Lucio Libertini | |
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Lucio Libertini nel 1979 | |
Presidente della 10ª Commissione Trasporti della Camera dei deputati | |
Durata mandato | 27 luglio 1976 – 19 giugno 1979 |
Predecessore | Loris Fortuna |
Successore | Antonio Marzotto Caotorta |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 20 giugno 1979 – 7 agosto 1993 |
Legislatura | VIII, IX, X, XI |
Gruppo parlamentare | PCI, Rifondazione Comunista |
Circoscrizione | Piemonte |
Collegio | VIII: Verbano-Cusio-Ossola IX-X: Casale Monferrato - Chivasso XI: Torino Dora Oltre Stura Collina |
Incarichi parlamentari | |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 giugno 1968 – 19 giugno 1979 |
Legislatura | V, VII |
Gruppo parlamentare | PSIUP, PCI |
Circoscrizione | Torino-Novara-Vercelli |
Incarichi parlamentari | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | USI (1953-1957) PSI (1957-1968) PSIUP (1968-1972) PCI (1972-1991) PRC (1991-1993) |
Titolo di studio | Laurea in scienze politiche |
Professione | Giornalista pubblicista |
Lucio Libertini (Catania, 1º giugno 1922 – Roma, 7 agosto 1993) è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Membro della Federazione Giovanile Socialista Italiana, l'organizzazione giovanile del Partito Socialista Italiano, nel 1946 diede vita alla corrente "Iniziativa socialista".
Nella primavera 1952 comincia a collaborare a "Risorgimento Socialista", il settimanale fondato da Aldo Cucchi e Valdo Magnani, di cui assume la direzione dal 18 dicembre 1954 fino alla chiusura (marzo 1957), occupandosi prevalentemente della politica estera, della decolonizzazione, dei movimenti socialisti a livello internazionale.
Membro della direzione dell'Unione Socialista Indipendente dal I Congresso (1953), nel marzo 1957 confluisce con l'intero movimento nel PSI
Nel 1958, quando ormai la politica del Fronte Democratico Popolare era già stata abbandonata dai vertici del PSI, scrisse con Raniero Panzieri le Sette tesi sul controllo operaio, in cui rilanciava la necessità dell'abolizione della proprietà privata.
Nel 1968 venne eletto alla Camera nelle liste del PSIUP. Nel 1972 aderisce al Partito Comunista Italiano, divenendo membro del comitato centrale e dove rimase per tre anni[1].
Ritornò alla Camera nel 1976, eletto questa volta in quelle del PCI. Nel corso della legislatura presiedette la commissione trasporti della Camera.
Alle elezioni del 1979 fu eletto Senatore con il Partito Comunista Italiano, confermando il seggio nel 1983 e 1987.
Nel 1991 non aderisce alla svolta della Bolognina di Achille Occhetto, così insieme ad Armando Cossutta, Sergio Garavini, Rino Serri, Nichi Vendola ed altri fondarono il Partito della Rifondazione Comunista[2], assumendo l'incarico di capogruppo a palazzo Madama e di dirigente.
Alle elezioni politiche del 1992 viene rieletto senatore, ricoprendo il ruolo di capogruppo di Rifondazione Comunista, e rimanendo in carica fino alla morte improvvisa, avvenuta un anno dopo a causa di un male incurabile.[1]
Incarichi parlamentari
[modifica | modifica wikitesto]Camera dei deputati
[modifica | modifica wikitesto]V Legislatura
[modifica | modifica wikitesto]- Vicepresidente della 12ª Commissione permanente (Industria e commercio)
VII Legislatura
[modifica | modifica wikitesto]- Presidente della 10ª Commissione permanente (Trasporti)
Senato della Repubblica
[modifica | modifica wikitesto]VIII Legislatura
[modifica | modifica wikitesto]- Componente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
- Componente della Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate relative alla ristrutturazione dei servizi di assistenza al volo
- Componente della Commissione parlamentare per il parere al Governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del Belice
- Componente della Commissione inchiesta attuazione interventi ricostruzione Belice
IX Legislatura
[modifica | modifica wikitesto]- Componente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
X Legislatura
[modifica | modifica wikitesto]- 5ª Commissione permanente (Bilancio):
- Componente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
- Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
- Componente della Sottocommissione permanente per l'accesso
- Componente della Commissione d'inchiesta terremoti Basilicata e Campania
XI Legislatura
[modifica | modifica wikitesto]- Componente della 5ª Commissione permanente (Bilancio)
- Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Vera Schiavazzi, È morto Libertini. Una vita a Sinistra e tante scissioni, in la Repubblica, 8 agosto 1993, p. 15. URL consultato il 28 febbraio 2011.
- ^ Rifondazione.it - Rifondazione.it, su web.archive.org, 7 maggio 2009. URL consultato il 16 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2009).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lucio Libertini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lucio Libertini, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Lucio Libertini (VIII legislatura della Repubblica Italiana) / IX legislatura / X legislatura / XI legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano.
- Lucio Libertini, su Camera.it - VII legislatura, Parlamento italiano.
- Lucio Libertini, su Camera.it - V legislatura, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 261234122 · ISNI (EN) 0000 0000 8123 7536 · SBN RAVV038069 · LCCN (EN) n82084200 · GND (DE) 108425851 |
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