Momordica balsamina | |
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Momordica balsamina | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Cucurbitales |
Famiglia | Cucurbitaceae |
Genere | Momordica |
Specie | M. balsamina |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Violales |
Famiglia | Cucurbitaceae |
Genere | Momordica |
Specie | M. balsamina |
Nomenclatura binomiale | |
Momordica balsamina L., 1753 |
Momordica balsamina, chiamata anche mela balsamica, cetriolo balsamico o zucca balsamica,[1] è una specie appartenente al genere Momordica, a sua volta incluso nella famiglia delle Cucurbitacee.[2] È endemico dell'Africa subsahariana.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Momordica balsamina è una pianta erbacea rampicante, da annuale a perenne.[3] Il fusto, lungo fino a 5 metri, è sottile, spigoloso e leggermente peloso. L'intera pianta ha un cattivo odore e contiene una linfa pungente.
Le foglie sono alterne e hanno un picciolo peloso e corto; il margine è dentato. La lamina fogliare, morbida e sottile, è lunga anche 12 cm, è palmata e divisa in cinque o sette lobi disposti a raggiera. I viticci sono lunghi, sottili e poco intricati.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Momordica balsamina è monoica, di sesso misto. I fiori a volte a gambo lungo appaiono individualmente, fianco a fianco su una brattea. Il calice è finemente peloso e consta di cinque lobi. La corolla è bianca o gialla.
I fiori femminili sono a peduncolo corto, l'ovario è al di sotto e unicamerale e leggermente al di sotto del calice (epiperiginia). Possono essere presenti staminodi. I fiori maschili hanno un peduncolo più lungo e hanno più stami uniti, fusi tra loro, con antere piumate e nodose.[4] Nella parte inferiore degli stami si possono formare piccole protuberanze che aggettano verso l'interno.[5]
Le bacche sono "corazzate", di colore rosso o arancione a maturità avvenuta; esse hanno una forma appuntita e irregolare, con una lunghezza compresa tra 4,5 a 7 centimetri e uno sviluppo ellissoidale. Quando il frutto matura, i frutti si aprono in tre lobi e rilasciano i numerosi semi. I semi sono ellittici, resistenti e di colore brunastro; sono grandi fino a 1 cm e ciascuno di essi è avvolto da un rivestimento chiamato "polpa" (si tratta di un falso arillo).[6]
È un organismo diploide e il suo numero di cromosomi è 2n=22.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La pianta cresce in regioni piuttosto aride, ma non del tutto desertiche. È originaria dell'Africa subsahariana, ma viene coltivata anche in India e in Pakistan; è stata recentemente introdotta anche nell'ecozona neotropicale.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Momordica balsamina venne scritto per la prima volta da Linneo nel 1753 in Species Plantarum, alla pagina 1009 del secondo volume. I sinonimi di Momordica balsamina sono: Momordica garriepensis Arn., Momordica huberi Tod., Momordica involucrata E. Mey. ex Sond., Momordica schinzii Cogn. ex Schinz, Nevrosperma cuspidata Raf.[7]
Usi
[modifica | modifica wikitesto]I frutti e le foglie possono essere consumati previa cottura; si mangia in particolare la "polpa" rossa del frutto.
I frutti, i semi e le foglie di M. balsamina sono usati in medicina omeopatica. I frutti e le foglie sono localmente utilizzati per produrre un surrogato del sapone. La linfa della pianta può essere utilizzata in medicina o come detergente per metalli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Wilhelm Ulrich, Internationales Wörterbuch der Pflanzennamen, Schmidt, 1872, p. 145.
- ^ (EN) Momordica balsamina L., su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ (EN) Mienkie Welman, Momordica balsamina, su PlantzAfrica, 2004. URL consultato il 20 novembre 2018.
- ^ (EN) O. P. Sharma, Plant Taxonomy, 2ª ed., Tata McGraw-Hill, 2009, p. 330, ISBN 978-0-07-014159-9.
- ^ (EN) M. Percival, Floral Biology, Pergamon Press, 1969, p. 37, ISBN 0-08-010609-9.
- ^ (EN) E. J. H. Corner, The Seeds of Dicotyledons, vol. 1, Cambridge University Press, 1976, p. 115, ISBN 0-521-20688-X.
- ^ (EN) Momordica balsamina, su Plants of the World, Kew Science. URL consultato il 20 novembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) G. J. H. Grubben, O. A. Denton, Plant Resources of Tropical Africa, 2: Vegetables, PROTA, 2004, ISBN 90-5782-147-8.
- (DE) Eduard Winkler, Vollständiges Real-Lexikon der medicinisch-pharmaceutischen und Rohwaarenkunde, 2 (M–Z), Brockhaus, 1842.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Momordica balsamina
- Wikispecies contiene informazioni su Momordica balsamina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Momordica balsamina, su Useful Tropical Plants. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2018).