Jean-Nicolas Pache | |
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Jean-Nicolas Pache in una litografia di François-Séraphin Delpech | |
Ministro della guerra della Prima Repubblica francese | |
Durata mandato | 18 ottobre 1792 – 4 febbraio 1793 |
Predecessore | Pierre Henri Hélène Marie Lebrun-Tondu |
Successore | Pierre Riel de Beurnonville |
Sindaco di Parigi | |
Durata mandato | 14 febbraio 1793 – 10 maggio 1794 |
Predecessore | Nicolas Chambon |
Successore | Jean-Baptiste Fleuriot-Lescot |
Dati generali | |
Partito politico | Hébertisti |
Jean-Nicolas Pache (Verdun, 5 maggio 1746 – Thin-le-Moutier, 18 novembre 1823) è stato un politico francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pache nacque a Verdun ma crebbe a Parigi. Di origini svizzere, era figlio di Nicolas Pache, già valletto del vescovo di Verdun e poi concièrge della casa del maresciallo de Castries. Sua madre era Jean Lallemand. Jean-Nicolas divenne tutore dei figli del maresciallo e successivamente, quando Castries divenne ministro della marina, divenne primo segretario del ministero della marina, incaricato delle forniture dei viveri. Dopo aver trascorso diversi anni in Svizzera con la sua famiglia, tornò in Francia all'inizio della Rivoluzione.
Impiegato al ministero dell'interno e poi della guerra, il 20 settembre 1793 venne nominato deputato supplente per la circoscrizione di Parigi. Il 3 ottobre 1792 venne prescelto quale ministro della guerra.[1]
Pache fu un girondino, ma soffriva fortemente della ostilità degli aderenti di questo gruppo. Venne supportato, invece, da Jean-Paul Marat e quando venne sostituito al ministero della guerra da Pierre Riel de Beurnonville (4 febbraio 1793) venne scelto quale nuovo sindaco di Parigi. In questo nuovo ruolo contribuì alla caduta dei girondini stessi. Jean Nicolas Pache fu il primo a chiedere alla Convenzione Nazionale il 15 aprile 1793 l'accusa di 22 capi girondini e la loro rimozione dai loro incarichi nel governo, seguito da 12.000 firme a sostegno. Il 18 aprile di quello stesso anno portò alla Convenzione una petizione per un prezzo massimo del pane a Parigi che venne poi votato il 4 maggio successivo.[2] Si impegnò anche a favore della Rivoluzione, prendendo l'impegno di far scrivere su diversi muri della città il motto dei rivoluzionari: Liberté, Egalité, Fraternité. Sia Pache che Pierre Gaspard Chaumette aderirono all'insurrezione del 31 maggio - 2 giugno 1793.[3] Pache fu tra coloro che lavorarono alla nuova costituzione francese emanata nel 1793.
Le sue relazioni con Jacques Hébert e Pierre Gaspard Chaumette, e soprattutto coi nemici di Robespierre, portarono al suo arresto durante il Terrore, il 10 maggio 1794. Jean Nicolas Pache venne rimpiazzato come sindaco di Parigi da Lescot-Fleuriot, più favorevole alla Convenzione.[4] Si salvò grazie all'amnistia proclamata il 25 ottobre 1795. Commissario degli ospedali civili di Parigi nel 1799, si ritirò quindi a vita privata nella sua tenuta, l'ex abbazia di Thin-le-Moutier, assieme alla moglie Marie Marguerite Valette. Nel 1803 Gaspard Monge andò presso di lui con una lettera del primo console Napoleone Bonaparte contenente delle proposte per ritornare al governo a Parigi, proposte che Pache declinò. Morì il 18 novembre 1823.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ John W. Fortescue, A History of the British Army, vol. IV, part I, London, Macmillan, 1915, p.
- ^ Madelin, Louis The French Revolution London: William Heineman, 1923.
- ^ Andress, David The Terror New York: Farrar, Straus and Giroux, 2005.
- ^ Thompson, J. M. The French Revolution Oxford: Basil Blackwell, 1966
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- André Corvisier, Histoire militaire de la France, collana Quadrige, vol. 2, Presses universitaires de France, 1997, Corvisier..
- Henri Liberman, Servan et Pache, in La Défense nationale à la fin de 1792, Paris, Éditions Perrin, 1927, Liberman.
- Louis Pierquin, Mémoires sur Pache, ministre de la Guerre en 1792 et maire de Paris sous la Terreur. Sa retraite à Thin-le-Moutier (PDF), Charleville, Édouard Jolly libraire-éditeur, 1900, pierquin..
- Louis Mortimer Ternaux, Histoire de la Terreur 1792-1794 d’après des documents authentiques et inédits, Template:V, 1866, MortimerTernaux..
- Jacques-Antoine Dulaure, Esquisses historiques des principaux événements de la Révolution française (1823-1825) en 6 vol.
- Manon Roland, Mémoires de Madame Roland, Paris, 1821, réédition Mercure de France 1986, réédition 2004.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jean-Nicolas Pache
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pache, Jean-Nicolas, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (IT, DE, FR) Jean-Nicolas Pache, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Opere di Jean-Nicolas Pache, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73858133 · ISNI (EN) 0000 0000 8153 3490 · CERL cnp00972258 · LCCN (EN) no90014328 · GND (DE) 119043343 · BNF (FR) cb119183522 (data) |
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