Museo bizantino e cristiano di Atene | |
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Villa Ilissia, sede del Museo | |
Ubicazione | |
Stato | Grecia |
Località | Atene |
Coordinate | 37°58′30.25″N 23°44′40.27″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte e architettura bizantina, archeologia medievale, storia del cristianesimo |
Istituzione | 1914 |
Apertura | 1924 |
Sito web | |
Il Museo bizantino e cristiano di Atene è il principale museo ateniese, e uno dei più importanti della Grecia, per le collezioni d'arte della tarda antichità e per il medioevo bizantino.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il museo venne fondato nel 1924 per accogliere le collezioni della Società cristiana archeologica, creata nel 1914, fino ad allora ospitate dal Museo archeologico nazionale di Atene; tali collezioni erano state iniziate nel 1884 da Georgios Lambakis, uno dei fondatori della società.
Il museo è ospitato dalla Villa Ilissia, così detta perchè posta nei pressi del fiume Ilisso, sul viale Vasilissis Sofias. Si tratta di una elegante dimora neoclassica costruita come palazzo d'inverno nel 1840- 1848 per la facoltosa duchessa di Piacenza, Sofia de Marbois-Lebrun (1785-1854), dall'architetto greco Stamatios Kleanthis. La duchessa Sofia de Marbois era nata in America, a Filadelfia, nel 1785 e aveva sposato Charles Lebrun, Duca di Piacenza, che aveva fatto carriera sotto Napoleone. Il matrimonio non fu però felice e nel 1830 la duchessa, appassionatasi alla lotta per l'indipendenza greca, vi si trasferì, acquistando diversi terreni nei dintorni di Atene. Nel 1837, dopo la morte prematura della figlia, vi si stabilì definitivamente. Dopo la morte della Duchessa, il palazzo divenne proprietà dello Stato greco. Nel 1930 il palazzo è divenuto museo di arte bizantina; nel 1987-1992 l'esposizione della collezione è stata completamente riallestita.
Questo museo conserva icone, bassorilievi, arredi e opere bizantine che coprono tutta la storia dell'Impero (395-1453) e oltre, con esempi d'arte religiosa legata alla chiesa ortodossa, che arrivano fino a quasi i giorni nostri.
Al museo è annessa una ricca biblioteca di circa quindicimila volumi dedicata all'arte, alla letteratura, all'architettura e alle istituzioni dell'impero bizantino (aperta tutti i giorni lavorativi dalle 9 alle 13).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The World of the Byzantine Museum, Atene, 2004, catalogo della collezione, ISBN 960-214-387-8.
- Efthalia Rentetzi, Il museo di arte Cristiana e Bizantina di Atene, in Nuova Museologia, n. 21, pp. 39-41.
- Efthalia Rentetzi, La riapertura del museo di Arte Cristiana e Bizantina di Atene. Una conversazione interrotta con Demetrio Costantios, in Arte Cristiana, settembre-ottobre, pp. 397-398. URL consultato il 10 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2010).
- Efthalia Rentetzi, Ecco a voi i Bizantini, in Il Giornale dell'Arte, n. 299, giugno 2010, p. 16. URL consultato il 10 aprile 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo bizantino e cristiano di Atene
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EL, EN) Sito ufficiale, su byzantinemuseum.gr.
- (DE) Museo bizantino e cristiano di Atene, su Arachne.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141727164 · ISNI (EN) 0000 0001 2324 4786 · ULAN (EN) 500306468 · LCCN (EN) n87109564 · GND (DE) 817585-8 · BNF (FR) cb12321581t (data) · J9U (EN, HE) 987007604255805171 |
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