Patrick James Dunn vescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Ne timeas | |
Titolo | Auckland |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Auckland (dal 2021) |
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 6 febbraio 1950 a Londra |
Ordinato presbitero | 24 aprile 1976 dal vescovo John Mackey |
Nominato vescovo | 10 giugno 1994 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 25 luglio 1994 dal vescovo Denis George Browne |
Firma | |
Patrick James Dunn (Londra, 6 febbraio 1950) è un vescovo cattolico neozelandese, dal 17 dicembre 2021 vescovo emerito di Auckland.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Patrick James Dunn è nato a Muswell Hill, un sobborgo di Londra, il 6 febbraio 1950 ed è il figlio maggiore del defunto H.P. ("Pat") Dunn, un importante ostetrico di Auckland, e di June, un'insegnante. I suoi genitori lo hanno notevolmente influenzato nel decidere di seguire la sua vocazione alla vita sacerdotale.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Ha studiato alla St Michael's School di Remuera, al Sacred Heart College di Auckland dal 1961 al 1967 e all'Università di Auckland nel 1968. Ha compiuto gli studi per il sacerdozio nel seminario gesuita "Santo Nome" di Christchurch dal 1969 al 1970 e nell'Holy Cross College di Mosgiel, un seminario gestito dai vincenziani, dal 1971 al 1976.
Il 24 aprile 1976 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Auckland nella chiesa di San Michele a Remuera dal vescovo John Mackey. Ha quindi svolto attività pastorale con i Maori nel Mangere East e ha vissuto nel marae Te Unga Waka Marae a Epsom. In seguito ha prestato servizio a Takapuna, Pakuranga e Northcote, tre parrocchie nella periferia di Auckland.[2] Dal 1986 al 1987 è stato direttore diocesano delle vocazioni. Nel 1988 è stato inviato in Australia per studi. Ha conseguito un Master of Divinity in teologia al Melbourne College of Divinity con una tesi intitolata "Il sacerdozio: un riesame della teologia cattolica romana del presbiterato".[3] Nel 1992 è stato nominato assistente pastorale del vescovo di Auckland Denis George Browne.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 giugno 1994 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Auckland e titolare di Fessei. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 25 luglio successivo nella cattedrale di San Patrizio ad Auckland dal vescovo di Auckland Denis George Browne, co-consacranti il cardinale Thomas Stafford Williams, arcivescovo metropolita di Wellington, e il vescovo titolare di Nigizubi John Rodgers.
Il 19 dicembre 1994 lo stesso papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Auckland. Ha preso possesso della diocesi il 29 marzo successivo.[2]
Nel dicembre del 2011 ha compiuto la visita ad limina.
Nel 2015 ha espresso insoddisfazione per la versione inglese del Messale Romano in uso dal novembre del 2011. Dunn è rappresentante della Nuova Zelanda presso la Commissione internazionale sull'inglese nella liturgia (ICEL) dal 2013 all'inizio del 2020. Essa nel 1998 aveva prodotto una traduzione del Messale dopo 17 anni di lavoro. La Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti aveva però respinto quella traduzione, formato un proprio comitato e prodotto la traduzione ora in uso. Dunn ha scritto che "era troppo spesso poco chiara e talvolta tendente all'incomprensibile, un'accurata traduzione inglese del latino, ma non un testo in volgare chiaro e bello". Ha proposto di intraprendere una nuova traduzione e ha suggerito che tutti i vescovi anglofoni dovessero essere coinvolti nei lavori.[4] I vescovi della Nuova Zelanda inizialmente hanno sostenuto gli sforzi per stabilire diverse linee guida per la traduzione piuttosto che una nuova traduzione [5] e nel 2017 hanno accolto con favore l'istituzione di una commissione da parte di papa Francesco per rivedere gli standard seguiti nel respingere la traduzione del 1998. Dunn ha affermato che l'idea era di evitare regole che "impongono la sintassi latina sull'inglese contemporaneo".[6]
Nel settembre del 2017 ha scritto un saggio sul rapporto tra la Chiesa e i cattolici LGBT. Ha detto che la comunicazione viene prima del giudizio e dell'istruzione: "Per Gesù spesso è venuta prima l'amicizia e poi la conversione. Tutti ascoltiamo più attentamente coloro che amiamo e quelli di cui godiamo la compagnia". Ha raccomandato l'opera del gesuita James Martin come guida, sostenendo il suo linguaggio inclusivo e la sua sensibilità. Ha scritto che un atteggiamento di rispetto richiede che la Chiesa chiami le persone con i termini che preferiscono piuttosto che "omosessuali" e ha definito l'uso della Santa Sede dell'espressione "oggettivamente disordinata" (riferito alla condotta sessuali degli omosessuali nel Catechismo della Chiesa cattolica) "inutilmente crudele".[7]
In seno alla Conferenza dei vescovi cattolici della Nuova Zelanda ha ricoperto gli uffici di segretario generale dal settembre 2012 al 1º giugno 2016, presidente dal 1º giugno 2016 al 30 ottobre 2020 e delegato per l'Holy Cross Seminary e il Good Shepherd College.[8]
Il 17 dicembre 2021 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.[9]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Serafino Vannutelli
- Cardinale Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B.
- Cardinale Pietro Fumasoni Biondi
- Arcivescovo Filippo Bernardini
- Cardinale Norman Thomas Gilroy
- Cardinale Peter Thomas McKeefry
- Vescovo John Rodgers, S.M.
- Vescovo Denis George Browne
- Vescovo Patrick James Dunn
La successione apostolica è:
- Vescovo Michael Andrew Gielen (2020)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "My Mentor: Patrick Dunn Bishop of Auckland", Herald on Sunday, 8 April 2007, p. 31.
- ^ a b Donna Chisholm, "A bishop with a cause", Sunday Star Times, 16 April 2000, Section C, p. 2
- ^ Alba House, New York, 1990
- ^ Peter Grace, Auckland bishop favours missal translation review, in NZ Catholic, 22 marzo 2015. URL consultato il 28 settembre 2017.
- ^ Rowena Orejana, Bishops treading softly with missal translation, in NZ Catholic, 16 giugno 2015. URL consultato il 28 settembre 2017.
- ^ Michael Otto, NZ bishops pleased that liturgy translation document to be reviewed, in NZ Catholic, 21 marzo 2017. URL consultato il 28 settembre 2017.
- ^ Building a bridge: our gay brothers and sisters, in NZ Catholic, 26 settembre 2017. URL consultato il 28 settembre 2017.
- ^ Bishop of Auckland, su aucklandcatholic.org.nz. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2019).
- ^ Rinuncia e nomina del Vescovo di Auckland (Nuova Zelanda), su press.vatican.va, 17 dicembre 2021. URL consultato il 17 dicembre 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Patrick Dunn
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Patrick James Dunn, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9003712 · ISNI (EN) 0000 0000 3246 6017 · LCCN (EN) n90635373 |
---|