Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait) è un film di Warren Beatty e Buck Henry del 1978.
Il film è un remake di L'inafferrabile signor Jordan (Here comes Mr. Jordan), girato nel 1941 da Alexander Hall (in questa prima versione il film, che vedeva come protagonista Robert Montgomery, era ambientato nel mondo del pugilato e non del football).
Il film ha avuto a sua volta un rifacimento nel 2001, Ritorno dal paradiso (Down to Earth), diretto da Chris e Paul Weitz.
In un'intervista Buck Henry disse che mentre si girava la scena ambientata in paradiso alcuni componenti della troupe e del cast svennero a causa delle sostanze usate per fare le nuvole.[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Joe Pendleton, campione di football americano, muore in un incidente automobilistico e si ritrova in Paradiso, al cospetto del funzionario Mr. Jordan. Questi, scoprendo che il suo angelo custode ha commesso un errore prelevando l'anima troppo in fretta, e che Joe sarebbe dovuto morire in realtà dopo 50 anni, ordina all'angelo custode di rimettere l'anima nel corpo. Il corpo però è stato cremato e pertanto a Joe viene offerto come alternativa il corpo del ricco capitano d'industria Leo Farnsworth, che sta per essere assassinato dalla moglie. Il patto è che la nuova "sistemazione" sia provvisoria, in attesa di prendere il corpo di qualche altro giocatore di football.
Joe accetta e prende possesso del corpo di Farnsworth prima che esso venga scoperto senza vita, e con le nuove provvisorie sembianze si innamora di Betty, una ambientalista militante venuta dall'Inghilterra per protestare contro una raffineria che proprio Farnsworth voleva costruire: stupisce sia i suoi consiglieri che la donna cambiando la sua politica aziendale per andare incontro alle esigenze degli ambientalisti. Determinato a giocare la finale del campionato di football rintraccia il suo vecchio allenatore (confidandogli, dimostrandolo, chi è veramente) affinché porti in forma anche un poco allenato capitano d'industria. Pur di giocare compra quella che era stata la sua squadra per riavere il suo ruolo di quarterback. Contemporaneamente al suo impegno di diventare, anche come Farnsworth, giocatore di football, coltiva la storia d'amore con Betty, alla quale chiede di sposarlo dichiarandosi intenzionato a divorziare dalla moglie.
Quando Farnsworth muore, anche stavolta assassinato, il funzionario celeste gli assegna il corpo di un altro vero giocatore di football, il suo compagno di squadra Tom Jarret, e prima che se ne scopra il decesso avvenuto proprio durante la finale, Joe - Jarret conduce la sua squadra alla vittoria. Il protagonista perderà stavolta la memoria di tutto il passato, di entrambe le due precedenti identità, e continuerà la sua vita nel corpo di Tom Jarret, ma incontra ancora Betty, e per una sorta di destino i due si innamorano ancora e stavolta la storia tra loro continua. L'unico a conoscere il suo segreto sarà il vecchio allenatore della prima vita.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premi Oscar 1979
- Migliore scenografia a Paul Sylbert, Edwin O'Donovan e George Gaines
- Candidatura come Miglior film a Warren Beatty
- Candidatura come Migliore regia a Warren Beatty e Buck Henry
- Candidatura come Miglior attore protagonista a Warren Beatty
- Candidatura come Miglior attore non protagonista a Jack Warden
- Candidatura come Miglior attrice non protagonista a Dyan Cannon
- Candidatura come Migliore sceneggiatura non originale a Elaine May e Warren Beatty
- Candidatura come Migliore fotografia a William A. Fraker
- Candidatura come Miglior colonna sonora a Dave Grusin
- Saturn Awards 1979
- Miglior film fantasy
- Miglior attore a Warren Beatty
- Miglior attrice non protagonista a Dyan Cannon
- Miglior sceneggiatura a Elaine May e Warren Beatty
- Candidatura come Migliori costumi a Theadora Van Runkle e Richard Bruno
- Candidatura come Miglior regia a Warren Beatty e Buck Henry
- Candidatura come Miglior colonna sonora a Dave Grusin
- Candidatura come Migliore attore non protagonista a James Mason
- Directors Guild of America Awards 1979
- Candidatura come Miglior regia a Warren Beatty e Buck Henry
- Golden Globe 1979
- Writers Guild of America Award 1979
- Miglior commedia non originale a Elaine May e Warren Beatty
Remake
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2001 è stato realizzato un altro remake di questo film, Ritorno dal paradiso (Down to Earth), diretto da Chris Weitz e Paul Weitz.
Influenza culturale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1986 Steve Harris, bassista e principale compositore del gruppo NWOBHM degli Iron Maiden, scrisse un brano traendo ispirazione da questo film. Il brano si chiama, appunto, Heaven Can Wait ed è contenuto nell'album Somewhere in Time.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Davinotti. Curiosità sul film "Il paradiso può attendere", su davinotti.com.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Il paradiso può attendere
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Heaven Can Wait, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Il paradiso può attendere, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Il paradiso può attendere, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Il paradiso può attendere, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il paradiso può attendere, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il paradiso può attendere, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il paradiso può attendere, su FilmAffinity.
- (EN) Il paradiso può attendere, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il paradiso può attendere, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Il paradiso può attendere, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
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