Laza Kostić, pseudonimo di Lazar Kostić (Kovilj, 12 febbraio 1841[1] – Vienna, 9 dicembre 1910[2]), è stato uno scrittore, poeta e politico serbo, uno dei rappresentanti più significativi del Romanticismo serbo[3][4].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Petar, un ufficiale di polizia di frontiera e di Hristina, proveniente da una famiglia di commercianti, Kostić frequentò la scuola elementare nella sua città natale, e si trasferì dai suoi parenti a Đurđevo, dopo la morte di sua madre.[5]
I suoi studi proseguirono nel ginnasio a Novi Sad, Pančevo e Budim.[6]
Nel 1864 si laureò alla facoltà di giurisprudenza,[4] e due anni dopo ottenne il dottorato di ricerca presso l'Università Lorand Etvoš di Pest.[6]
Subito dopo la laurea, Kostić incominciò ad insegnare al ginnasio di Novi Sad, fondando contemporaneamente il movimento politico Ujedinjena omladina srpska ("Unione della gioventù serba"), attivo fino al 1871.[5]
Ha poi lavorato come avvocato, notaio e come presidente della corte.[4]
Dopo di che, iniziò a dedicarsi alla letteratura, al giornalismo e alla politica, anche se nel 1869 fu accusato di aver partecipato all'assassinio del principe Mihailo Obrenović III di Serbia, e quindi fu arrestato.[5][6]
Nel 1873 fu eletto deputato nel Parlamento ungherese,[6] cinque anni dopo partecipò al Congresso di Berlino,[4] e nel 1880 assunse la carica di segretario della missione serba a San Pietroburgo.[5][4]
Nel 1881 incominciò a collaborare con il giornale Srpska Nezavisnost e dal 1909 fu membro dell'Accademia Reale Serba.
Nel 1895 si sposò con la ricca ereditiera Julijanu Palanačk e si trasferì a Sombor, anche se amò per gran parte della sua vita Lenka Dunđerski, la sua musa ispiratrice.[5]
Laza Kostić morì nel 1910 a Vienna e fu sepolto nel cimitero grande ortodosso di Sombor.
Stile, pensiero e poetica
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della sua carriera, impreziosì il suo stile con elementi popolari e modernisti, passando da intonazioni patriottiche a riflessioni più elaborate.[3] Spirito inquieto, Kostić fu un innovatore della letteratura per le sue immagini poetiche originali, per i nuovi mezzi espressivi e le sue metafore, intrisi di umorismo, ironia e spiritualità.[3]
Complessivamente scrisse centocinquanta opere, tra le quali: la tragedia Maksim Crnojević (1866), basata su un famoso episodio storico elaborato dalla poesia popolare;[3] la tragedia Pero Segedinac ("Pero di Seghedino", 1882), incentrata sul capitano serbo di Seghedino, nella quale Kostić criticò il comportamento dell'Impero austro-ungarico in Voivodina;[3] il dramma Uskokova ljuba ("L'amata dell'Uscocco", 1890), tratto da un tema popolare; il saggio d'estetica Osnova lepote u svetu s osobenim obzirom na srpske narodne pesme ("Le basi della bellezza nel mondo con un particolare riguardo alle canzoni popolari serbe", 1880); il trattato filosofico Osnovno načelo, Kritički uvod u opštu filosofiju ("Principio di base, una introduzione critica alla filosofia generale", 1884).[5]
Kostić fu un poliglotta, dato che parlava in latino, greco, inglese, tedesco, francese, italiano, russo e ungherese,[4] e si distinse anche nella traduzione di molte opere, tra le quali quelle di William Shakespeare e di Omero.
Scrisse poesie d'amore, patriottiche, inni, necrologi, poesie satiriche e ballate, tra le quali menzoniamo: Među javom i med snom ("Tra il pubblico e durante il sogno", 1863) e Santa Maria della Salute (1909), una delle più belle pagine letterarie serbe,[6] raccolte nelle Pesme I ("Poesie I", 1873), nelle Pesme II ("Poesie II", 1874) e infine nelle Pesme ("Poesie", 1909).[3]
Come poliglotta, esperto di giurisprudenza e della sua lingua, Kostic si dimostrò una personalità importante per la formazione della nuova terminologia giuridica, e contribuì,[7] assieme agli intellettuali balcanici, alla omogeneizzazione linguistica della popolazione slava, superando le contraddizioni storiche, politiche, culturali, religiose interne.[7]
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Maksim Crnojević, tragedia (1866);
- Pero Segedinac, tragedia (1882);
- Gordana, dramma (1890);
- Osnova lepote u svetu s osobenim obzirom na srpske narodne pesme, (1880);
- Osnovno načelo, Kritički uvod u opštu filosofiju, (1884);
- O Jovanu Jovanoviću Zmaju (Zmajovi), njegovom pevanju, mišljenju i pisanju, i njegovom dobu, (1902);
- Među javom i med snom, poesia (1863);
- Santa Maria della Salute, poesia (1909);
- Čedo vilino, racconto;
- Maharadža, racconto;
- Mučenica, racconto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 31 gennaio del calendario giuliano, il 12 febbraio di quello gregoriano.
- ^ 26 novembre del calendario giuliano, il 9 dicembre di quello gregoriano.
- ^ a b c d e f le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 299.
- ^ a b c d e f (EN) Laza Kostic - Life between reality and dreams, su sutori.com. URL consultato il 16 settembre 2018.
- ^ a b c d e f (HR) Laza Kostić, su biografija.org. URL consultato il 16 settembre 2018.
- ^ a b c d e (BS) Laza Kostić, su poezijanoci.com. URL consultato il 16 settembre 2018.
- ^ a b Il contributo al campo giuridico del poeta serbo Laza Kostić, su iusromanum.eu. URL consultato il 16 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2022).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Kostić Lazar, in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL), IV, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1969, p. 155.
- (HR) V. Petrovič, Narodna enciklopedija, Zagabria, 1929.
- (FR) Kolja Mićević, Les saluts slaves. Une anthologie poètique : Bosnie-Herzégovine, Croatie, Macédoine, Monténégro, Serbie, Slovénie, Parigi, Kolja Mićević, 2002.
- (FR) Laza Kostić, Théâtre folklore, in Revue d'art dramatique, XXXI, n. 186, Parigi, 1893, pp. 321-334.
- (FR) Laza Kostić, Critique impériale, in Revue d'art dramatique, Parigi, 1894, pp. 204-218.
- (SR) Mladen Leskovac, Laza Kostić, Belgrado, 1960.
- (SR) Blagoje Jastrebic, La poetica di Laza Kostić, Belgrado, 1970.
- (SR) Miodrag Radović, Laza Kostić i svetska književnost, Belgrado, 1983.
- (BS) Dusko Babic, Il misticismo del Romanticismo serbo, Sarajevo, 2004.
- (SR) Jovan Zivlak, Poesia ed estetica di Laza Kostić, Novi Sad, 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laza Kostić
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kostić, Laza, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE) Laza Kostić (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di Laza Kostić / Laza Kostić (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (BS) Biografia di Laza Kostić, su biblioso.org.rs. URL consultato il 17 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2009).
- (FR) Biografia di Laza Kostić, su serbica.u-bordeaux-montaigne.fr.
- (HR) Opere selezionate di Laza Kostić, su borut.com.
- (HR) Opere selezionate di Laza Kostić, su solair.eunet.rs.
- (EN) Opere selezionate, tradotte in inglese, di Laza Kostić, su sites.google.com.
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