Il derivato dal petrolio noto come Orimulsion è un marchio registrato per un combustibile fossile a base di bitume che venne sviluppato per l'uso industriale dalla compagnia venezuelana Intevep, la filiale di ricerca e sviluppo di PDVSA (PDVSA), in seguito ad una precedente collaborazione sullo studio, estrazione, raffinazione e commercializzazione di emulsioni di petrolio, ricerche intraprese assieme alla British Petroleum.
Fonte del bitume
[modifica | modifica wikitesto]Il bitume è una miscela di vari tipi di idrocarburi che si trova in natura e che può essere estratto con metodi di recupero avanzato (reiniezione di vapore) dal più grande deposito mondiale nella Fascia dell'Orinoco (Faja bituminosa del Orinoco), a nord dello Stato Bolívar, nel Venezuela.
Preparazione
[modifica | modifica wikitesto]Il bitume grezzo ha una viscosità estremamente alta, una densità dai 8 a 10 gradi API, a temperatura ambiente) e non è adatto all'utilizzo in centrali convenzionali di potenza alimentate da olio combustibile. L'Orimulsion viene costituita miscelando il bitume con circa il 30% di acqua dolce e con una piccola quantità di una sostanza surfattante. L'emulsione risultante ha caratteristiche di fluidità e viscosità simili a quelle del petrolio. Un surfattante basato sull'alcool ha sostituito la versione originale con surfattante fenolico, migliorando così le proprietà di trasporto del carburante ed eliminando i pericoli per la salute associati al gruppo fenolico dei surfattanti.
Vantaggi
[modifica | modifica wikitesto]Come carburante per la generazione di elettricità, la Orimulsion ha un certo numero di caratteristiche positive:
- È relativamente facile e sicuro da produrre, trasportare, maneggiare ed immagazzinare
- È facile da accendere ed ha buone caratteristiche di combustione
- Può essere impiegato in centrali elettriche progettate inizialmente per bruciare olio combustibile pesante oppure carbone, con adeguate ed economiche modifiche.
Declino della sua commercializzazione
[modifica | modifica wikitesto]L'Orimulsion viene attualmente usata come un carburante commerciale per caldaie alimentate ad olio combustibile in centrali energetiche di tutto il mondo (ad esempio Canada, Giappone, Italia, Lituania e Cina). L'utilizzo di questo carburante era maggiore nel recente passato e la domanda di esso era al suo picco quando i prezzi del petrolio cominciarono ad aumentare a livelli stratosferici. Nonostante questo, dopo il grande sciopero della PDVSA del 2003, molti tra i migliori ingegneri vennero licenziati come punizione. La Orimulsion era stata l'orgoglio dei migliori ingegneri della PDVSA, e dunque il progetto Orimulsion cadde in disgrazia, via via che veniva sostituita la dirigenza con nuovi funzionari graditi al nuovo corso politico del Movimento Quinta Repubblica.
Dal momento che l'Orimulsion è in parte un concorrente del carbone, ma è anche un forte concorrente rispetto al resto del petrolio di bassa qualità prodotto in Venezuela, che ne deprime i prezzi, il governo ha deciso di non supportare come prima il programma Orimulsion. L'unica eccezione a questa regola sono le vendite di Orimulsion alla Cina. Il governo venezuelano di Hugo Chávez ha forti legami commerciali e politici con la Cina, così come con Cuba. Il risultato è che la Cina riceve ancora l'Orimulsion, mentre per il resto del mondo le forniture sono state sospese, oppure sono ancora nella fase di rapida decrescita.
Un'altra ragione è che con l'aumento dei prezzi di petrolio grezzo è stato trovato che mescolando o diluendo il bitume dell'Orinoco (olio extra-pesante) con un olio più leggero può rendere questa miscela un grezzo più conveniente rispetto a venderlo come Orimulsion sul mercato globale. Un esempio di questo è la miscela Merey (bitume dell'Orinoco e petrolio greggio Mesa).
Le tecnologie per il controllo degli inquinanti atmosferici che sono comunemente utilizzabili possono limitare le emissioni dall'Orimulsion a livelli considerati Best Available Control Technology, come definito dall'Environmental Protection Agency degli Stati Uniti.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- PDVSA Bitor, su sovereign-publications.com. URL consultato il 20 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2006).