Kárim Másimov | |
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Presidente del Comitato per la Sicurezza Nazionale del Kazakistan | |
Durata mandato | 8 settembre 2016 – 5 gennaio 2022 |
Presidente | Nursultan Ábishuly Nazarbaev Qasym-Jomart Toqaev |
Predecessore | Vladimir Jumaqanov |
Primo ministro del Kazakistan | |
Durata mandato | 2 aprile 2014 – 8 settembre 2016 |
Presidente | Nursultan Ábishuly Nazarbaev |
Predecessore | Serik Ahmetov |
Successore | Baqytjan Saǵyntaev |
Durata mandato | 10 gennaio 2007 – 24 settembre 2012 |
Presidente | Nursultan Ábishuly Nazarbaev |
Predecessore | Danıal Ahmetov |
Successore | Serik Ahmetov |
Capo dell'ufficio esecutivo del Presidente | |
Durata mandato | 24 settembre 2012 – 2 aprile 2014 |
Predecessore | Aslan Musın |
Successore | Nurlan Niǵmatulin |
Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni | |
Durata mandato | 21 settembre 2012 – 2 aprile 2014 |
Presidente | Nursultan Ábishuly Nazarbaev |
Capo del governo | Qasym-Jomart Toqaev |
Predecessore | Serik Burkitbaev |
Successore | Ablaı Myrzahmetov |
Ministro dell'Economia e della Pianificazione del Bilancio | |
Durata mandato | 20 aprile 2006 – ottobre 2006 |
Presidente | Nursultan Ábishuly Nazarbaev |
Capo del governo | Danıal Ahmetov |
Predecessore | Qaırat Kelimbetov |
Successore | Aslan Musın |
Dati generali | |
Partito politico | Nu̇r Otan |
Titolo di studio | Laurea in economia |
Università | Università Narxoz |
Professione | Avvocato |
Kärim Qajımkanulı Mäsimov (in kazako Кәрім Қажымқанұлы Мәсімов?; in russo Карим Кажимканович Масимов?, Karim Kažimkanovič Masimov; Astana, 15 giugno 1965) è un politico kazako, primo ministro del Kazakistan dal 10 gennaio 2007[1] al 14 settembre 2012[2] e nuovamente dal 2 aprile 2014 all'8 settembre 2016 sotto la presidenza di Nursultan Nazarbayev.[3][4].
Nominato capo dell'intelligence (Comitato per la sicurezza nazionale) del Kazakistan,[5] è stato licenziato il 5 gennaio 2022 dal presidente Qasym-Jomart Toqaev in seguito ai disordini scoppiati nel Paese e arrestato poco dopo con l'accusa di tradimento.[6]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1965[7] da una famiglia musulmana di origini tagiche e uigure nella città di Celinograd (ora Astana, Másimov è figlio di Eleonora Ajıbekova e Qajımqan Másimov. Suo padre ha ricoperto varie posizioni manageriali come direttore della Burundai Production Association of Wall Materials, vice capo del Glavtopsnab sotto il Consiglio dei ministri della RSS kazaka, direttore del centro sanitario Másimov LLP. Inoltre, è stato presidente delle organizzazioni della Camera Nazionale Agro-Industriale del Kazakistan e dell'Associazione di yoga del Kazakistan.
Nel 1982, Másimov si è laureato al Collegio Repubblicano di Fisica e Matematica di Alma-Ata. Dal 1985 al 1988, ha studiato presso l'Università dell'Amicizia Popolare della Russia dove ha imparato l'arabo, poi l'Istituto Alma-Ata di Economia Nazionale.
Dal 1988 al 1989, Másimov ha studiato cinese presso l'Istituto di lingua di Pechino, ha insegnato alla facoltà di legge dell'università di Wuhan dal 1989 al 1991, e poi alla Columbia University di New York. Nel 1998, si è laureato presso la scuola di specializzazione dell'Accademia statale kazaka di gestione aziendale. Nel 1999, Másimov ha conseguito un dottorato presso l'Università statale di tecnologie e gestione di Mosca intitolata a K.G. Razumovskij. Nello stesso anno, ha discusso la sua tesi di dottorato sul tema "Problemi della formazione dell'industria della Repubblica del Kazakistan e modi per risolverli (teoria e pratica)".
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]In banca
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1992 al 1995, Másimov ha lavorato presso le strutture commerciali del Kazakistan in Cina e Hong Kong. Dal 1995 al 1997 è stato presidente del consiglio di amministrazione della Almaty Trade and Financial Bank. Mentre ricopriva quell'incrico, Másimov divenne presidente ad interim del consiglio di amministrazione di Turanbank nel 1996. Dal 1997 al 2000 è stato presidente del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio Popolare del Kazakistan.
Ministro dei Trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1991, Másimov divenne il capo del Dipartimento del Ministero del Lavoro. Il 7 agosto 2000 è stato nominato Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni. Il 27 novembre 2001 è diventato vice primo ministro del Kazakistan. Másimov ha ricoperto l'incarico fino al giugno 2003, è stato nominato assistente del Presidente del Kazakistan.
Ministro dell'Economia
[modifica | modifica wikitesto]Másimov è diventato nuovamente Vice Primo Ministro il 18 gennaio 2006, ed è stato contemporaneamente Ministro dell'Economia dal 19 aprile al 13 ottobre 2006.
Post-mandato
[modifica | modifica wikitesto]Dopo essere stato sollevato dal suo incarico di Primo Ministro, Másimov, mentre prestava servizio come Capo dell'Amministrazione Presidenziale, è stato anche Segretario di Stato ad interim del Kazakistan dal 21 gennaio 2014 al 2 aprile 2014.
L'8 settembre 2016, Másimov è diventato il presidente del Comitato per la sicurezza nazionale (NSC).
L'arresto (2022)
[modifica | modifica wikitesto]Másimov è stato licenziato come capo del NSC il 5 gennaio 2022 durante le proteste kazake del 2022 e arrestato il 6 gennaio, secondo l'account ufficiale, o entro l'8 gennaio, quando il suo arresto è stato annunciato pubblicamente. Joanna Lillis, scrivendo su Eurasianet, ha ipotizzato che Másimov fosse sospettato di essere coinvolto in un tentativo di colpo di stato che l'ex consigliere di Nazarbaev Ermuhamet Ertısbaev sosteneva si fosse verificato durante le proteste.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Másimov è sposato e ha tre figli. I suoi interessi includono la lettura di libri, la Muay thai, lo sci, l'arrampicata su roccia e il golf.
Parla fluentemente kazako, russo, inglese, cinese e arabo.[8] Dopo aver studiato in Cina ha lavorato a Hong Kong come rappresentante commerciale del proprio paese. È anche considerato un uomo di fiducia del Cremlino.[9]
Arti marziali
[modifica | modifica wikitesto]Másimov è stato presidente della Federazione di Muaythai amatoriale dell'Asia (FAMA) nel 2010. La FAMA e la Federazione Continentale della Federazione Internazionale dei Dilettanti di Muaythai (IFMA) in Asia è la prima Federazione Continentale dal 1991, sostenendo il lavoro e gli sforzi dell'IFMA. Fu poi nominato e assunse la carica di Vice Presidente dell'IFMA, Presidente della federazione Muaythai in Kazakistan e Vice-Presidente del World Muaythai Council (WMC).
Nel 2012, è stato rieletto all'unanimità per un altro mandato di quattro anni a capo della federazione asiatica, che è riconosciuta dal Consiglio Olimpico dell'Asia.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze kazake
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kazakhstan appoints new PM, in Reuters, 10 gennaio 2007. URL consultato l'8 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2011).
- ^ (EN) Mariya Gordeyeva, Kazakh PM Karim Masimov resigns: presidential press service, in Reuters, 24 settembre 2012. URL consultato il 24 settembre 2012.
- ^ (EN) Catherine Putz, To Tweet or Not to Tweet: How Did Kazakhstan's PM Lose His Job?, su The Diplomat. URL consultato il 3 giugno 2019.
- ^ (EN) Kazakh PM Demoted After Social-Media Blitz, su RadioFreeEurope/RadioLiberty. URL consultato il 3 giugno 2019.
- ^ (EN) Nariman Gizitdinov, Kazakh Premier Shifted to Security Chief as Economy Falters, su Bloomberg.com, 8 settembre 2016. URL consultato l'11 settembre 2020.
- ^ (EN) Auyezov Olzhas, Kazakhstan detains former national security chief on suspicion of treason, in Reuters, 8 gennaio 2022. URL consultato l'8 gennaio 2022.
- ^ (EN) Kazakhstan moves to name new PM, in United Press International.
- ^ (EN) Kazakh Parliament approves new Prime Minister, in RadioFreeEurope/RadioLiberty.
- ^ (EN) Kazakstan: Massimov May Signal New Reform Priorities, in Institute for War and Peace Reporting.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kärim Mäsimov
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Karim Massimov / KMassimovE (canale), su YouTube.
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