Il buio oltre la siepe | |
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Gregory Peck in una scena del film | |
Titolo originale | To Kill a Mockingbird |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1962 |
Durata | 129 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,85:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Robert Mulligan |
Soggetto | dall'omonimo romanzo di Harper Lee |
Sceneggiatura | Horton Foote |
Produttore | Alan J. Pakula |
Casa di produzione | Universal Pictures, Brentwood Productions |
Distribuzione in italiano | Universal |
Fotografia | Russell Harlan |
Montaggio | Aaron Stell |
Effetti speciali | Don Wolz |
Musiche | Elmer Bernstein |
Scenografia | Henry Bumstead, Oliver Emert |
Costumi | Rosemary Odell |
Trucco | Bud Westmore |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Il buio oltre la siepe (To Kill a Mockingbird) è un film del 1962 diretto da Robert Mulligan, tratto dal romanzo omonimo di Harper Lee (1960).
Il film ha segnato l'esordio degli attori Mary Badham e Phillip Alford.
Vincitore di tre premi Oscar, venne inoltre presentato in concorso al 16º Festival di Cannes, dove vinse il Premio Gary Cooper.
Nel 1995 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti[1].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Alabama, 1932. L'avvocato Atticus Finch conduce una tranquilla esistenza nella cittadina di Maycomb, occupandosi dei suoi figli, Jem e Scout, con l'unico sostegno dell'affezionata domestica nera Calpurnia. I bimbi sono infatti orfani della madre, morta di infarto quando avevano rispettivamente 6 e 2 anni. La vita dei due bambini è divisa fra il gioco e la curiosità per i fatti della città, particolarmente per il loro vicino di casa, Arthur "Boo" Radley, un malato di mente che non sono mai riusciti a vedere e che vive da anni rinchiuso in quella che viene chiamata "la casa maledetta", a cui i fratellini hanno spesso tentato di avvicinarsi. A loro si aggiunge Dill, un bimbo dalla bugia facile, che raggiunge la zia Stephanie ogni estate a Maycomb, rimanendovi tutta la stagione.
Un giorno il giudice Taylor si reca da Atticus affinché assuma la difesa di Tom Robinson, un giovane nero che è stato accusato dall'agricoltore Bob Ewell, noto alcolizzato, di avere violentato la figlia diciannovenne Mayella. Il giovane Robinson si è dichiarato innocente.
L'avvocato, con l'aiuto della sfrontatezza di Scout, riesce ad evitare il linciaggio dell'imputato da parte di un gruppo di cittadini animati dall'odio razziale e, durante il processo, riesce a dimostrare l'infondatezza dell'accusa. Tuttavia la giuria emette ugualmente un verdetto di colpevolezza. Robinson, piuttosto che attendere il ricorso in appello, tenta di evadere durante il trasferimento in prigione e viene ucciso da un secondino.
Bob Ewell, il vero responsabile delle violenze alla figlia, conscio di essere stato smascherato da Finch, giura di vendicarsi. A tarda sera, dopo una festa in onore dei prodotti agricoli della contea (coincidente con la festa di Halloween) assale Scout e Jem mentre tornano a casa attraverso il bosco; interviene però uno sconosciuto, che li difende uccidendo l'assalitore e riportando a casa Jem svenuto. L'uomo misterioso si rivela essere Boo, affezionatosi ai due bambini pur senza averli mai conosciuti direttamente. Lo sceriffo, dato che Boo non riuscirebbe a sopportare le cause derivanti dal suo gesto, decide di dichiarare la morte di Bob Ewell come un incidente, ossia il risultato della caduta accidentale sul proprio coltello.
Dopo aver ringraziato il suo salvatore, Scout lo riaccompagna a casa con la nuova consapevolezza del fatto che il buio e la "paura dell'altro" non le fanno più paura.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Titolo
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo originale To Kill a Mockingbird (Uccidere un usignolo) è lo stesso del libro e come in questo viene citato due volte anche nel film: quando Atticus spiega a Walt che quando era piccolo suo padre gli regalò un fucile e gli disse che poteva sparare contro qualsiasi volatile tranne che a un usignolo (che non dà fastidio a nessuno) e alla fine quando il presunto mostro "Boo" viene paragonato ad un usignolo con riferimento alla sua timidezza. In realtà, la traduzione letterale di "mockingbird" è "tordo beffeggiatore", ma si è optato per un nome più familiare per il lettore italiano.
Il titolo italiano riprende quello della traduzione del romanzo e trova rispondenza, pur non letterale, in una frase che la voce narrante fuori campo di Scout adulta pronuncia poco prima dei titoli di coda, seppur solo nella versione italiana del film (la voce narrante fuori campo, nell'originale inglese, non fa menzione alcuna della siepe, né del buio).
Cast
[modifica | modifica wikitesto]La scelta di Gregory Peck per il ruolo di Atticus Finch fu approvata da Harper Lee, autrice del romanzo, la quale aveva modellato il personaggio di Atticus sulla figura del proprio padre, descrivendolo come un uomo di saldi principi morali, amabile, tenero e affettuoso con i bambini, onesto e risoluto nella professione[2]. Tuttavia le scelte iniziali caddero su Rock Hudson e James Stewart; quest'ultimo rifiutò la parte giudicando il film "too liberal" (troppo progressista)[3].
Kim Stanley, attrice di teatro e di cinema, fu la voce narrante non accreditata del film, interpretando Jean Louise "Scout" Finch da adulta, la quale rievoca la vicenda vissuta durante la propria infanzia. L'attrice Mary Badham, interprete di Scout, è la sorella del regista John Badham. Rimase legata da stretta amicizia con Gregory Peck fino alla morte di lui, avvenuta nel 2003, continuando a chiamarlo familiarmente "Atticus", così come faceva Scout nel film[3].
Robert Duvall recitò nella parte del solitario incompreso Boo Radley. Per questa parte l'attore stette al riparo dai raggi solari per sei settimane[3].
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1963 - Premio Oscar
- Miglior attore protagonista a Gregory Peck
- Migliore sceneggiatura non originale a Horton Foote
- Migliore scenografia a Alexander Golitzen, Henry Bumstead e Oliver Emert
- Candidatura Miglior film a Alan J. Pakula
- Candidatura Migliore regia a Robert Mulligan
- Candidatura Miglior attrice non protagonista a Mary Badham
- Candidatura Migliore fotografia a Russell Harlan
- Candidatura Miglior colonna sonora a Elmer Bernstein
- 1963 - Golden Globe
- 1964 - Premio BAFTA
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior attore straniero a Gregory Peck
- 1963 - Festival di Cannes
- Premio Gary Cooper a Robert Mulligan
- Candidatura Palma d'Oro a Robert Mulligan
- 1963 - David di Donatello
- 1963 - New York Film Critics Circle Award
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Horton Foote
- 1963 - Eddie Award
- Candidatura Miglior montaggio a Aaron Stell
- 1963 - DGA Award
- Candidatura Miglior regia a Robert Mulligan
- 1963 - Laurel Award
- Miglior film
- Candidatura Miglior attore protagonista a Gregory Peck
- Candidatura Miglior attrice non protagonista a Mary Badham
- 1999 - PGA Award
- PGA Hall of Fame a Alan J. Pakula
- 1963 - WGA Award
- Miglior sceneggiatura a Horton Foote
- 2003 - Online Film & Television Association
- Miglior film
Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al trentaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi[4]. mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al venticinquesimo posto[5]. Sempre l'AFI ha anche collocato il film al secondo posto nella lista AFI's 100 Years... 100 Cheers, dietro La vita è meravigliosa e ha giudicato il personaggio di Atticus Finch, interpretato da Gregory Peck, come il più grande eroe cinematografico del XX secolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Librarian Names 25 More Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 18 dicembre 1995. URL consultato il 5 gennaio 2012.
- ^ Gregory Peck, Milano Libri Edizioni, 1980, pag. 108
- ^ a b c (EN) Trivia su IMDb, su imdb.com. URL consultato il 20 febbraio 2013.
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Riccardo Esposito, Il buio oltre la siepe. Il libro, il film, Le Mani-Microart's, Recco 2009, ISBN 978-88-8012-486-3
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Il buio oltre la siepe
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il buio oltre la siepe
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lee Pfeiffer, To Kill a Mockingbird, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Il buio oltre la siepe, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il buio oltre la siepe, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Il buio oltre la siepe, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il buio oltre la siepe, su FilmAffinity.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Il buio oltre la siepe, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Il buio oltre la siepe, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (EN) Guida di studi cinematografici per Il buio oltre la siepe, su medialit.med.sc.edu. URL consultato il 24 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2006).
- (EN) L'arringa finale di Atticus Finch in testo e audio da AmericanRhetoric.com
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316752024 · GND (DE) 7657026-5 · BNF (FR) cb16267813t (data) · J9U (EN, HE) 987009050082505171 |
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