Japan Air System | |
---|---|
Stato | Giappone |
Fondazione | 15 aprile 1964 (come Japan Domestic Airlines) |
Chiusura | 1º ottobre 2006 (confluita nella Japan Airlines) |
Sede principale | Tokyo |
Gruppo | Tōkyū Corporation |
Controllate | |
Settore | Trasporto |
Prodotti | compagnia aerea |
Slogan | «Good Speed Always.» |
Sito web | www.jas.co.jp/ |
Compagnia aerea standard | |
Codice IATA | JD |
Codice ICAO | JAS |
Indicativo di chiamata | AIR SYSTEM |
Primo volo | 1964 |
Ultimo volo | 2006 |
Hub | |
Frequent flyer | JAS Mileage Service |
Flotta | 112 (nel 1997) |
Voci di compagnie aeree presenti su Teknopedia | |
Japan Air System Co., Ltd. (JAS) (日本 エ ア シ ス テ ム, Nihon Ea Shisutemu) (IATA: JD, ICAO: JAS, indicatibo di chiamata: Air System) era la più piccola delle tre grandi compagnie aeree giapponesi. A differenza di Japan Airlines e All Nippon Airways, la sua rete di rotte internazionali era molto piccola, ma la sua rete domestica comprendeva molti aeroporti minori che non erano serviti dalle due compagnie aeree più grandi. In qualità di azienda indipendente, ebbe l'ultima sede nell'edificio JAS M1 dell'aeroporto Haneda di Ōta, Tokyo. Da allora si è fusa con Japan Airlines.
JAS era famosa per la sua varietà di livree; Amy Chavez del Japan Times descrisse le livree arcobaleno come "astratte". Molte delle sue combinazioni di colori negli anni '90 erano progettate dal regista Akira Kurosawa.[1]
Lo slogan della compagnia aerea era "Good Speed Always".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]La compagnia venne originariamente costituita come Toa Domestic Airlines (東 亜 国内 航空, Tōa Kokunai Kōkū) (TDA) in una fusione tra Toa Airways e Japan Domestic Airlines il 15 maggio 1971. Adottò il nome Japan Air System (JAS) il 1º aprile 1988.[2]
Inizio dei servizi internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1988, la Japan Air System iniziò il servizio da Narita a Seul, in Corea del Sud, e nel 1993 JAS iniziò i voli anche verso Singapore e Honolulu. Nel 1995, la compagnia aerea aveva 99 rotte nazionali, alcune rotte internazionali, 64 uffici in Giappone, un ufficio a Seul e un ufficio a Canton, Repubblica popolare cinese.
JAS stipulò una partnership con Northwest Airlines nel 1999 dopo diversi anni di negoziati, consentendo a Northwest di condividere il codice sulle rotte nazionali di JAS dall'aeroporto Kansai di Osaka e JAS sulle rotte tra Giappone e gli Stati Uniti della Northwest.[3]
Concorso per il disegno della livrea
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996, la Japan Air System tenne un concorso per la progettazione della livrea del Boeing 777.[4] Il partecipante più giovane aveva tre anni mentre il più vecchio 84.[5] Un totale di 10.364 partecipanti provenienti da 42 paesi presentarono candidature.[5][6] I giudici includevano Akira Kurosawa, Masuo Ikeda, Kenshi Hirokane, Yoshiko Sakurai e Yusuke Kaji.[5] Il tredicenne Masatomo Watanabe (渡 部 真 丈, Watanabe Masatomo), uno studente di scuola media del secondo anno (grado 8) che viveva vicino all'aeroporto di Chitose, vinse il premio. Il Boeing 777 della Japan Air System, dipinto nel design di Watanabe, venne presentato per la prima volta nell'aprile 1997 per commemorare il 25º anniversario della compagnia.[7]
Fusione con la Japan Airlines
[modifica | modifica wikitesto]JAS e Japan Airlines annunciarono la loro fusione nel novembre 2001. Fu il primo grande riallineamento del settore aereo in Giappone in tre decenni, e in parte una conseguenza del crollo del traffico aereo mondiale dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti.[8] All'epoca, JAL deteneva solo una quota del 25% del mercato dei viaggi aerei interni giapponesi, la metà di quella della rivale All Nippon Airways, e considerava la fusione un mezzo per fornire una maggiore concorrenza ad ANA a livello nazionale.[9]
JAS e JAL prepararono un orario integrato nell'agosto 2002. Il 2 ottobre 2002 fondarono una nuova holding, Japan Airlines System (日本 航空 シ ス テ ム, Nihon Kōkū Shisutemu), con Isao Kaneko come CEO. Una nuova livrea "Arc of the Sun" per il gruppo venne annunciata nel settembre 2002 e il primo aereo con uscì dagli hangar a novembre. Il 1º aprile 2004, Japan Airlines cambiò il proprio nome in Japan Airlines International e Japan Air System (JAS) in Japan Airlines Domestic, ponendo ufficialmente fine al marchio JAS.[10]
Al momento della sua integrazione in JAL, JAS operava con Airbus A300, Boeing 777, McDonnell Douglas MD-80 e McDonnell Douglas MD-90. La maggior parte continuò a volare come parte della flotta JAL, ma tre A300 vennero demoliti all'aeroporto di Sendai nel 2002, mentre altri due furono trasferiti alla Fly Air in Turchia.[11]
Identità aziendale
[modifica | modifica wikitesto]Quando Toa Domestic Airlines fu fondata originariamente il 15 maggio 1971, la sua sede centrale si trovava presso il Japan Airlines Haneda Maintenance Center (羽 田 日本 航空 メ ン テ ナ ン ス セ ン タ ー Haneda Nihon Kōkū Mentanensu Sentā) presso l'aeroporto Internazionale di Tokyo a Ōta, Tokyo.[12] Il 28 febbraio 1972, la sua sede fu trasferita al Mori Building No. 18 (第 18 森 ビ ル, Dai-jūhachi Mori Biru) a Minato, Tokyo. Il 31 luglio 1990, la sede venne spostata dall'edificio Mori n.18 all'edificio Mori n.37 (第 37 森 ビ ル, Dai-sanjūshichi Mori Biru), con sede a Toranomon.[12] Il 18 aprile 1998, la sede principale venne trasferita presso il Haneda Maintenance Center 1 (羽 田 メ ン テ ナ ン ス セ ン タ ー 1, Haneda Mentanansu Sentā, o JAS M1 Building) presso l'aeroporto di Haneda. L'11 agosto 2003, durante la fusione di JAS in Japan Airlines, la sede centrale di JAS si trasferì dal Centro di manutenzione Haneda 1 all'edificio JAL a Shinagawa, Tokyo.[12]
Flotta
[modifica | modifica wikitesto]Durante la sua attività, Japan Air System operò con[11]:
Aereo | Esemplari | Inserimento | Dismissione | Note |
---|---|---|---|---|
Airbus A300B2 | 9 | 1988 | 2004 | |
Airbus A300B4 | 8 | 1988 | 2004 | |
Airbus A300-600R | 22 | 1992 | 2004 | |
Boeing 777-200 | 7 | 1996 | 2004 | |
Douglas DC-9-40 | 14 | 1988 | 1997 | |
McDonnell Douglas DC-10 | 2 | 1988 | 2000 | |
McDonnell Douglas MD-81 | 26 | 1988 | 2004 | |
McDonnell Douglas MD-87 | 8 | 1988 | 2004 | |
McDonnell Douglas MD-90 | 16 | 1995 | 2004 |
Incidenti
[modifica | modifica wikitesto]- Il 3 luglio 1971, il volo Toa Domestic Airlines 63, un NAMC YS-11, marche JA8764, si schiantò alle 09:05 contro la parete sud dello Yokotsudake (monte Yokotsu). Tutti i 64 passeggeri e quattro membri dell'equipaggio a bordo morirono. La causa dell'incidente fu determinata da un errore del pilota che seguì i forti venti che spinsero l'aereo fuori rotta.[13]
- Il 18 aprile 1993, il volo Japan Air System 451, un Douglas DC-9-40, perse improvvisamente una quantità significativa di velocità quando attraversò la linea di confine di un fronte freddo di passaggio, e incontrò il risultante wind shear durante l'avvicinamento finale. Il primo ufficiale un po' inesperto non fu in grado di condurre un mancato avvicinamento abbastanza velocemente da evitare un atterraggio duro. L'aereo uscì di pista, ma nessuno perse la vita.[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Amy Chavez, Japan takes flight, su The Japan Times, 23 febbraio 2008. URL consultato il 18 gennaio 2021.
- ^ (EN) COMPANY INFORMATION, su web.archive.org, 6 novembre 1999. URL consultato il 18 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 1999).
- ^ (EN) 1999-06-16, Northwest Airlines cements alliance with JAS, su Flight Global. URL consultato il 18 gennaio 2021.
- ^ (EN) Boeing: The Boeing Company and Japan Home, su web.archive.org, 5 luglio 2007. URL consultato il 18 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2007).
- ^ a b c (EN) The gallery of award-winning works, su web.archive.org, 18 giugno 2001. URL consultato il 18 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2001).
- ^ (EN) The course of the competition, su web.archive.org, 19 giugno 2001. URL consultato il 18 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2001).
- ^ (EN) uB-777vRainbow Design Competition/Presenting the result, su web.archive.org, 17 gennaio 1999. URL consultato il 19 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 1999).
- ^ (EN) Ken Belson, Japan Airlines and Japan Air System Take Merger Move (Published 2001), in The New York Times, 13 novembre 2001. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Japan Airlines, JAS Reported Near Merger, su Los Angeles Times, 12 novembre 2001. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ (EN) JAL's History | Company Profile and Corporate Policy | JAPAN AIRLINES Corporate Information, in JAPAN AIRLINES Corporate Information. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ a b (EN) Japan Air System (JAS) Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ a b c (EN) JAL history, su jal.com.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident NAMC YS-11A-217 JA8764 Yokotsu Mt, su aviation-safety.net. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-9-41 JA8448 Morioka-Hanamaki Airport (HNA), su aviation-safety.net. URL consultato il 19 gennaio 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Japan Air System
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su jas.co.jp (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2003).