993-9.
  • Il libro delle laudi, collana Collezione di poesia n. 401, Torino, Einaudi, 2012.
  • Poesie erotiche, Milano, Einaudi, 2018.
  • Belluno - Andantino e grande fuga, Torino, Einaudi, 2019.
Altro
  • Postfazione a Giovanni Raboni, Ultimi versi, Milano, Garzanti, 2006 (contiene testi poetici inediti)

Prosa

[modifica | modifica wikitesto]
  • Italiani, imparate l'italiano!, Napoli, Edizioni d'if, collana I Miosotìs n. 53, 2010. ISBN 978-88-88413-88-4; nuova ed. accresciuta, 2016

Traduzioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • John Donne, Canzoni e sonetti, Milano, SE, 1985
  • Stéphane Mallarmé, Poesie, Milano, Mondadori, 1991
  • Paul Valéry, Il cimitero marino, Milano, Mondadori, 1995
  • Molière, Il malato immaginario, Firenze, Giunti, 1995
  • Molière, Il misantropo, Firenze, Giunti, 1995
  • William Shakespeare, Riccardo III, Torino, Einaudi, 1998
  • Pierre de Ronsard, Respice et crede, Milano, Il Faggio, 2005
  • Ezra Pound, Canti I-VII, Milano, Mondadori, 2022

Curatele

[modifica | modifica wikitesto]
  • Breviario proustiano. Massime e sentenze della Recherche, Torino, Einaudi, 2011
  • Poeti innamorati. Da Guittone a Raboni, Novara, Interlinea, 2011
  • Giovanni Raboni, Nell'ora della cenere, Milano, Corriere della sera, 2012

Premi

[modifica | modifica wikitesto]
  • 1982 – Premio Viareggio per opera prima di poesia, con Medicamenta[3]
  • 1992 – Premio Eleonora Duse, con Donna di dolori
  • 1994 – Premio Nazionale Rhegium Julii per la Poesia, con Requiem[4]
  • 1995 – Premio Randone, con Donna di dolori
  • 2010 – Premio Caprienigma per la letteratura
  • 2012 – Premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa, «premio speciale» alla carriera[7]
  • 2019 – Premio Dessì per la poesia[18]
  • 2025 - Premio di poesia Alma Mater - Violani Landi alla carriera, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna[19][20]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ redazione, Abrasiva, come sempre, la Valduga diverte il pubblico al Fulcis, su bellunopress.it, 26 luglio 2019. URL consultato il 24 febbraio 2025.
  2. ^ Anna M. Simm, Misticismo e Passione. Incontro con Patrizia Valduga, su DIALOGOlibri, maggio 2000. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2007).
  3. ^ a b Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  4. ^ a b premio Rhegium Julii, su circolorhegiumjulii.wordpress.com. URL consultato il 3 novembre 2018.
  5. ^ Patrizia Valduga. Le parole, il desiderio, la morte, su VER SACRUM. URL consultato il 9 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  6. ^ Dalla postfazione a Giovanni Raboni, Ultimi versi, Garzanti, 2006
  7. ^ a b Premio speciale premio letterario Castelfiorentino, su premioletterariocastelfiorentino.it. URL consultato il 20 aprile 2021.
  8. ^ Patrizia Valduga, su Homolaicus. URL consultato il 5 novembre 2022.
  9. ^ Gian Mario Lucini (a cura di), Patrizia Valduga, su Il club degli autori, 2 giugno 1998. URL consultato il 5 novembre 2022.
  10. ^ in Prefazione a Patrizia Valduga, Poeti italiani del secondo novecento (1945 - 1995), a cura di Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi, I Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, 2001
  11. ^ Come scrive Luigi Baldacci In Prefazione a Medicamenta e altri Medicamenta, "... così come in quasi tutte le opere della Valduga, il rigido schema metrico, costituito dall'alternarsi obbligato di rime e misure sillabiche, serve all'autrice per poter incanalare la piena sensuale che traspare dalle sue composizioni poetiche e per attenuare il suo lessico estremamente crudo ed erotico."
  12. ^ Patrizia Valduga, La tentazione, Crocetti, 1985
  13. ^ Patrizia Valduga, Donna di dolori, Mondadori, Milano 1991
  14. ^ Patrizia Valduga, Requiem, Marsilio, 1994
  15. ^ Patrizia Valduga, Corsia degli incurabili, Garzanti, Milano, 1996
  16. ^ Giuliano Gramigna, E il verso s'insinuò tra i numeri, Corriere della Sera, 6 ottobre 1997
  17. ^ Patrizia Valduga, Quartine. Seconda centuria, Einaudi, 2001
  18. ^ Antonio Carioti, Valduga e Permunian sono i vincitori del premio Giuseppe Dessì 2019, su Corriere della Sera, 29 settembre 2019. URL consultato il 5 novembre 2022.
  19. ^ Premio di Poesia Alma Mater - Violani Landi, su site.unibo.it, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. URL consultato il 23 giugno 2025.
  20. ^ Arriva la I edizione di UNIVERSI «La ventura delle venture», su magazine.unibo.it, UNIBO Magazine. URL consultato il 23 giugno 2025.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  • Giovanni Raboni

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

  • Wikiquote
  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Patrizia Valduga
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Patrizia Valduga

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Valduga, Patrizia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • (EN) Patrizia Valduga, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • Opere di Patrizia Valduga, su MLOL, Horizons Unlimited. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Patrizia Valduga, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
V · D · M
Vincitori del Premio letterario Castelfiorentino
Vincitori del Premio speciale: Mario Luzi (2001) • Maria Luisa Spaziani (2002) • Edoardo Sanguineti (2003) • Dacia Maraini (2004) • Tonino Guerra (2005) • Claudio Magris (2006) • Franco Loi (2007) • Vincenzo Cerami (2008) • Alberto Bevilacqua (2009) • Alberto Arbasino (2010) • Andrea Camilleri (2011) • Patrizia Valduga (2012) • Roberto Vecchioni (2013) • Valerio Magrelli (2014) • Gianrico Carofiglio (2016) • Antonio Prete (2018)
Vincitori del Premio per l'inedito: Francesco Ciulli e Fabio Sassetti (1999) • Giacomo Trinci (2000) • Alberto Arletti (2001) • Eugenio De Signoribus (2002) • Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando (2003) • Francesco Camerini e Marco Giovenale (2004) • Valentino Ronchi (2005) • Francesco Scarabicchi (2006) • Paolo Di Paolo (2007) • Cynthia Collu (2008) • Giacomo Leronni (2009) • Franca Mancinelli (2010) • Valter Ferrari (2011) • Sandro Campani (2012) • Anna Elisa De Gregorio (2013) • Giulio Maffii (2014) • Matteo Mazzone (2016) • Rosalba de Filippis e Francesca Monnetti (2018)
V · D · M
Vincitori del premio Dessì
PoesiaPiero Bigongiari (1986) · Maura Del Serra (1987) · Roberto Sanesi (1988) · Giorgio Orelli (1989) · Margherita Guidacci (1990) · Silvio Ramat (1991) · Ignazio Delogu (1992) · Paolo Ruffilli (1993) · Alfredo Giuliani (1994) · Alessandro Fo (1995) · Maria Luisa Spaziani (1996) · Giuseppe Conte (1997) · Franco Marcoaldi (1998) · Franco Cocco (1999) · Roberto Mussapi (2000) · Elio Pecora (2001) · Alda Merini (2002) · Biancamaria Frabotta (2003) · Giovanni Campus (2004) · Cesare Viviani (2005) · Giancarlo Pontiggia (2006) · Patrizia Cavalli (2007) · Antonella Anedda (2008) · Fabio Pusterla (2009) · Antonio Riccardi (2010) · Eugenio De Signoribus (2011) · Gilberto Isella (2012) · Gian Piero Bona (2013) · Alba Donati (2014) · Mariagiorgia Ulbar (2015) · Milo De Angelis (2016) · Maria Grazia Calandrone (2017) · Alberto Bertoni (2018) · Patrizia Valduga (2019) · Maurizio Cucchi (2020) · Alessandro Rivali (2021) · Valerio Magrelli (2022) · Enrico Testa (2023) · Ida Travi (2024) · Marco Corsi (2025)
NarrativaGiulio Petroni (1986) · Franco Rella (1987) · Fiora Vincenti (1988) · Salvatore Mannuzzu (1989) · Massimo Griffo (1990) · Maria Corti (1991) · Roberto Barbolini (1992) · Claudio Marabini (1993) · Nico Orengo (1994) · Roberto Piumini (1995) · Laura Pariani (1996) · Marcello Fois (1997) · Elio Bartolini (1998) · Sandro Onofri (1999) · Enrcio Palandri (2000) · Diego Marani (2001) · Giuseppe Pederiali (2002) · Francesca Sanvitale (2003) · Andrea Vitali (2004) · Giulio Angioni (2005) · Cesare De Marchi (2006) · Alessandro De Roma (2007) · Simona Vinci (2008) · Michela Murgia (2009) · Francesco Cataluccio (2010) · Niccolò Ammaniti (2011) · Salvatore Silvano Nigro (2012) · Giuseppe Lupo (2013) · Antonio Pascale (2014) · Maurizio Torchio (2015) · Edgardo Franzosini (2016) · Carmen Pellegrino (2017) · Sandra Petrignani (2018) · Francesco Permunian (2019) · Melania Mazzucco (2020) · Marco Belpoliti (2021) · Fabio Stassi (2022) · Ermanno Cavazzoni (2023) · Anita Likmeta (2024) · Angelo Carotenuto (2025)
Premio speciale
della giuria
Angelo Mundula (1987) · Marcello Cocco (1988) · Raffaele De Grada (1989) · Oreste Macrì (1990) · Luigi Pintor (1991) · Nando dalla Chiesa (1992) · Antonio Cossu (1993) · Giovanni Dettori (1994) · Maria Giacobbe (1995) · Antonio Romagnino (1996) · Alfredo Chiappori (1997) · Bachisio Zizi (1998) · Massimo Carlotto (1999) · Paolo Cherchi (2000) · Francesco Cossiga (2001) · Sergio Zavoli (2002) · Alberto Bevilacqua (2003) · Sergio Romano (2004) · Enzo Bettiza (2005) · Arnoldo Foà (2006) · Maria Lai (2007) · Giuseppe Ayala (2008) · Marco Pannella (2009) · Piero Angela (2010) · Ascanio Celestini (2011) · Giulio Rapetti (2012) · Philippe Daverio (2013) · Toni Servillo (2014) · Piera Degli Esposti (2015) · Salvatore Settis (2016) · Remo Bodei (2017) · Ernesto Ferrero (2018) · Claudio Magris (2019) · Luciano Canfora (2020) · Dacia Maraini (2021) · Emma Dante (2022) · Elena Cattaneo (2023) · Alessandro Bergonzoni (2024) · Lella Costa (2025)
Premio speciale
della fondazione
Cristiana Collu (2010) · Paolo Grossi (2011) · Pinuccio Sciola (2012) · Vinicio Capossela (2015)
Premio speciale
della Fondazione
Sardegna
Giacomo Mameli, Coro di Neoneli (2015) · Massimo Bray, Carlo Ossola (2017) · Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli (2018) · Lina Bolzoni, Tullio Pericoli (2019) · Renata Colorni, Andrea Kerbaker (2020) · Nicola Piovani (2021) · Michele Placido (2022) · Lucio Caracciolo (2023) · Dori Ghezzi (2024) · Marco Paolini (2025)
Controllo di autoritàVIAF (EN) 69083730 · ISNI (EN) 0000 0000 6156 8901 · SBN CFIV061186 · LCCN (EN) nr92040369 · GND (DE) 119379740 · BNF (FR) cb13489795j (data) · J9U (EN, HE) 987007314955305171
  Portale Biografie
  Portale Letteratura
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Patrizia_Valduga&oldid=145563772"

  • Indonesia
  • English
  • Français
  • 日本語
  • Deutsch
  • Italiano
  • Español
  • Русский
  • فارسی
  • Polski
  • 中文
  • Nederlands
  • Português
  • العربية
Pusat Layanan

UNIVERSITAS TEKNOKRAT INDONESIA | ASEAN's Best Private University
Jl. ZA. Pagar Alam No.9 -11, Labuhan Ratu, Kec. Kedaton, Kota Bandar Lampung, Lampung 35132
Phone: (0721) 702022