Nigritella rossa | |
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Gymnadenia miniata | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Orchidoideae |
Tribù | Orchideae |
Sottotribù | Orchidinae |
Genere | Gymnadenia |
Specie | G. miniata |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Orchidoideae |
Tribù | Orchideae |
Sottotribù | Orchidinae |
Genere | Gymnadenia |
Sottogenere | Nigritella |
Specie | G. rubra |
Nomenclatura binomiale | |
Gymnadenia miniata (Crantz) Hayek, 1956 | |
Sinonimi | |
Nigritella rubra |
La nigritella rossa (Gymnadenia miniata (Crantz) Hayek, 1956) è una pianta erbacea della famiglia delle Orchidacee.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico (Gymnadenia) deriva da due parole greche: gymnos (= nudo) e adèn (= ghiandola) e deriva dal fatto che i retinacoli (le estremità nettarifere con ghiandole vischiose per far aderire il polline agli insetti pronubi) non sono racchiusi nelle borsicole, ma sono praticamente “nudi”[2].
In lingua tedesca questa pianta si chiama Rotes Männertreu oppure Rotes Kohlröschen; in lingua francese si chiama Nigritelle rouge.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta erbacea alta da 5 a 25 cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia è una pianta perenne che porta le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presenta organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, strutture di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni.
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono di tipo fascicolato e secondarie da bulbo, e sono posizionate nella parte superiore dei bulbi.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]- Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è composta da alcuni piccoli bulbi ovoidali a forma digitato-lobata le cui funzioni sono quelle di alimentare la pianta, ma anche di raccolta dei materiali nutritizi di riserva.
- Parte epigea: la parte aerea del fusto è breve, semplice ed eretta. La superficie è striata.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]- Foglie basali: sono poche (massimo una decina) e sono sviluppate normalmente a forma lineare-graminiforme; sono scanalate longitudinalmente. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 9 mm; lunghezza 5 – 10 cm.
- Foglie cauline: sono progressivamente ridotte a delle squame patenti simili a brattee. Possono essere arrossate sui bordi.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]L'infiorescenza è una breve spiga terminale con una forma ovato-allungata, quasi cilindrica con molti piccoli fiori appressati e non contorti sull'asse (il labello si trova nella posizione originaria superiore). I fiori si trovano alle ascelle di brattee lunghe quanto i fiori stessi. Il colore di queste brattee è verde-bruno. Lunghezza dell'infiorescenza: 2 – 3 cm.
Fiore
[modifica | modifica wikitesto]I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile – essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[3]. I fiori sono colorati da rosso-rubino o rosa-forte. Dimensione dei fiori: 5 – 9 mm.
- Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
- X, P 3+3, [A 1, G (3)], infero, capsula[4]
- Perigonio: il perigonio è composto da 2 verticilli con 3 tepali (o segmenti) ciascuno (3 interni e 3 esterni). Tutti i segmenti sono molto simili tra di loro (a parte il labello) ed hanno una forma lanceolata con apice acuto. La disposizione di questi segmenti è patente. Lunghezza dei tepali: 6 – 7 mm.
- Labello: il labello è intero e semplice (non diviso in due parti). Rispetto ad altre orchidee è più simile agli altri tepali, ma solamente un po' più grande a forma ovata (non triangolare). I margini basali sono rialzati quasi congiunti (si presenta quindi con delle fauci tubuliformi). Sul retro è presente un piccolo sperone rigonfio.
- Ginostemio: lo stame con le rispettive antere (in realtà si tratta di una sola antera fertile biloculare – a due logge) è concresciuto (o adnato) con lo stilo e lo stigma e forma una specie di organo colonnare chiamato "ginostemio"[5]. In questa specie quest'organo è molto corto. Il polline è conglutinato in pollinii (o masse polliniche). Le masse polliniche sono collegate al retinacolo tramite una caudicola. Il retinacolo consiste in una ghiandola vischiosa sporgente e nuda (privo di borsicola). L'ovario, sessile in posizione infera è formato da tre carpelli fusi insieme[3], e non è contorto.
- Fioritura: da giugno ad agosto. Fiorisce un po' prima della Gymnadenia nigra.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto è una capsula. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio[6].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]La riproduzione di questa pianta può avvenire in tre modi:
- per via sessuata grazie all'impollinazione degli insetti pronubi; il labello di questa orchidea non è molto vistoso (come in altre orchidee) in quanto non ha una funzione attrattiva primaria per gli insetti impollinatori. Questi sono tipicamente delle farfalle che sono attratte di più dall'insieme dell'infiorescenza e dai suoi profumi. Inoltre il labello essendo specializzato per le farfalle non è resupinato (ruotato di 180°) per facilitare l'accesso al nettario contenuto nello sperone ad altri insetti con proboscide più grande[7].; la germinazione dei semi è comunque condizionata dalla presenza di funghi specifici (i semi sono privi di albume – vedi sopra). La disseminazione è di tipo anemocora. In questa specie sono frequenti anche fenomeni di apogamia.
- per via vegetativa in quanto uno dei bulbi possiede la funzione vegetativa per cui può emettere gemme avventizie capaci di generare nuovi individui.
- per apomissia cioè con produzione di semi fertili senza necessità di fecondazione[8].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Endemico, ma anche Est-Alpico / Carpatico.
- Distribuzione: in Italia questa specie è presente solamente nelle Alpi orientali (centro della diffusione sono le Dolomiti). È considerata specie rara. Fuori dall'Italia si trova nella Svizzera orientale, in Austria e sui monti Carpazi.
- Habitat: l'habitat tipico sono i pascoli alpini e le praterie rase alpine e subalpine. Il substrato preferito è calcareo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve rimanere mediamente umido.
- Distribuzione altudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 1500 fino a 2600 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano (in parte), subalpino e alpino.
Fitosociologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista fitosociologico Gymnadenia miniata appartiene alla seguente comunità vegetale[9]:
- Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
- Classe: Elyno-Seslerietea variae
- Ordine: Seslerietalia variae
- Classe: Elyno-Seslerietea variae
- Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Il numero cromosomico di G. rubra è: 2n = 80[10][11].
Specie simili
[modifica | modifica wikitesto]Tutte le specie del genere Gymnadenia sono molto simili tra di loro e facilmente si ibridano creando individui intermedi di difficile separazione. Sul territorio italiano si sono individuate due specie principali (più varie sottospecie e varietà) oltre a quella di questa voce. Qui descriviamo brevemente i caratteri distintivi di queste due specie:
- Gymnadenia rhellicani (Teppner & E.Klein) Teppner & E.Klein – Nigritella comune: è la sottospecie più comune abbastanza diffusa nelle Alpi. Si distingue soprattutto per la dentellatura presente sui bordi delle brattee fiorali; la colorazione più scura (quasi nera) e un labello più stretto e strozzato alla base; lo sperone non è rigonfio. Differisce anche nella diploidia: nigra è diploide e non tetraploide come la rubra.
- Gymnadenia corneliana (Beauverd) Teppner & E.Klein – Nigritella di Cornelia Rudio: l'infiorescenza è più simile alla Nigritella rubra ma con una colorazione più chiara (quasi rosato-biancastra); la base del fusto è inoltre ricca di foglie (fino a 18 contro le 6 – 10 della Nigritella nigra e rubra).
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Giardinaggio
[modifica | modifica wikitesto]L'unico interesse per questa orchidea è nel giardinaggio rustico o alpino. Ha bisogno di una terra tipo castagno mista a sabbia, in una posizione soleggiata ma fresca al riparo della pioggia battente[12].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gymnadenia miniata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ Nicolini, vol. 2, p. 374.
- ^ a b Pignatti, vol. 3, p. 700.
- ^ Tavole di botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010).
- ^ Musmarra, p. 628.
- ^ Strasburger, vol. 2, p. 808.
- ^ Judd et al., p. 133.
- ^ GIROS, p. 76.
- ^ Flora alpina, vol. 2, p. 1116.
- ^ G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee, su giros.it. URL consultato il 20 gennaio 2010.
- ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 21 gennaio 2010.
- ^ Nicolini, vol. 3, p. 92.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Flora alpina. Volume 2, Bologna, Zanichelli, 2004.
- (EN) M.W. Chase, K.M. Cameron, J.V. Freudenstein, A.M. Pridgeon, G. Salazar, C. van den Berg e A. Schuiteman, An updated classification of Orchidaceae, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 177, n. 2, 2015, pp. 151–174, DOI:10.1111/boj.12234.
- Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, ISBN 978-88-8039-891-2.
- Judd, Campbell, Kellogg, Stevens e Donoghue, Botanica sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume terzo, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Eduard Strasburger, Trattato di botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gymnadenia miniata
- Wikispecies contiene informazioni su Gymnadenia miniata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nigritella rubra Flora delle Alpi Marittime Database.
- Nigritella rubra Flora Italiana - Schede di botanica.
- Nigritella rubra G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee - Database.
- Nigritella rubra IPNI Database.
- Nigritella rubra Royal Botanic Gardens KEW - Database.
- Nigritella rubra Tropicos Database.
- Nigritella rubra Catalogazione floristica - Università di Udine.
- (EN) Nigritella rubra, su zipcodezoo.com, 24 luglio 2012. URL consultato il 17 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2013). ZipcodeZoo Database.
- http://193.62.154.38/cgi-bin/nph-readbtree.pl/feout?FAMILY_XREF=&GENUS_XREF=Nigritella&SPECIES_XREF=rubra[collegamento interrotto] Flora Europaea (Royal Botanic Garden Edinburgh) Database.