Pasquale Quaremba vescovo della Chiesa cattolica | |
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Ut vitam habeant | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 19 luglio 1905 a Muro Lucano |
Ordinato presbitero | 15 luglio 1928 dal vescovo Giuseppe Scarlata |
Nominato vescovo | 10 marzo 1947 da papa Pio XII |
Consacrato vescovo | 30 giugno 1947 dal cardinale Alessio Ascalesi, C.PP.S. |
Deceduto | 16 dicembre 1986 (81 anni) a Muro Lucano |
Pasquale Quaremba (Muro Lucano, 19 luglio 1905 – Muro Lucano, 16 dicembre 1986) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gli anni giovanili e il sacerdozio
[modifica | modifica wikitesto]Da giovane aveva usufruito di una borsa di studio presso il seminario arcivescovile di Benevento. Papa Benedetto XIII, infatti, discendente della famiglia Orsini, feudataria di Muro Lucano, aveva costituito un fondo riservato alla formazione dei futuri sacerdoti della diocesi di Muro Lucano. Fu ordinato sacerdote il 15 luglio 1928 da Giuseppe Scarlata, vescovo di Muro Lucano.
Vescovo a Tursi
[modifica | modifica wikitesto]Mentre ricopriva l'ufficio di arciprete nella cattedrale della sua diocesi natale, il 10 marzo 1947, all'età di 41 anni, fu eletto, da papa Pio XII, vescovo di Anglona-Tursi. Ricevette l'ordinazione episcopale, il 30 giugno 1947, dal cardinale Alessio Ascalesi, C.PP.S., arcivescovo metropolita di Napoli, consacrante principale e da Bartolomeo Mangino, vescovo di Caserta, e Giacomo Palombella, vescovo di Muro Lucano, co-consacranti principali.
L'amministratore apostolico Ferdinando Bernardi, arcivescovo di Taranto, il clero e l'intera diocesi lo accolsero come nuovo vescovo a Tursi, dopo circa due anni di sede vacante, dopo la rinuncia del predecessore frate cappuccino Lorenzo Giacomo Inglese.
Istituì nel 1947 la prima scuola media di Tursi;[1] sempre a Tursi, verso la fine degli anni quaranta ristrutturò e adibì a ospedale il Convento dei Cappuccini;[2] nel 1950 contribuì alla realizzazione dell'Asilo Infantile Parrocchiale di Fardella, come riportato sulla targa commemorativa.[3]
Nel 1951, in occasione del cinquantenario dell'incoronazione della "Vergine di Anglona" del 1901, indisse un Congresso Eucaristico Mariano, preceduto dalla Peregrinatio della statua per tutti i paesi della diocesi.[4]
Il 20 giugno 1956 fu trasferito alla diocesi di Gallipoli.
Vescovo a Gallipoli
[modifica | modifica wikitesto]Fece l'ingresso ufficiale nella città e diocesi di Gallipoli, il 9 settembre 1956, quale successore di Biagio D'Agostino.
Dimostrò una particolare sollecitudine verso il seminario diocesano, che in seguito, a causa della crisi delle vocazioni sacerdotali, fu costretto a chiudere.
Indisse visite pastorali nel territorio della sua diocesi negli anni 1956, 1960, 1964 e 1974.[5]
Fra le proposte di mons. Carlo Ferrari alla Commissione preparatoria del Concilio Vaticano II, redatte nel 1959, sono presenti anche quelle di mons. Quaremba, dedicate in particolare: per la Dogmatica, alla condanna del materialismo dialettico e storico; per la Morale, ai principi morali del matrimonio, con riferimento anche al metodo Ogino-Knaus e alla fecondazione artificiale; per la Liturgia, alla revisione dei riti e dei libri liturgici e all'uso della lingua volgare; per la Disciplina, al celibato ecclesiastico.[6]
Consacrò, nel 1963, la chiesa di santa Maria Goretti, a Tuglie, che elevò a parrocchia; eresse, nel 1974, a Gallipoli, la parrocchia di san Gerardo Maiella e ne pose la prima pietra; il sacro edificio fu ultimato da mons. Aldo Garzia, dopo il ritiro del Quaremba per raggiunti limiti di età.[7]
Istituì anche una vicaria autonoma dedicata a san Gabriele dell'Addolorata, ubicata nella località balneare denominata Baia Verde.[8]
Tra i progetti volti al rinnovamento della fede, si ricordano, in particolare, la celebrazione dell'anno Cristologico, in occasione del 25º dalla sua consacrazione episcopale, concluso, il 30 giugno 1972, da Pericle Felici, e le celebrazioni per la riapertura, dopo i lavori di restauro, della cattedrale di Sant'Agata, svoltesi tra il 20 e 27 gennaio 1979, a ricordo dei quali fu posta nel 1980 nella cattedrale una lapide.[9]
Tra le celebrazioni cui prese parte si ricordano, nel 1967, i festeggiamenti in onore di sant'Antonio di Padova presso l'omonima basilica di Messina, nel 60º anniversario della sua statua.[10]
Fu anche cameriere segreto del papa; ora gli assistenti personali del pontefice vengono detti aiutanti di camera.[11]
Nel 1979 la civica amministrazione gli conferì la cittadinanza onoraria.[12]
Verso l'estate del 1982 lasciò la diocesi, per raggiunti limiti d'età, per far ritorno alla sua cittadina natale ove si spense il 16 dicembre 1986.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- Conferimento della cittadinanza onoraria, del comune di Gallipoli, 1979.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Serafino Vannutelli
- Cardinale Domenico Serafini
- Cardinale Alessio Ascalesi, C.PP.S.
- Vescovo Pasquale Quaremba
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Salvatore Martire, Addio commosso a Rocco Bruno, in Il Quotidiano della Basilicata, 9 gennaio 2009, p. 40. URL consultato il 1º aprile 2012. «la scuola media, che negli anni cinquanta era stata fondata dal vescovo di allora monsignor Pasquale Quaremba»
- ^ Salvatore Sebasti, Tursi (PDF), in Cultura percorsi d'arte, Consiglio regionale della Basilicata, 2000, p. 6. URL consultato il 1º aprile 2012.
- ^ Enzo Appella, Il clero a Fardella: note e spunti dalle pagine dei registri parrocchiali (PDF), in Antonio Appella e Antonietta Latronico (a cura di), Fardella 1704 - 2004: Tracce di storia, Fardella, Consiglio Regionale della Basilicata, 2004, p. 151.
- ^ Santuario d'Anglona, su comune.tursi.mt.it, Comune di Tursi. URL consultato il 1º aprile 2012.
- ^ Visite pastorali nella diocesi Archiviato il 12 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ 1 SESSIONE.indd (PDF), su monsignorcarloferrari.it. URL consultato il 30 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ https://brusuli.files.wordpress.com/2011/02/libro-parrocchia-san-gerardo.pdf
- ^ Dicono di noi Archiviato il 16 giugno 2010 in Internet Archive.
- ^ Lapide all'interno del duomo - 2 - Guida Gallipoli Wiki
- ^ :::Basilica Santuario di S. Antonio::: – Padri Rogazionisti – Padre Annibale Maria di Francia – Messina – Sicily – Italy[collegamento interrotto]
- ^ Acta Apostolicae Sedis Commentarium Officiale Annus XXXVIII - Series II - Vol. XIII, p.298, consultabile su http://www.vatican.va/archive/aas/index_sp.htm
- ^ I Vescovi della Sede Episcopale di Gallipoli Archiviato il 3 marzo 2013 in Internet Archive.
- ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Quaremba Mons. Pasquale, su quirinale.it. URL consultato il 7 dicembre 2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Cattedrale dell'Annunziata (Tursi)
- Concattedrale di Sant'Agata (Gallipoli)
- Gerardo Maiella
- Diocesi di Nardò-Gallipoli
- Diocesi di Tursi-Lagonegro
- Santuario di Santa Maria Regina di Anglona
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pasquale Quaremba
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Pasquale Quaremba, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 307394232 · SBN CUBV121232 |
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