Mirebeau-sur-Bèze (nome latino: sconosciuto) | |
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L'accampamento militare di Mirebeau-sur-Bèze sorgeva poco ad ovest dalla latina Vesontio, a nord di Lugdunum. | |
Periodo di attività | accampamento legionario permanente dai tempi di Augusto[1] (dal 19 al 13 a.C. circa); è certa la sua riapertura a partire dal 70 circa (al termine della rivolta batava[2]) fino al 90 circa |
Località moderna | Mirebeau-sur-Bèze in Francia, non lontano da Digione |
Unità presenti | legio XIV Gemina[3] dal 19 al 13 a.C.;[4][3] legio VIII Augusta dal 70[2] all'88-90 circa. |
Dimensioni castrum | 22 ettari[5] |
Provincia romana | Germania superiore |
L'accampamento legionario di Mirebeau fu creato probabilmente per la prima volta nel territorio dei Lingoni, non molto distante da Vesontio, all'epoca di Augusto, dopo circa 30 anni dall'occupazione della Gallia di Cesare degli anni 58-50 a.C. e la successiva fase di romanizzazione, e riaperto attorno al 70. Si trattava di un centro strategico non molto distante dalla capitale Lugdunum e dal limes renano della Germania inferiore.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Da Cesare ad Augusto (52 - 13 a.C.)
[modifica | modifica wikitesto]Il campo sorse in una zona utilizzata già da Gaio Giulio Cesare, durante la conquista della Gallia (58-50 a.C.). Sappiamo, infatti, che nel 53 a.C. Cesare collocò due legioni nel Paese dei Lingoni,[6][7] mentre dopo la resa di Alesia inviò nei pressi di Vesontio (tra i Sequani) le legioni VII, XV e la cavalleria con Tito Labieno ed il suo luogotenente, Marco Sempronio Rutilo.[8][9].
L'accampamento di Mirebeau, che sorse in età augustea attorno al 19 a.C. (e comunque prima del 15 a.C.[1]) quando la legio XIV Gemina[3] fu trasferita dalla Gallia Aquitania (località Aulany). Fu costruito non molto distante da dove lo stesso Cesare aveva posto i suoi hiberna oltre un ventennio prima. Il castra fu probabilmente chiuso nel 13 a.C., in vista delle campagne di Druso maggiore del 12-9 a.C. in Germania Magna, quando la legio XIV Gemina fu trasferita a Mogontiacum sul Reno;[4] più difficilmente cessò la sua attività militare dopo la disfatta di Varo del 9.
Da Vespasiano a Domiziano (70-90 c.a.)
[modifica | modifica wikitesto]Qui fu acquartierata la legio VIII Augusta ai tempi dell'imperatore romano Vespasiano,[2] o fores solo sue vexillationes[5] in seguito alla rivolta dei Lingoni guidati da un certo Giulio Sabino, considerando la sua importante posizione strategica lungo la strada romana che conduceva da Langres, a Pontailler fino a Besançon e monitorare le tribù galliche dei Sequani e degli Edui.
Fu utilizzato quale centro strategico arretrato, a ridosso della frontiere renana, nel corso delle campagne germaniche dell'imperatore Domiziano degli anni 83-84.[10][11] Dopo circa vent'anni di permanenza in questo castrum la legione VIII Augusta fu inviata ad Argentoratae,[12] a difesa del limes del Reno (attorno all'89[5]). Il campo militare era di ben 25 ettari circondata da fossati ed un muro alto fino a 5 metri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b M.Wightman, The Lingones: Lugdunensis, Belgica or Germania Superior, in Studien zu den Militärgrenzen Roms, II, Vorträge des 10. internationalen limes Kongress, di Dorothea Haupt & Heinz Günter Horn, 1977, pag.207.
- ^ a b c D.B. Campbell, p. 20.
- ^ a b c E. Ritterling, Legio, in PW, RE, 12, 2, Stuttgart, 1924-1925, col.1728.
- ^ a b J.R.Gonzales, Historia de las legiones romanas, Madrid 2003, p.348.
- ^ a b c J.R.Gonzales, Historia de las legiones romanas, Madrid 2003, p.263.
- ^ Cesare, De bello Gallico, VI, 44.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana XL, 31,2-6; 32,1-5.
- ^ Cesare, De bello Gallico, VII, 90.
- ^ Theodore Ayrault Dodge, Caesar, New York 1989-1997, pp. 306-307.
- ^ D.B. Campbell, p. 23.
- ^ L'iscrizione D 2285 trovata nel castra di Mirabeau, riporta la scritta: Vexillationes legionum I, VIII, XI, XIIII e XXI.
- ^ D.B. Campbell, p. 24.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Cesare, De bello Gallico, VI e VII.
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana XL.
- Fonti storiografiche moderne
- D.B. Campbell, Roman legionary fortresses 27 BC - AD 378, Oxford 2006.
- Theodore Ayrault Dodge, Caesar, New York 1989-1997.
- J.R.Gonzales, Historia de las legiones romanas, Madrid 2003.
- M.Wightman, The Lingones: Lugdunensis, Belgica or Germania Superior, in Studien zu den Militärgrenzen Roms, II, Vorträge des 10. internationalen limes Kongress, a cura di Dorothea Haupt & Heinz Günter Horn, 1977.