Nino Pasti | |
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Nino Pasti (1981) | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 luglio 1976 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | VII, VIII |
Gruppo parlamentare | Sinistra Indipendente |
Circoscrizione | Lazio |
Collegio | Roma VII |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano |
Professione | giornalista pubblicista, militare di carriera |
Nino Pasti (Bologna, 18 aprile 1909 – Roma, 21 agosto 1992) è stato un generale e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Bologna nel 1909, ha combattuto nella guerra d'Etiopia nel 1935 e nella seconda guerra mondiale fino al 1941, quando fu fatto prigioniero degli inglesi in Dancalia.
Nel dopoguerra ha ricoperto in qualità di generale di squadra aerea incarichi importanti come quello di sottocapo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, presidente del Consiglio superiore delle forze armate e vicecomandante supremo NATO in Europa per gli affari nucleari.
Nel 1976 accettò da Pecchioli la proposta di candidarsi come indipendente di sinistra nelle liste del PCI e venne eletto al Senato nello stesso anno e nel 1979[1].
Entrò in rotta di collisione coi dirigenti del partito relativamente al giudizio equidistante o positivo che questi, dopo la Primavera di Praga ed i fatti di Varsavia (Solidarność), avevano dato della NATO proprio mentre a suo giudizio la strategia militare statunitense si faceva sempre più chiaramente aggressiva.
Il dissidio con il partito si compose in occasione dello schieramento difensivo dei missili NATO a Comiso in risposta a quelli già installati dall'Unione Sovietica.
Con la sua attività pubblicistica, con le iniziative del gruppo dei Generali per la Pace e il Disarmo e con l'attività del Movimento per la Pace e il Socialismo, da lui fondato nel 1985, Pasti dedicò tutte le sue energie alla denuncia circostanziata e professionalmente ineccepibile delle decisioni verso una corsa agli armamenti, dei preparativi di guerra e dei ricatti militari con cui i Paesi della NATO cercavano di spezzare la resistenza dei Paesi del Patto di Varsavia, anche prima di trovare al loro interno insperati alleati.
Era il suocero del giornalista e scrittore Corrado Augias.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Il generale Pasti ottenne diverse medaglie nel corso della sua carriera[2]:
Croce di guerra al valor militare
-Cielo di Somalia 4 ottobre 1935 - 20 gennaio 1936
-D.C.d.S. 7 ottobre 1947
- 27 dicembre 1962
Libri
[modifica | modifica wikitesto]Falchi, colombe e struzzi - Nino Pasti 1978 edizioni Carecas
Guerra termonucleare - Nino Pasti 1984
Euromissiles and the balance of forces - Nino Pasti edizioni Propaganda & Reality
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giampaolo Pansa,Ottobre addio, viaggio tra i comunisti italiani, pag. 206 Pasti il generale rosso, Ed.Mondadori, 1982
- ^ Pasti, il generale che si candidò con il PCI.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nino Pasti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nino Pasti, su Senato.it - VII legislatura, Parlamento italiano.
- Nino Pasti, su Senato.it - VIII legislatura, Parlamento italiano.
- Pasti, il generale che si candidò con il PCI
Controllo di autorità | VIAF (EN) 65062223 · ISNI (EN) 0000 0000 2171 4759 · LCCN (EN) n78075981 · GND (DE) 128547464 |
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