Ivan Ivanovič Dmitriev (in russo Иван Иванович Дмитриев?; Bogorodskoe, 21 settembre 1760 – Mosca, 15 ottobre 1837) è stato un poeta e politico russo; ministro della giustizia dal 1810 al 1814, in letteratura aderì al movimento sentimentalista russo e scrisse fra l'altro alcune favole rimaste popolari fino ad oggi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Ivan Dmitriev nacque in una piccola località del governatorato di Kazan'. Appartenente a una famiglia di proprietari terrieri, fece i primi studi con precettori privati. All'epoca della rivolta di Pugačëv (1773-1774) la sua famiglia si rifugiò a San Pietroburgo. Qui Ivan entrò alla scuola del reggimento Semionovsky. Più tardi intraprese la carriera militare.
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Con l'ascesa di Paolo I al trono imperiale (1796), il 5 novembre 1796 si ritirò dall'esercito col titolo di colonnello. Lo zar lo nominò procuratore generale al Senato; ma rinunciò all'incarico dopo la nomina a consigliere privato dello zar. Il 1º gennaio 1810 il nuovo zar Alessandro I gli diede l'incarico di ministro della Giustizia; conservò l'incarico fino al 30 agosto 1814, data in cui lasciò definitivamente la vita politica ritirandosi a vita privata.
Fu membro della Massoneria[1].
Attività letteraria
[modifica | modifica wikitesto]Durante i venti anni che seguirono il pensionamento Dmitriev si occupò pressoché esclusivamente dei suoi lavori letterari e della sua collezione di libri. Dotato di talento per la satira, scrisse racconti, favole con protagonisti animali sul modello di quelle di La Fontaine e Arnault, apologhi, epigrammi e memorie. Fu un poeta sentimentalista, come peraltro il suo amico Karamzin. Scrisse anche un poema epico, "Ermàk" (Ермак) ispirato all'epopea di Ermak Timofeevič, il cosacco conquistatore delle Siberia.
Le sue opere sono apparse a San Pietroburgo a partire dal 1823. L'opera completa era raccolta in tre volumi nelle prime cinque edizioni, e in due volumi nella sesta. Le sue memorie alla quale dedicò gli ultimi anni della sua vita furono pubblicate postume a Mosca nel 1866[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Donald Loewen, Placing the Poet in the Prose Autobiographies of Ivan Dmitriev and Gavrila Derzhavin, in Canadian Slavonic Papers, vol. 47, n. 1-2, Mar-Jun 2005, pp. 23-47. URL consultato il 24 giugno 2009.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua russa dedicata a Ivan Ivanovič Dmitriev
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ivan Ivanovič Dmitriev
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dmitriev, Ivan Ivanovič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ettore Lo Gatto, DMITRIEV, Ivan ivanovič, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Dmitriev, Ivan Ivanovič, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Ivan Ivanovič Dmitriev, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Spartiti o libretti di Ivan Ivanovič Dmitriev, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20531611 · ISNI (EN) 0000 0001 1043 1865 · CERL cnp00966120 · LCCN (EN) n86060913 · GND (DE) 121204553 · BNF (FR) cb164480682 (data) · J9U (EN, HE) 987007280831005171 |
---|