Michail Fëdorovič Vladimirskij | |
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Presidente del Comitato esecutivo centrale del Congresso panrusso dei Soviet | |
Durata mandato | 16 marzo 1919 – 30 marzo 1919 |
Predecessore | Jakov Sverdlov |
Successore | Michail Kalinin |
Presidente della Commissione centrale di revisione del Partito Comunista di tutta l'Unione | |
Durata mandato | 19 dicembre 1927 – 2 aprile 1951 |
Predecessore | Dmitrij Kurskij |
Successore | Pëtr Moskatov |
Deputato del Soviet delle Nazionalità del Soviet Supremo dell'URSS | |
Legislatura | III |
Circoscrizione | RSFS Russa |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Russo (bolscevico), Partito Comunista di tutta l'Unione |
Firma |
Michail Fëdorovič Vladimirskij (in russo: Михаил Фёдорович Владимирский; Arzamas, 4 marzo 1874 – Mosca, 2 aprile 1951) è stato un politico russo e sovietico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Prese parte alla Rivoluzione d'ottobre fra le file bolsceviche e, nel 1919, dopo la morte di Jakov Sverdlov, presidente del Comitato Esecutivo Centrale dei Soviet (capo di Stato della RSSF Russa), egli fu scelto dal Partito Comunista Russo (bolscevico) per sostituirlo temporaneamente. Il ruolo passò successivamente a Michail Kalinin.
Vladimirskij fu anche vicepresidente del Gosplan dell'URSS dal 1926 al 1927, e commissario del popolo (ministro) per la Sanità Pubblica della RSSF Russa dal 1930 al 1934. In quegli anni turbolenti, fu un sostenitore della linea di Stalin contro i "deviazionismi" di Lev Trockij e Nikolaj Bucharin.
Altri progetti
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