Luciano Bausi | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1976 – 1992 |
Capo del governo | Bettino Craxi |
Predecessore | Giuseppe Gargani |
Successore | Franco Castiglione |
Legislatura | VII, VIII, IX e X |
Gruppo parlamentare | Democrazia Cristiana |
Circoscrizione | collegio 1 di Firenze |
Sito istituzionale | |
Sottosegretario di stato al Ministero della Giustizia | |
Durata mandato | 26 febbraio 1984 – 3 marzo 1987 |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Professione | avvocato |
Luciano Bausi (Firenze, 14 giugno 1921 – Firenze, 20 febbraio 1995) è stato un politico e avvocato italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Luciano Bausi nacque a Firenze il 14 giugno 1921. Dopo la laurea in giurisprudenza iniziò la professione forense; partecipò alla Seconda guerra mondiale. Iniziò la carriera politica nel 1960 come consigliere comunale dapprima indipendente delle liste della Democrazia Cristiana, successivamente militò definitivamente nelle sue file, divenendo assessore all'urbanistica e al patrimonio con i sindaci Giorgio La Pira, Lelio Lagorio e Piero Bargellini. Divenne sindaco di Firenze dal 1967 al 1974, periodo nel quale si trovò a dover gestire il difficile periodo del “dopo alluvione”.[1]
Proseguì la sua carriera politica a livello nazionale, divenendo senatore nel 1976; nel 1979 venne rieletto e confermato nel 1983. Dal 1983 al 1987 fu sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, lasciando l'attività politica nel 1992. Durante il suo impegno parlamentare, partecipò alla stesura della legge sull'equo canone e a molte commissioni parlamentari: Commissione bicamerale di vigilanza del Parlamento, Commissione parlamentare d'inchiesta sul “caso Moro” e della bicamerale sul terrorismo in Italia, della Loggia P2, si interessò al problema delle carceri (portò al carcere di Pianosa il Maggio Musicale Fiorentino e Madre Teresa di Calcutta); fu inoltre membro della Commissione di vigilanza sulla Rai Radio televisione; poco prima della sua morte fu nominato membro della Commissione che doveva indagare sul caso della Banca Nazionale del Lavoro di Atlanta (USA).[1]
Nella città di origine fu molto attivo, al vertice di importanti sodalizi, come l'Unione Fiorentina[2] di cui fu presidente per un ventennio dal 1975 e l'Antica Compagnia del Paiolo; fu presidente del Conservatorio delle Mantellate e della Accademia di belle arti fino alla sua scomparsa; inoltre si adoperò soprattutto negli ultimi anni per la costituzione in museo della Casa di Dante. Morì a Firenze il 20 febbraio 1995.[1]
Archivio
[modifica | modifica wikitesto]Il Fondo di Luciano Bausi[3] è stato depositato dai figli presso l'Archivio di Stato di Firenze.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Fondo Bausi Luciano, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 4 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2018).
- ^ Museo della Casa di Dante - Unione Fiorentina, su museocasadidante.it.
- ^ Fondo Luciano Bausi, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 4 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- E. Capannelli - E. Insabato (a cura di), Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, Firenze, Olschki, 1996, pp. pp. 81-82.
- Luciano Bausi, su Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 4 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2018).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luciano Bausi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luciano Bausi, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- (EN) Opere di Luciano Bausi, su Open Library, Internet Archive.
- Luciano Bausi (VIII legislatura della Repubblica Italiana) / IX legislatura / X legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano.
- Museo della Casa di Dante, su museocasadidante.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79441125 · ISNI (EN) 0000 0000 5830 7866 · SBN CFIV054414 · LCCN (EN) n00039580 |
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