Maserati 4CTR/4CS 1100 | |
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Una Maserati 4CTR/4CS durante una competizione | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Maserati |
Produzione | dal 1931 al 1936 |
Esemplari prodotti | 5[1] |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3680 mm |
Larghezza | 1480 mm |
Altezza | 1350 mm |
Passo | 2450 mm |
Massa | 700[1] kg |
La 4CTR/4CS 1100 è una autovettura biposto da competizione costruita dalla Maserati dal 1931 al 1936[1]. L'esordio nelle gare è stato il 12 aprile 1931 alla Mille Miglia[1].
Il contesto
[modifica | modifica wikitesto]Una nuova serie di competizioni per le auto di piccole dimensioni aveva soppiantato la classe cyclecar, e così Alfieri Maserati decise di progettare un modello leggero e scattante che fosse fornito di un propulsore da quattro cilindri di facile manutenzione[1].
La prima versione del motore fu denominata “4CTR”, sigla che voleva dire “quattro cilindri testata riportata” (ciò significava che la testata del cilindro poteva essere tolta)[1]. Il prototipo guidato dai piloti Tuffanelli-Bertocchi vinse nella propria classe e risultò ventesimo nella classifica generale della Mille Miglia del 1932[1]. Nello stesso anno furono introdotte due varianti, la monoposto 4CM e la biposto sportiva 4CS[1]. La versione da strada fu studiata per competere in gare come la Mille Miglia, dove conquistò quattro vittorie di categoria[1]. Nel 1934 il pilota Piero Taruffi arrivò quinto in classifica generale, battendo anche avversari con veicoli più potenti[1].
Il propulsore sovralimentato da 4 cilindri aveva la corsa lunga, un doppio albero a camme in testa ed erogava una potenza compresa tra i 90 ed 115 CV da 5300 a 6000 giri al minuto[1]. Sulle ruote da 17 pollici erano montati pneumatici di marca Pirelli[1]. Nel 1935 furono installati freni idraulici e fu presentata una nuova carrozzeria con l'innalzamento dei tubi di scarico[1]. Il consumo di benzina era di 25 L ogni 100 km[1].
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]L'accensione era singola con magnete Scintilla o Bosch[1]. L'alimentazione era forzata con compressore tipo Roots[1]. Il motore era in linea a quattro cilindri con una cilindrata di 1088,4 cm³[1]. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente di 65 e 82 mm[1]. La distribuzione era a due valvole per cilindro disposte a V di 90°, con doppio albero a camme in testa[1]. Il rapporto di compressione era compreso tra 5,1 e 5,6 a uno[1]. Il sistema di raffreddamento era a circolazione d’acqua con pompa centrifuga[1].
I freni erano a tamburo con comando meccanico, dal 1935 idraulico[1]. La lubrificazione era forzata con pompe di mandata e recupero[1]. Le sospensioni erano a balestra con ammortizzatori a frizione[1]. Lo sterzo era a vite senza fine con settore dentato[1]. La trasmissione era provvista di un cambio a quattro velocità più la retromarcia[1].
La carrozzeria era biposto o corsa in alluminio.[1]. Il telaio era formato da due longheroni e traverse in profilati d'acciaio[1].
Il modello raggiungeva la velocità massima di 150 km/h[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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