Michele Tombolini (Venezia, 22 novembre 1963) è un artista italiano.
È conosciuto per le sue opere pittoriche ed installative che trattano temi sociali.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini e l'evoluzione artistica (1963–2012)
[modifica | modifica wikitesto]Fin dalla giovinezza, Tombolini esplora diverse forme artistiche tra pittura, scultura, installazioni e performance. Il suo stile trae ispirazione da figure come Picasso e Basquiat, oltre che dal movimento della Transavanguardia italiana. Attraverso la sua arte, fonde elementi tradizionali con una forte propensione all'innovazione.
Alla 55esima Biennale di Venezia del 2013, presenta il video E luce fu, esposto a Palazzo Bembo. Questo progetto segna una svolta importante nella sua carriera, spingendolo verso un linguaggio concettuale sempre più orientato a tematiche sociali.
Simbolismo sociale e impegno contemporaneo (2013–oggi)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2015 realizza il murale interattivo Butterfly a Berlino, un'opera alta 20 metri che fa parte del progetto Indelible Marks. Attraverso l'immagine di una bambina con una “X” sulla bocca e ali di farfalla, il murale affronta il tema degli abusi sui minori, veicolando un messaggio di speranza e resilienza.[2]
Alla Biennale di Venezia del 2019, presenta l’installazione La Mendicante Griffata, una critica profonda al consumismo moderno attraverso una performance provocatoria.[3] Successivamente, interviene sull’opera Il bambino migrante di Banksy, aggiungendo una “X” simbolica per sensibilizzare sul problema del traffico umano.[4]
Con la scultura X Square (2021), installata a Mestre, Tombolini propone un simbolo di speranza per il periodo post-pandemia. Lo stesso anno collabora con Extinction Rebellion per l’azione artistica The Voice OFF the Planet, denunciando l’emergenza climatica.[5][6]
Nel 2022 rappresenta San Marino alla Biennale di Venezia presso Palazzo Donà dalle Rose, mentre nel 2023 partecipa alla sezione educativa della Biennale con Linea Interrotta, una foto-installazione che esplora il tema dell’alienazione sociale.[7] Il 2024 segna la distribuzione su Prime Video del documentario The Voice OFF the Planet, che racconta il suo impegno artistico e sociale attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.[8]
La visione artistica
[modifica | modifica wikitesto]La visione artistica di Michele Tombolini esplora temi universali come la condizione umana, la società contemporanea, la spiritualità e il silenzio. Inizialmente influenzato dal primitivismo di Basquiat e Picasso, il suo lavoro si distingue per un approccio pittorico materico e istintivo, con un trattamento infantile delle figure umane che esprime introspezione ed emozioni interiori. Successivamente, con il ciclo E luce fu (anni '90–2000), il focus si sposta su una riflessione sul significato dell’esistenza, introducendo la “X” sulla bocca come simbolo della censura su temi delicati come la morte e la violenza. [9]
Nel ciclo Indelible Marks (2013), l’artista affronta tematiche sociali, concentrandosi sulla violenza e prostituzione minorile, utilizzando la farfalla come simbolo di liberazione dalla censura. Negli anni successivi, tra il 2019 e il 2021, con il ciclo Presagi, il linguaggio artistico di Tombolini evolve, con un distacco dalle figure umane e l’introduzione di paesaggi che riflettono l’isolamento sociale. Infine, nel ciclo Riflessi dell’anima, l'artista esplora la complessità dell'essere umano utilizzando specchi e tridimensionalità per esprimere diverse sfaccettature interiori.
Esposizioni
[modifica | modifica wikitesto]- 2013 - Biennale di Venezia, Palazzo Bembo
- 2015 - Butterfly, installazione Krossenerstrasse 36, Friedrichein, Berlino
- 2019 - La Mendicante Griffata, installazione durante la Biennale di Venezia
- 2020 - Nocomment, intervento performativo sull’opera de Il bambino migrante di Banksy a Venezia
- 2021 - Xsquare SculPture, Venezia Mestre
- 2021 - The Voice OFF The Planet (installazione sincronizzata sui monumenti di dieci città italiane)
- 2022 - Repubblica di San Marino, Padiglione della Biennale
- 2023 - Linea Interrotta, Biennale Educational, Venezia
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]- 2008 - Parentesi Studia Gallery, Vittorio Veneto Treviso
- 2009 - Galleria Viola, Novara
- 2009 - Palazzo Michiel, Venezia
- 2011 - Palazzo delle Prigioni, Venezia
- 2012 - Vain Art Gallery, Mestre Venezia
- 2013 - Biennale di Venezia Collaterale Palazzo Bembo
- 2014 - Green Art Asia, Hong Kong
- 2014 - Emerson Art Gallery, Berlin
- 2015 - Vecchiato Art Gallery, Padova
- 2016 - Spazio Iqos per Philippe Morris, Milano
- 2019 - La Mendicante Griffata, Palazzo Ca' Zanardi, Venezia
- 2021 - Salotto di Milano
- 2022 - Agostino Gallery, Milano
- 2023 - Museo Parco Archeologico di Selinunte, Trapani
- 2024 - Arte in viaggio, Gibellina (Fondazione Orestiadi)
- 2024 - I riflessi dell’anima, Triennale di Milano
Collaborazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Fondazione Donà delle Rose, Venezia
- Fondazione Orestiadi, Gibellina
- Art Advisor Francesca Parvizyar
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Michele Tombolini, su Cris Contini Contemporary. URL consultato il 12 dicembre 2024.
- ^ Butterfly, il murales di Berlino è italiano ed anche virtuale, su berlinomagazine.com.
- ^ Venezia, la mendicante "griffata", su nuovavenezia.gelocal.it.
- ^ «Ho tappato io la bocca del bimbo di Banksy», su nuovavenezia.gelocal.it.
- ^ Tombolini, una scultura di speranza, su ilgazzettino.it.
- ^ Michele Tombolini, chi è l’artista che ha messo i teschi di cartapesta, su milano.corriere.it.
- ^ Event: Linea Interrotta: Michele Tombolini, su criscontinicontemporary.com.
- ^ The Voice OFF The Planet, su primevideo.com.
- ^ Michele Tombolini - E Luce Fu XXII Elemento | Artribune, su artribune.com, 3 ottobre 2024. URL consultato il 16 dicembre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Documentario The Voice OFF The Planet, regia di Lisa Festa