Ludwig Leitner | |||||||||
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Nazionalità | Austria Germania Ovest | ||||||||
Altezza | 184 cm | ||||||||
Peso | 76 kg | ||||||||
Sci alpino | |||||||||
Specialità | Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata | ||||||||
Squadra | SC Kleinwalsertal | ||||||||
Termine carriera | 1968 | ||||||||
Palmarès | |||||||||
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Ludwig Leitner detto Luggi (Mittelberg, 24 febbraio 1940 – Mittelberg, 21 marzo 2013) è stato uno sciatore alpino austriaco naturalizzato tedesco, campione del mondo nella combinata a Innsbruck 1964 e vincitore di numerose classiche dello sci alpino; gareggiò per le nazionali austriaca e tedesca occidentale e, agli VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 e ai IX di Innsbruck 1964, per la Squadra Unificata Tedesca.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera sciistica
[modifica | modifica wikitesto]Stagioni 1958-1960
[modifica | modifica wikitesto]Sciatore polivalente originario di Mittelberg, comune austriaco raggiungibile soltanto dalla Germania, era fratello di Adalbert e Hias[1], a loro volta sciatori alpini; iniziò la sua carriera agonistica nei quadri della nazionale austriaca e debuttò in campo internazionale in occasione della discesa libera del trofeo del Lauberhorn 1958, l'11 gennaio a Wengen (26º)[2]. Ai successivi Mondiali di Badgastein 1958, suo esordio iridato, si classificò 14º nella discesa libera, 26º nello slalom gigante, 9º nello slalom speciale e 8º nella combinata[3]; nel prosieguo di quella stagione si piazzò 3º nello slalom speciale e nella combinata di Holmenkollen (13-15 marzo)[4] e nel secondo slalom gigante delle Drei-Gipfel-Rennen (Arosa, 22 marzo)[5].
Dopo esser passato alla nazionale tedesca occidentale, nel 1960 vinse lo slalom gigante e lo slalom speciale dell'Internationalen Adelbodner Skitage sulla Chuenisbärgli di Adelboden (4-5 gennaio)[6] ed esordì ai Giochi olimpici invernali: a Squaw Valley 1960 fu 11º nella discesa libera, 18º nello slalom gigante, 4º nello slalom speciale e 5º nella combinata, disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1960.
Stagioni 1961-1965
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 1960-1961 Leitner vinse lo slalom speciale e la combinata del Critérium de la première neige (Val-d'Isère, 16-18 dicembre)[7] e in quella successiva ai Mondiali di Chamonix 1962 vinse la medaglia di bronzo nella combinata e si classificò 16º nella discesa libera, 10º nello slalom gigante e 5º nello slalom speciale[8]; nel 1963 si aggiudicò lo slalom speciale del trofeo Hahnenkamm sulla Ganslern di Kitzbühel (20 gennaio)[9], lo slalom gigante nella natia Kleinwalsertal (23 febbraio)[10], la discesa libera del trofeo Arlberg-Kandahar sulla Verte des Houches di Chamonix (9 marzo)[11] e il terzo slalom gigante delle Drei-Gipfel-Rennen (Arosa, 24 marzo)[12].
Nel 1964 conquistò lo slalom speciale del Lauberhorn sulla Männlichen/Jungfrau di Wengen (12 gennaio)[13] e ai successivi IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 si piazzò 5º nella discesa libera, 8º nello slalom gigante, 5º nello slalom speciale e vinse la medaglia d'oro nella combinata, disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1964; l'anno dopo si aggiudicò la discesa libera dell'Hahnenkamm sulla Streif di Kitzbühel (23 gennaio)[14], primo sciatore tedesco capace di imporsi in tale classica[1], quella della Coupe Émile Allais (Megève, 29 gennaio)[15] e la discesa libera e la combinata della Coppa dei tre comuni ladini (Val Gardena, 19-21 febbraio)[16]. Sempre nel 1965 stabilì il nuovo primato mondiale nello sci di velocità raggiungendo i 172,744 km/h[1].
Stagioni 1966-1968
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1966 conquistò lo slalom speciale della 3-Tre sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio (12 febbraio)[17] e ai Mondiali di Portillo 1966 vinse nuovamente la medaglia di bronzo nella combinata, dopo essersi classificato 16º nella discesa libera, 17º nello slalom gigante e 5º nello slalom speciale[18]. In Coppa del Mondo esordì nella stagione inaugurale del circuito, il 14 gennaio 1967 a Wengen in discesa libera (33º)[19], ottenne il miglior risultato il 20 gennaio 1968 a Kitzbühel in discesa libera (7º, suo unico piazzamento a punti) e prese per l'ultima volta il via il giorno successivo nella medesima località in slalom speciale (29º)[20].
Ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968, suo congedo agonistico internazionale, Leitner si piazzò 12º nella discesa libera, 23º nello slalom gigante, 12º nello slalom speciale e 5º nella combinata, disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1968.
Altre attività
[modifica | modifica wikitesto]Leitner fu la controfigura per le scene sciistiche dell'attore George Lazenby nel ruolo di James Bond per il film Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà di Peter R. Hunt (1969); in seguito esercitò l'attività di albergatore[1].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- 3 medaglie:
- 1 oro (combinata a Innsbruck 1964)
- 2 bronzi (combinata a Chamonix 1962; combinata a Portillo 1966)
Classiche
[modifica | modifica wikitesto]- 1 vittoria (slalom speciale a Madonna di Campiglio 1966)
- 1 vittoria (discesa libera a Chamonix 1963)
- 1 vittoria (discesa libera a Megève 1965)
- 2 vittorie (slalom speciale, combinata a Val-d'Isère 1960)
- 2 vittorie (slalom speciale a Kitzbühel 1963; discesa libera a Kitzbühel 1965)
- 2 vittorie (slalom gigante, slalom speciale ad Adelboden 1960)
- 1 vittoria (slalom speciale a Wengen 1964)
Coppa del Mondo
[modifica | modifica wikitesto]- Miglior piazzamento in classifica generale: 45º nel 1968
Campionati tedeschi
[modifica | modifica wikitesto]- 15 ori (slalom gigante, slalom speciale, combinata nel 1958; slalom speciale nel 1960; combinata nel 1962; slalom gigante, slalom speciale, combinata nel 1963; discesa libera, combinata nel 1964; discesa libera, slalom speciale nel 1965; discesa libera nel 1966; slalom gigante nel 1967; discesa libera nel 1968)[21]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Ludwig Leitner, su olympedia.org. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EN) 11.01.58. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EN) 02-09.02.1958. Bad Gastein, Austria, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EN) 13-15.03.58. Holmenkollen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EN) 21-23.03.58. Arosa (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EN) 04-05.01.1960. Adelboden, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 aprile 2024.
- ^ (EN) 16-18.12.60. Val d'Isere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 20.01.63. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 23.02.63. Kleinwalsertal (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 09.03.63. Chamonix (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 22-24.03.63. Arosa (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 12.01.64. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 23.01.65. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 29.01.65. Megeve (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 19-21.02.65. Val Gardena, su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 12.02.66. Madonna (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 14.01.67. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (EN) 21.01.68. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ (DE) Ski-Alpin - Deutsche Meisterschaften - Herren (1932-2003), su sport-komplett.de. URL consultato il 10 aprile 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ludwig Leitner, su fis-ski.com, FIS.
- (EN) Matteo Pacor, Ludwig Leitner, su Ski-DB.com.
- (EN, FR) Ludwig Leitner, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Ludwig Leitner, su Olympedia.
- (EN) Ludwig Leitner, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7649153063203619320008 · GND (DE) 116196455X |
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