Museo | |
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Pittore di Peleo, anfora con Museo vicino a Tersicore | |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | maschio |
Museo (in greco antico: Μουσαῖος?, Mūsàios) è un personaggio leggendario associato ad Orfeo.
Il personaggio tra mito e realtà storica
[modifica | modifica wikitesto]Le notizie su Museo sono diverse e spesso contrastanti[1], ma non si sa nulla della sua vita: il suo nome significa "appartenente alle Muse"[2] e gli studiosi moderni tendono a vedere in Museo un personaggio inventato per offrire la paternità a vari scritti orfici non attribuiti a Orfeo[3].
La Suda e Clemente Alessandrino lo ricordano come un poeta molto antico, che visse ai tempi di Cecrope II[4] o di Acrisio;[5] secondo Sesto Empirico visse prima di Omero,[6] mentre secondo due Vitae omeriche Museo fu un suo predecessore.[7] A seconda delle fonti è figlio di Orfeo[8] oppure discepolo di questo[9] e figlio di Selene[10] oppure maestro di Orfeo[11] oppure ancora figlio di Antiofemo;[12] la mitologia narra sia stato cresciuto dalle ninfe. Non vi è una tradizione coerente neppure sulla provenienza: sarebbe di Atene o trace o nato ad Eleusi.[13] L'associazione ad Eleusi è attestata anche in altri modi: secondo alcuni autori avrebbe presieduto ai misteri eleusini, mentre secondo altri sarebbe stato suo figlio Eumolpo[14] (presentato più spesso come figlio di Poseidone) ad istituirli[15].
A Museo, poeta e divinatore, la tradizione attribuisce oracoli[16], una Titanomachia, un Inno a Demetra[17], un poema di 4000 versi ricordato come Consigli (al figlio Eumolpo)[18], una Eumolpia[19], una Sfera[20], un libro Sui Tesproti e l'introduzione dell'Attica dei misteri d'Eleusi. Delle opere attribuitegli si sono conservati pochi frammenti poetici di argomento teogonico e mitologico.
Secondo Giorgio Colli la figura di Museo potrebbe essersi originata isolando gli elementi apollinei della figura dominante di Orfeo, che si sarebbe così caratterizzata più compiutamente in senso dionisiaco.
Nell'Eneide di Virgilio Enea e la Sibilla incontrano Museo nei Campi Elisi, tra gli spiriti beati più degni, "che svetta con ampie spalle" (VI, 660-678). E sarà lui, su richiesta della Sibilla, a guidarli verso il sentiero che li condurrà ad Anchise. Museo spiega loro anche la non stabile sede delle anime del luogo (nulli certa domus), e la loro collocazione sparsa tra ameni e confortevoli luoghi naturali (...lucis habitamus opacis / riparumque toros et prata recentia rivis / incolimus).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Testimonianze e frammenti in Bernabé, pp. 1-55.
- ^ West, p. 39.
- ^ De Cicco, pp. 9-10 e 20-21, che ipotizza che questo sia potuto avvenire intorno alla metà del VI secolo a.C.
- ^ Suda Μ 1294 Adler.
- ^ Clemente Alessandrino, Stromata, I, 21, 103, 5; I, 21, 107, 4; Taziano, Oratio ad Graecos, 39 = 4 T (I-II) Bernabé.
- ^ Sesto Empirico, Adversus Mathematicos, I, 203-204 = 5 T Bernabé.
- ^ Proclo, Vita Homeri, 4 West (che cita Gorgia 82 B 25 Diels-Kranz); Vita Romana, 2 West.
- ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica, IV, 25, 1.
- ^ Taziano, Oratio ad Graecos, 41 = 4 T (V) Bernabé.
- ^ Platone, Repubblica 364e; Servio in Eneide VI, 667 = 13 T Bernabé. Scolio a Aristofane, Rane, 1033 Dübner = 11 T (I) Bernabé.
- ^ Clemente Alessandrino, Stromata, I, 21, 131, 1 = 4 T (IV) Bernabé.
- ^ Pausania, Guida della Grecia, X, 5, 6; X, 12, 11 = 12 T (II) Bernabé.
- ^ Arpocrazione, Lessico dei dieci oratori s.v. Μουσαῖος; Suda Μ 1294, 1297 Adler. Strabone (Geografia, X, 3, 17) riporta solo la notizia secondo la quale era trace.
- ^ Suda Ε 3585 Adler. Secondo Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, I, 3, Eumolpo sarebbe stato il padre di Museo.
- ^ Secondo De Cicco, pp. 28-29, la parentela tra Museo ed Eumolpo sarebbe stata stabilita dai Licomidi per collegare orfismo ed eleusinismo.
- ^ Come quello interpolato dal cresmologo Onomacrito, che fu colto in flagrante da Laso secondo Erodoto, Storie, VII, 6, 3, e quelli che ancora Pausania poteva leggere (Guida della Grecia, X, 12, 11).
- ^ Usato nei misteri di Flia, era l'unica opera realmente di Museo secondo Pausania, Guida della Grecia, I, 22, 7 (citato anche a I, 14, 3).
- ^ Suda Μ 1294 Adler, un falso letterario (se mai esistette) secondo West, p. 41.
- ^ Un poema che aveva per oggetto alcune figure mitiche di rilievo per Eleusi, risalente forse alla metà del IV secolo a.C. (West, p. 43); una sintesi basata sui frammanti rimasti è in West, p. 42.
- ^ Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, I, 3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Colli, La sapienza greca, Milano, Adelphi, 1977, vol. I, pp. 43–45, 292-319, 425-430.
- (EN) M.L. West, The Orphic Poems, Oxford, 1983.
- Alberto Bernabé (a cura di), Poetae epici Graeci (XML), pars II, fasc. 3, De Gruyter, 2007, ISBN 978-3-11-092639-2.
- P. De Cicco, Museo pseudepigrafo, un ponte artificiale tra Orfeo ed Eleusi, in Dialogues d’histoire ancienne, vol. 40, n. 2, 2014, pp. 9-44.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 59879416 · CERL cnp00587334 · GND (DE) 118747630 |
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