Illo | |
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Ercole sulla pira funebre | |
Nome orig. | Ὕλλος |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | maschio |
Illo (in greco antico: Ὕλλος?, Hýllos) è un personaggio della mitologia greca. Fu un eraclide che tentò la conquista del Peloponneso[1].
Genealogia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Eracle[2] e di Deianira[2] o della naiade Melite[3] o di Onfale[4], sposò Iole[5] che lo rese padre di Cleodeo[5][6] e delle figlie Evaechme[7], Aristaechme[8] ed Hyllis[9].
La figlia Hyllis fu la madre di Zeusippo avuto da Apollo[9].
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Nel suo mito, che presenta comunque molte varianti, sono raffigurate le migrazioni delle tribù dei Dori, un popolo di cui divenne re dopo aver sottomesso i fratelli Dimante e Panfilo[5].
La guerra del Peloponneso
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte del padre Eracle, sposò Iole[10] e fuggì con i suoi fratelli dal regno di Euristeo per spostarsi a Trachinia nel regno di Ceice e quando Euristeo pretese la loro resa e minacciò la guerra contro Ceice, abbandonarono quel regno per rifugiarsi ad Atene[5].
Euristeo mosse guerra ad Atene ed in una battaglia presso Tricorinto[1] Illo lo uccise e gli tagliò la testa che diede ad Alcmena[5] (sua nonna e madre di Eracle).
Illo si rivolse poi all'oracolo di Delfi ed ottenne la risposta di dover attendere il terzo raccolto prima di poter tornare a Micene, ma lo fraintese poiché non significava "tre anni" bensì "tre generazioni", ma credendo nell'interpretazione errata mosse contro Micene[5].
Quando i due eserciti furono radunati presso l'Istmo di Corinto, Illo sfidò in un duello singolo qualsiasi nemico lo volesse affrontare e con l'accordo che se fosse stato lui il vincitore, gli Eraclidi avrebbero avuto i regni di Euristeo (Micene e Tirinto) e se invece fosse stato sconfitto, i discendenti di Eracle non sarebbero più ritornati nel Peloponneso per un periodo di cinquanta[1] o cento anni[11], così fu sfidato da Echemo che lo vinse ed uccise[12][11].
Altre tradizioni
[modifica | modifica wikitesto]Nella tradizione che lo indica come figlio di Eracle e della naiade Melite, Illo nacque sull'isola dei Feaci e, divenuto adulto, si trasferì sul continente e viaggiò nell'estremo nord della Grecia, dove divenne re ed eponimo della tribù degli Illiri[14][15][16] ed in seguito fu ucciso dai Mentori durante una lite sul bestiame[3].
Secondo altre tradizioni sua madre fu la regina della Lidia Onfale ed Eracle, che per un certo periodo visse nel suo palazzo come schiavo, lo concepì con lei[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Diodoro Siculo, Biblioteca Historica, su theoi.com, IV, 57.1 e seguenti. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ a b (EN) Esiodo, Catalogo delle donne, su theoi.com, frammento 98. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ a b (EN) Apollonio Rodio, Le Argonautiche, su theoi.com, IV, 522. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ a b Sofocle, Le Trachinie 69ff.
- ^ a b c d e f (EN) Apollodoro, Biblioteca, su theoi.com, II, 8.1 e seguenti. URL consultato il 21 agosto 2019.
- ^ (EN) Erodoto, Storie, su classics.mit.edu, libro 6, Department of Classical Studies - Massachusetts Institute of Technology. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ (EN) Pausania, Periegesi della Grecia, su theoi.com, IV. 2. 1. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ Esiodo, frammento 251a.
- ^ a b Ibico frammento 282a.41.
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca, su theoi.com, II, 7.7. URL consultato il 21 agosto 2019.
- ^ a b (EN) Erodoto, Storie, su classics.mit.edu, libro 9, 26. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ (EN) Pausania, Periegesi della Grecia VIII, 5.1, su theoi.com. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ (EN) Pausania, Periegesi della Grecia I, 41.2, su theoi.com. URL consultato il 20 agosto 2019.
- ^ Scholia ad Apollonio Rodio, Le Argonautiche, 4. 524, 540, 1125, 1149.
- ^ Stefano di Bisanzio, s. v. Hylleis.
- ^ Hylēōn in Etymologicum Magnum, 776. 40.