Johann Christoph Storer, conosciuto anche come Giovanni Cristoforo Storer (Costanza, 20 luglio 1611 – Costanza, 15 gennaio 1671), è stato un pittore e incisore tedesco[1][2].
Figlio del pittore Bartolomeo di Costanza, visse nel periodo di massimo splendore dell'arte sacra barocca dopo la fine della guerra dei trent'anni. Si formò come pittore a Milano nella scuola del Procaccini, dopo aver ricevuto educazione gesuita a Costanza.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte del padre, rimase a Costanza per un breve periodo, poi si trasferì a Milano dal 1640 al 1657 dove risentì della pittura lombarda controriformata, sebbene la scena artistica milanese fosse in regressione, dopo la morte di Federico Borromeo. Lavorò con Ercole Procaccini il Giovane, ma divenne rapidamente autonomo, lavorò a numerosi affreschi a Milano (nella basilica di Sant'Eustorgio) e anche nella certosa di Pavia.
Ricevette numerose commissioni come pittore attraverso i suoi contatti con gli insegnanti gesuiti. Nel 1652 tornò a Costanza, dove eseguì dipinti per chiese austriache, svizzere e della Baviera[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://artsandculture.google.com/entity/g121zv346
- ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-christoph-storer/
- ^ [1] Archiviato il 5 giugno 2011 in Internet Archive., "Sibylle Appuhn-Radtke: Visuelle Medien im Dienst der Gesellschaft Jesu. Johann Christoph Storer (1620–1671) als Maler der katholischen Reform, Regensburg: Schnell & Steiner 2000" (Rezension Gabriele Wimböck)"
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Johann Christoph Storer
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Storer, Johann Christoph, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE) Katalog der Deutschen Nationalbibliothek (opere di e su Johann Christoph Storer), su portal.dnb.de, Biblioteca nazionale tedesca.
- Gabriele Wimböck: "Johann Christoph Storer" Archiviato il 5 giugno 2011 in Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120703660 · ISNI (EN) 0000 0001 0939 7428 · BAV 495/306318 · CERL cnp00569266 · ULAN (EN) 500006328 · LCCN (EN) nr96006543 · GND (DE) 122372840 · BNE (ES) XX1296506 (data) · BNF (FR) cb12552832n (data) |
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