Nalmefene | |
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Nome IUPAC | |
17-ciclopropilmetil-4,5α-epossi-6-metilenemorfin-3,14-diolo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C21H25NO3 |
Massa molecolare (u) | 375.9 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 637-223-3 |
Codice ATC | N07 |
PubChem | 5284594 |
DrugBank | DBDB06230 |
SMILES | OC(C1=C2[C@@] 34[C@H]5O1) =CC=C2C[C@@H] (N(CC4)CC6CC6) [C@]3(O)CCC5=C |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | orale, endovena |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | 45% |
Metabolismo | epatico |
Emivita | 10.8 ± 5.2 ore |
Escrezione | renale |
Indicazioni di sicurezza | |
Il nalmefene, noto originariamente come nalmetrene, è un antagonista del recettore degli oppioidi sviluppato nei primi anni settanta[1] e utilizzato soprattutto nel trattamento della dipendenza da alcol. È stato studiato anche nel trattamento di altre dipendenze, come il gioco d'azzardo patologico[2].
Si tratta di un oppiaceo simile come struttura chimica e attività a un altro antagonista degli oppioidi, il naltrexone; rispetto a questo presenta un'emivita maggiore, una biodisponibilità orale incrementata e non è correlato a tossicità epatica dose-dipendente[3] Come altri farmaci ad attività simile, anche nalmefene può causare una sindrome d'astinenza in pazienti con abuso da oppioidi[4].
Farmacologia
[modifica | modifica wikitesto]Farmacodinamica
[modifica | modifica wikitesto]Farmacocinetica
[modifica | modifica wikitesto]Usi clinici
[modifica | modifica wikitesto]Overdose da oppiacei
[modifica | modifica wikitesto]La somministrazione endovenosa di dosi di nalmefene comprese tra 0,5 e 1 mg si è dimostrata efficace nel contrastare la depressione respiratoria nel sovradosaggio da oppiacei[5][6] , sebbene sia raramente utilizzato dal momento che il naloxone è molto più economico.
Dipendenza da alcolici
[modifica | modifica wikitesto]L'utilità del nalmefene nel trattamento dell'alcolismo è incerta[7]. studi clinici hanno dimostrato che il nalmefene, in associazione al supporto psicosociale, riduce maggiormente rispetto al placebo il consumo di alcolici negli etilisti cronici[8]; negli studi più importanti, i pazienti erano stati istruiti nell'utilizzare il farmaco al bisogno, nelle situazioni in cui si manifestava la volontà di assumere alcolici[8].
Dipendenza da cocaina
[modifica | modifica wikitesto]Nalmefene è utilizzato anche come terapia a lungo termine nel craving da cocaina[9]; la sua utilità è presumibilmente da collegare alla sua attività di agonista parziale del recettore κ degli oppioidi[10].
Effetti collaterali
[modifica | modifica wikitesto]Gli effetti collaterali più comuni sono nausea, vertigine, insonnia e cefalea; tuttavia la maggior parte di questi quadri clinici sono modesti e di breve durata[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) J Fishman, 6-methylene-6-desoxy dihydro morphine and codeine derivatives and pharaceutically accettable salts, su worldwide.espacenet.com, 26 novembre 1971. URL consultato il 12 febbraio 2015.
- ^ Nalmefene Gambling Study: Study of Nalmefene HCl in the Treatment of Pathological Gambling, su clinicaltrials.gov.
- ^ Drug Record: Nalmefene, in LiverTox, National Library of Medicine, 24 marzo 2016.
- ^ N. Donnerstag, T. Schneider; A. Lüthi; A. Taegtmeyer; A. Raetz Bravo; A. Mehlig, Severe opioid withdrawal syndrome after a single dose of nalmefene., in Eur J Clin Pharmacol, vol. 71, n. 8, Aug 2015, pp. 1025-6, DOI:10.1007/s00228-015-1884-1, PMID 26050241.
- ^ JL. Kaplan, JA. Marx; JJ. Calabro; SL. Gin-Shaw; JD. Spiller; WL. Spivey; GM. Gaddis; N. Zhao; FP. Harchelroad, Double-blind, randomized study of nalmefene and naloxone in emergency department patients with suspected narcotic overdose., in Ann Emerg Med, vol. 34, n. 1, luglio 1999, pp. 42-50, PMID 10381993.
- ^ DS. Wang, G. Sternbach; J. Varon, Nalmefene: a long-acting opioid antagonist. Clinical applications in emergency medicine., in J Emerg Med, vol. 16, n. 3, pp. 471-5, PMID 9610980.
- ^ C. Palpacuer, B. Laviolle; R. Boussageon; JM. Reymann; E. Bellissant; F. Naudet, Risks and Benefits of Nalmefene in the Treatment of Adult Alcohol Dependence: A Systematic Literature Review and Meta-Analysis of Published and Unpublished Double-Blind Randomized Controlled Trials., in PLoS Med, vol. 12, n. 12, Dec 2015, pp. e1001924, DOI:10.1371/journal.pmed.1001924, PMID 26694529.
- ^ a b G. Swanbeck, G. Wennersten, Photohemolytic activity of tryptophan and phenylalanine metabolites., in Acta Derm Venereol, vol. 54, n. 2, 1974, pp. 99-104, PMID 4133028.
- ^ M. Grosshans, J. Mutschler; F. Kiefer, Treatment of cocaine craving with as-needed nalmefene, a partial κ opioid receptor agonist: first clinical experience., in Int Clin Psychopharmacol, vol. 30, n. 4, luglio 2015, pp. 237-8, DOI:10.1097/YIC.0000000000000069, PMID 25647453.
- ^ JM. Bidlack, Mixed κ/μ partial opioid agonists as potential treatments for cocaine dependence., in Adv Pharmacol, vol. 69, 2014, pp. 387-418, DOI:10.1016/B978-0-12-420118-7.00010-X, PMID 24484983.
- ^ Selincro, su European Medicines Agency. URL consultato il 3 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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