Nobby Stiles | ||||||||||||||||
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Stiles nel 1966 | ||||||||||||||||
Nazionalità | Inghilterra | |||||||||||||||
Altezza | 168 cm | |||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1975 - giocatore 30 giugno 1993 - allenatore | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||
Nobby Stiles, all'anagrafe Norbert Peter Stiles (Manchester, 18 maggio 1942 – Manchester, 30 ottobre 2020), è stato un calciatore e allenatore di calcio britannico, di ruolo centrocampista.
Campione del mondo con la Nazionale inglese nel 1966, vinse inoltre il titolo europeo con il Manchester United nel 1968.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Stiles è cresciuto a Collyhurst, un quartiere operaio di North Manchester, frequentando la locale scuola cattolica (primaria) di San Patrizio. Nasce nella cantina della casa di famiglia durante un raid aereo, figlio di Charlie, gestore di un'impresa di pompe funebri nell'azienda di famiglia, e di Kitty, che arrotonda il reddito familiare lavorando come macchinista.[1]
È deceduto nell'ottobre 2020, dopo una lunga malattia causata dall'Alzheimer.[2][3]
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Era un mediano abile nel recupero di palloni[4], capace di sopperire con la grinta e il carisma ai difetti sul piano fisico: di statura ridotta, giocava infatti con una protesi dentaria (avendo perso i denti da bambino) e con lenti a contatto per la miopia.[5]
Proprio in ragione del suo aspetto era soprannominato Nosferatu.[6]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Fu tesserato dal Manchester United per volontà dell'allenatore Matt Busby, il quale lo fece esordire in prima squadra nel 1960.[3] Con i Red Devils si aggiudicò la Coppa Campioni nel 1968, vinta dai mancuniani contro il Benfica[7]; nell'autunno seguente la squadra mancò tuttavia il successo in Coppa Intercontinentale per mano dell'argentino Estudiantes La Plata, con Stiles che disputò solamente la gara d'andata.[8]
Successivamente difese i colori di Middlesbrough e Preston North End, ricoprendo il ruolo di giocatore-allenatore con quest'ultima[5]; conclusa l'attività agonistica, fu manager della squadra dal 1977 al 1981.[5]
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Ha fatto inoltre parte della Nazionale inglese, vincendo i 1966[9]: durante la semifinale contro il Portogallo[10], neutralizzò con un'efficace marcatura il lusitano Eusébio.[11]
Fu inoltre convocato per l'Europeo 1968, concluso dai Leoni al terzo posto.[3]
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]A seguito del ritiro dall'attività agonistica, divenne allenatore dello statunitense Vancouver Whitecaps assieme al cognato Johnny Giles.[12] Nel 1985 ebbe poi una breve esperienza con il West Bromwich, dal quale fu esonerato per gli scarsi risultati.[12]
Dal 1989 al 1993 guidò invece le giovanili del Manchester United.[12]
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Manchester United: 1962-1963
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Manchester United: 1967-1968
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) James Lawton, Nobby Stiles: After The Ball, Coronet Books / Hodder & Stoughton, 2003, p. 2 / 5 / 11, ISBN 0-340-82888-9.
- ^ Allarme calciatori, la FA denuncia: il rischio di demenza è triplo, su gazzetta.it, 22 ottobre 2019.
- ^ a b c L'Inghilterra piange un altro campione del mondo: è morto Nobby Stiles, su gazzetta.it, 30 ottobre 2020.
- ^ (EN) Paul Wilson, Nobby Stiles was an enforcer who pioneered the holding midfield role, su theguardian.com, 30 ottobre 2020.
- ^ a b c (EN) Jonathan Jurejko, Nobby Stiles: the "toothless fella" who meant so much to fans, su bbc.co.uk, 30 ottobre 2020.
- ^ (EN) The dirtiest players in football history, su colgadosporelfutbol.com.
- ^ Vittorio Pozzo, Il Manchester è campione d'Europa, travolto il Benfica a Wembley: 4-1, in La Stampa, 30 maggio 1968, p. 11.
- ^ D.M., Si è deciso stanotte il titolo (ufficioso) dei campioni di Club, in La Stampa, 26 settembre 1968, p. 15.
- ^ L'Inghilterra batte la Germania 4 a 2 in una drammatica finale a Wembley, in La Stampa, 31 luglio 1966, p. 8.
- ^ Paolo Bertoldi, Due reti di Bob Charlton, «rigore» di Eusebio, in La Stampa, 27 luglio 1966, p. 8.
- ^ Paolo Avanti, History Books – Stiles e quella volta che Eusebio..., su inthebox.gazzetta.it, 24 marzo 2017.
- ^ a b c (EN) Johnny Giles: Nobby Stiles was one of life's good guys, a gentleman, su dailymail.co.uk, 30 ottobre 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Nobby Stiles
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nobby Stiles
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nobby Stiles, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Nobby Stiles, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Nobby Stiles (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Nobby Stiles (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN) Nobby Stiles, su England Football Online.
- (EN, RU) Nobby Stiles, su eu-football.info.
- (EN) Nobby Stiles, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14283356 · ISNI (EN) 0000 0000 4281 8696 · LCCN (EN) nb2003109095 |
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